Informazione: la fine di un Paese democratico

Informazione: la fine di un Paese democratico

Con le parole giuste – 5^ edizione
Le parole della giustizia nella filosofia, nella letteratura, nella società
Informazione: la fine di un Paese democratico. Questo il tema del terzo appuntamento che ospiterà il giornalista Emanuele Bevilacqua, intervistato da Lella Mazzoli
Pesaro – Prosegue la rassegna “Con le parole giuste – le parole della giustizia nella filosofia, nella letteratura, nella società”, organizzata da Comune di Fano – Assessorato alle Biblioteche e alla Legalità Democratica, Mediateca Montanari – MeMo, Biblioteca Federiciana, Fondazione Federiciana, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati – sezione Marche. Grandi nomi e tematiche
attuali per la quinta edizione della rassegna dedicata alla riflessione su alcune parole chiave che in ambito giudiziario hanno un significato ma che in altri settori assumono senso e peso diversi.
Sarà la parola “informazione” ad alimentare il dibattito in occasione del terzo appuntamento che si
svolgerà nei giorni 19 e 20 gennaio presso la Mediateca Montanari. Come sono cambiati i
concetti di informazione e di libertà di stampa negli anni? Che trasformazione hanno subito nel
passaggio da un’informazione che si basava quasi esclusivamente sulla carta a quella online? I
mezzi di comunicazione nell’era digitale hanno davvero allargato gli orizzonti o hanno posto nuove
censure e messo a repentaglio la democrazia? Com’è cambiato il mondo dalla condanna a morte
dello scrittore Salman Rushdie per il suo libro I versi satanici agli attentati per le vignette satiriche
di Charlie Hebdo? È questo il tema al centro dell’incontro in programma il 20 gennaio alle ore 18: il
giornalista Emanuele Bevilacqua, moderato da Lella Mazzoli, partirà da queste
considerazioni per affrontare un argomento di grande attualità e che fa sempre più discutere.
Internet sembra offrire infinite possibilità ma può anche porre nuove minacce alla libertà di
stampa.
L’annuale classifica stilata da Reporters senza frontiere nel 2015 ci parla di un mondo
sofferente e provato dalle guerre, dal terrorismo, dalla censura. In particolare l’Italia perde ben 24
posizioni rispetto all’anno precedente e si piazza al 73° posto, a causa di intimidazioni, minacce e
atti di violenza commessi dalle organizzazioni criminali.
Eppure la libertà di stampa è un diritto sancito nell’articolo 19 della Dichiarazione Universale
dei Diritti dell’Uomo, quale valore “essenziale alla costruzione di una società libera e
democratica”. Quanto resta di queste parole all’alba di questo 2016?
L’incontro con Emanuele Bevilacqua e Lella Mazzoli sarà preceduto martedì 19 gennaio alle ore 17
dalla proiezione di Quarto potere, una pellicola di Orson Welles del 1941 che, con numerose
CON LE PAROLE GIUSTE 2015/2016. Rassegna realizzata da: Comune di Fano (Assessorato alle Biblioteche e alla Legalità
Democratica, Mediateca Montanari, Biblioteca Federiciana), Fondazione Federiciana. In collaborazione con: Associazione Nazionale
Magistrati – sezione Marche. Info: 0721 887 343, www.sistemabibliotecariofano.it
innovazioni cinematografiche, ripercorre la vita di Charles Foster Kane (Citizen Kane è il titolo
originale del film), magnate dell’editoria, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto ed è
incentrato sulla ricerca del significato della parola “Rosebud”, pronunciata da Kane in punto di
morte. Il film è ispirato alla storia vera dell’editore William Randolph Hearst, che alla fine del
diciannovesimo secolo riuscì ad avere il controllo della maggior parte dei media statunitensi grazie
al suo impero editoriale.
Emanuele Bevilacqua si occupa da oltre trent’anni di editoria. Si è diplomato in Giornalismo a
Urbino e ha conseguito un master in Business Management alla California University. È stato
amministratore delegato del Manifesto e dell’Internazionale, ha contribuito al successo di alcune
autorevoli riviste, come National Geographic, Darwin, Limes, Il Giudizio Universale, Colors e
Micromega, e ha fondato Pagina99, di cui ora è direttore responsabile. Attualmente insegna
Marketing dei media presso la facoltà di Scienze della Comunicazione di Lugano. È un grande
esperto della beat generation e ha pubblicato diversi volumi sull’argomento. Tra le sue
pubblicazioni ricordiamo: La biblioteca di Fort Knox (Theoria 1994, Cooper 2006), Beat & Be Bop
(Einaudi 1999), Album Beat. La generazione di Kerouac (Cooper 2003), Estate di Yul (Leconte
2006).
Lella Mazzoli è professore ordinario di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di
Urbino “Carlo Bo”. Dirige l’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, il Laboratorio di
Ricerca sulla Comunicazione Avanzata e l’Osservatorio News-Italia. Insieme a Giorgio Zanchini è
direttore del Festival del Giornalismo Culturale. Ha recentemente pubblicato Info Cult. Nuovi
scenari di produzione e uso dell’informazione culturale (FrancoAngeli, 2015), scritto insieme a
Giorgio Zanchini, con cui ha curato anche il volume Utopie. Percorsi per immaginare il futuro
(Codice Edizioni, 2012). Tra le sue più recenti pubblicazioni ricordiamo anche Cross-news.
L’informazione dai talk show ai social media (Codice Edizioni, 2013) e Il patchwork mediale.
Comunicazione e informazione fra media tradizionali e media digitali (FrancoAngeli, 2012). Terzo appuntamento della rassegna “Con le parole giuste”
Informazione: la fine di un Paese democratico
Martedì 19 gennaio – ore 17, Mediateca Montanari
Proiezione del film Quarto potere di Orson Welles
Mercoledì 20 gennaio – ore 18, Mediateca Montanari
Incontro con Emanuele Bevilacqua, coordinato da Lella Mazzoli

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