Tam: Enzo Avitabile, “Napoletana” a Monturano

Tam: Enzo Avitabile, “Napoletana” a Monturano

Enzo Avitabile in Napoletana – 11 Febbraio 2016 21:45 Monte Urano (FM) Teatro Arlecchino

 

TAM XX Edizione
Enzo Avitabile in Napoletana 
11 Febbraio 2016 21:45
Monte Urano (FM) Teatro Arlecchino

 

 

“Napoletana” è un progetto artistico che nasce da una grande volontà di recupero dell’antico lirismo napoletano, di quella parte poetica più pura che da sempre si è  difesa dal pericolo di essere impolverata e sbiadita dalla pericolosa e stereotipata cartolina folklorica che da sempre si cerca di portare nel mondo: una Napoli fatta prevalentemente dall’apparire e poco dall’essere. Un progetto-ricerca che si ricongiunge naturalmente alla fonte come i canti di lavoro e le villanelle ma al contempo è costituito da canzoni completamente inedite scritte nel cemento della città, con uno sguardo al passato ed il cuore che respira l’odore del futuro. Musica nuova nata da un’arte antica, originale e piena di sentimento, ricercata e innovativa nel linguaggio.
La scala minore napoletana (armonica e melodica) figlia del tetracordo greco è la culla di questo viaggio che sotto l’asfalto dei rioni popolari di Napoli scopre le sue antiche verità, le domande e le risposte universali ed eterne al disagio e alla sofferenza di tutti i giorni. I testi, poesie crude ma intense che nascono nella strada notificano  tutto questo.
Gli intermezzi musicali con il sax sopranino e l’arpa napoletana in coppia con la chitarra classica danno vita a quadri descrittivi di atmosfere musicali anch’esse nuove ed antiche. Sul sentiero di una delle scale rare recuperate e riutilizzate dall’autore “ la scala nova “ di origine popolare XIV sec. ripercorre una musica strumentale in sintonia con i brani cantati. Napoletana “l’antico che sa di nuovo, il nuovo che sa di antico.
Una Napoli che utilizza la sue risorse  storiche come punto di partenza di una cultura che si muove nella consapevolezza delle proprie radici, delle proprie capacità epresse ed inespresse per uno sviluppo culturale nazionale ed internazionale.

Enzo Avitabile: Testi e Musiche – Voce – Pentarpa Napoletana – Sax Sopranino in Mib
Gianluigi di Fenza: Chitarra classica
Carlo Avitabile: Tamburi
Marco Pescosolido: Violoncello

 

Biglietti disponibili
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ENZO AVITABILE

Il Conservatorio. Il pop. Il ritmo afro-americano. La musica antica della pastellessa e della zeza e il canto sacro. Enzo Avitabile ha vissuto nella ricerca di un suono inedito, non solamente originale ma vitale ed essenziale. Demolendo ogni sovrastruttura mercantile, ogni moda. ?Queste le vere note biografiche del cantante, compositore e polistrumentista nato a Marianella, quartiere popolare di Napoli nel 1955 . Da bambino, Avitabile ha studiato il sassofono; da adolescente si esibito nei club napoletani affollati dai clienti americani. Quindi si è diplomato nella disciplina del flauto al Conservatorio  di Napoli S. Pietro a Majella e ha iniziato a collaborare con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown a Tina Turner, ma muovendosi sempre sotto un cielo assolutamente personale, mai comune.
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›› Tra il 1982 ed il 1994 vengono pubblicati dall’ etichetta discografica  EMI i suoi primi  
   8 Albums :

1982 “Avitabile” suo album di debutto.
1983 “Meglio soul” (qui va ricordata la presenza di Richie Havens).
1984 “Correte in fretta”.
1986 “S.O.S. Brothers”.
1988 “Alta tensione” (con una provocatoria copertina che raffigura una sedia    
          elettrica), produzione che seduce persino Afrika    Bambaataa,il  quale dodici   
          mesi dopo è felicissimo di partecipare alle incisioni di “Street Happiness”.
1990: “Stella dissidente” che evidenzia lo stile personale dell’artista 
1991  “Enzo Avitabile “ prodotto da Corrado Rustici.
1994  “Easy” disco di grande sperimentazione melodica che brilla anche per un  
            duetto con Randy Crawford nel brano “Leave Me or Love Me”.
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›› Il 1996 costituisce una data che fa da spartiacque nella produzione di Avitabile. Una ritrovata fiducia nella sua lingua madre e nella sua prosodia dilatata grazie a suggestivi arrangiamenti – anche digitali – segna il ritorno ad un linguaggio originario arricchito da neologismi contemporanei, con albums come “Addò” e successivamente “Aizetè” (la cui title-track è la colonna sonora del film  “Incantesimo napoletano”).
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?›› Il 1999 costituisce un’altra pietra miliare della carriera di Avitabile, è l’anno della convocazione dell’Unicef. Il brano “Mane e mane”, scritto per l’occasione, i cui proventi vengono devoluti per la scolarizzazione delle bambine del Benin, è un toccante pezzo a due voci eseguito con Mory Kante, che è a tutt’oggi una delle tracce che incarnano alla perfezione il dialogo spirituale, sociale e politico fra le culture del Mediterraneo , e che dà inoltre il via alla realizzazione dell’album             “O-issa”(1999).
Nel frattempo Enzo Avitatbile continua parallelamente a comporre musiche per Cinema,  per Teatro (“Decamerone” e “Beffa della vita e della morte”) , ed a a ricoprire il ruolo di autore per importanti donne della canzone internazionale come l’ Italiana Giorgia e la palestinese Amal Murkus
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›› 2004 Nuovamente di fronte ad un delicato bivio artistico, restare consapevole della propria tradizione popolare o ignorarla e adeguarsi alle hit parade del secondo millennio?
Enzo Avitabile, decide di non rinunciare al patrimonio lessico/musicale della sua terra ed è in questo periodo che nasce la voglia di incontrare, in un progetto musicale completamente nuovo, i Bottari di Portico ensemble che fa del ritmo ancestrale la sua unica fede. Sul palco, botti, tini, falci strumenti atipici diretti dal  capopattuglia cadenzano antichi ritmi processionali che sono sana trance: non techno, ma “folk”.
Una proposta innovativa in cui fonde il personale sound con la tradizione di questi percussionisti, le cui origini risalgono al XIII Sec.«Ormai era diventato indispensabile 
disamericanizzare il mio linguaggio musicale», diceva Avitabile. E c’è senz’altro riuscito. ?Da questa esperienza con i Bottari, è nato “Salvamm’ ‘o munno” che ha ottenuto ben quattro nomination ai BBC World Music Award -due nel 2004 e altri due nel 2005, nelle categorie “Miglior audience radiofonica” e “Miglior gruppo world-europeo”- , album specialissimo perché spazia dal canto liturgico ai tradizionali a fronna, e include – tra le altre – le prestazioni di Khaled, Manu Dibango, Zì Giannino del Sorbo, il Miserere di Sessa Aurunca, Luigi Lai, la Polifonica Alphonsiana e Baba Sissoko.
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›› Al 2006 risale la produzione discografica “Sacro Sud” (Ethnosuoni / Musiche Migranti), un  progetto speciale con cui Enzo abbraccia la musica sacra popolare.
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›› Dall’anno accademico 2006/2007 presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa cura il laboratorio di etnomusicologia “tradizione e cemento”, del corso di laurea specialistica di Scienze della Formazione, che ha come focus il recupero della tradizione nella civiltà urbana.
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›› Nel 2007 è stato presentato l’ ultimo lavoro discografico di Enzo Avitabile, sempre con la partecipazione dei Bottari di Portico, un Album doppio il cui titolo è “Festa, Farina e Forca”, di rivoluzionaria memoria, a cui partecipano Matthew Herbert, Bill Laswell, Banco De Gaia, Manu Dibango, Djivan Gasparian e Luigi Lai. È la storia di un uomo che scrive, suona e declama sillabe sacre, laiche, contemporanee. Attento ai popoli che abitano il mondo. 
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››Nel maggio del 2008, dopo alcuni anni passati ad approfondire i suoi studi di composizione, viene eseguita dall’ “Orchestra sinfonica del Teatro Marrucino di Chieti”, per la sua prima assoluta,  la “Sinfonia n°1-La Lazzara“, diretta dal 
M° Gabriele Di Iorio, noto flautista di fama Internzionale. 
A questo suo “debutto”, hanno peraltro già fatto seguito altri Lavori, formando un nutrito repertorio di Musica Classica eseguito da vari Maestri e Solisti di notevole caratura.
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›› Sempre nel 2008 prende definitivamente vita “Napoletana”, un progetto artistico che nasce da una grande volontà di recupero dell’antico lirismo napoletano.
Un progetto-ricerca che si ricongiunge naturalmente alla fonte come i canti di lavoro e le villanelle ma al contempo è costituito da canzoni completamente inedite scritte nel cemento della città, con uno sguardo al passato ed il cuore che respira l’odore del futuro. Musica nuova nata da un’arte antica, originale e piena di sentimento, ricercata e innovativa nel linguaggio.

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