I- Future. Nuovi orizzonti della scienza e della tecnica

I- Future. Nuovi orizzonti della scienza e della tecnica

Osimo (An) – L’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente di Osimo (An) promuove la prima edizione della rassegna I- FUTURE. Nuovi orizzonti della scienza e della tecnica che si svolgerà da novembre 2016 ad aprile 2017, con cadenza mensile, a Teatrino Campana, alle ore 16.00. L’ingresso è gratuito.

L’iniziativa è pensata per gli studenti degli istituti scolastici secondari di secondo grado e per i docenti, ma è aperta a tutta la cittadinanza.

L’obiettivo è quello di diffondere la cultura scientifica e tecnologica tra i giovani, sollecitandone la curiosità e le abilità, colmando in parte il deficit di offerta formativa nella scuola e il ritardo italiano nell’uso e nella diffusione delle tecnologie. Facendo conoscere importanti realtà italiane ed esempi virtuosi di Start up si intende anche svolgere una funzione di orientamento alla scelta universitaria e di indirizzo professionale.

Con la partecipazione di filosofi della scienza, economisti ed evoluzionisti di calibro nazionale si intende inoltre promuovere la conoscenza scientifica e il sapere tecnico come fattore fondamentale di sviluppo nelle società industriali e come mezzo per garantire l’esercizio di una democrazia effettiva. Paradossalmente, in una società sempre più permeata dalla tecnologia, da cui deriva un sostanziale miglioramento della qualità della vita, si sta diffondendo un sentimento di diffidenza nei confronti dei risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di informare diffusamente, illustrando i progressi conoscitivi conseguiti o conseguibili e le ricadute utili per la collettività.

La rassegna si apre giovedì 3 novembre con l’intervento “Le professioni del futuro: la chance della cultura italiana nelle tecnologie innovative” di Valerio Saffirio di Rokivo Snc, società americana fondata nel 2012 da un gruppo di torinesi, specializzata nel settore della User Experience Design, che ha portato nel cuore della Silicon Valley il design e lo stile italiano e cerca nel mercato più tecnologico ed avanzato del mondo ogni tipo di innovazione utile allo sviluppo dei propri prodotti e della propria conoscenza.

L’innovazione digitale sta creando numerose opportunità di specializzazione e di lavoro in ogni parte del mondo. Si stanno aprendo nuovi mondi possibili che cambieranno radicalmente il nostro modo di vivere, di lavorare, di rapportarci. In questo scenario noi italiani abbiamo delle prospettive molto interessanti, grazie al nostro DNA, ricco di valori quanto mai contemporanei: la flessibilità, che deriva dalla nostra tradizionale capacità di adattamento, la contemporaneità, la nostra spinta naturale verso l’innovazione che ha radici lontane nel Rinascimento, il nostro desiderio innato della bellezza, che pervade la nostra vita in ogni momento, le case dove abitiamo, gli abiti che indossiamo, il cibo che mangiamo. Quali opportunità si presentano a chi sta per affrontare un percorso di studio che si dovrà trasformare in opportunità lavorativa? Che valori unici e distintivi gli studenti italiani possono utilizzare per vincere le sfide globali nel mondo dell’innovazione digitale?

Come si stanno trasformando i mercati? Che direzione vale la pena prendere per partecipare attivamente a questo nuovo corso?

PROGRAMMA

OSIMO (AN), TEATRINO CAMPANA

ORE 16.00 INGRESSO GRATUITO

Aperto alle scuole e alla cittadinanza

Giovedì 3 novembre 2016

Le professioni del futuro: la chance della cultura italiana nelle tecnologie innovative

VALERIO SAFFIRIO – Rokivo Inc

L’innovazione digitale sta creando numerose opportunità di specializzazione e di lavoro in ogni parte del mondo. Si stanno aprendo nuovi mondi possibili che cambieranno radicalmente il nostro modo di vivere, di lavorare, di rapportarci. In questo scenario noi italiani abbiamo delle prospettive molto interessanti, grazie al nostro DNA, ricco di valori quanto mai contemporanei: la flessibilità, che deriva dalla nostra tradizionale capacità di adattamento, la contemporaneità, la nostra spinta naturale verso l’innovazione che ha radici lontane nel Rinascimento, il nostro desiderio innato della bellezza, che pervade la nostra vita in ogni momento, le case dove abitiamo, gli abiti che indossiamo, il cibo che mangiamo.

Quali opportunità si presentano a chi sta per affrontare un percorso di studio che si dovrà trasformare in opportunità lavorativa? Che valori unici e distintivi gli studenti italiani possono utilizzare per vincere le sfide globali nel mondo dell’innovazione digitale?

Come si stanno trasformando i mercati? Che direzione vale la pena prendere per partecipare attivamente a questo nuovo corso?

Rokivo è una società americana fondata nel 2012 da un gruppo di torinesi, specializzata nel settore della User Experience Design. Ha portato nel cuore della Silicon Valley il design e lo stile italiano e cerca nel mercato più tecnologico ed avanzato del mondo ogni tipo di innovazione utile allo sviluppo dei propri prodotti e della propria conoscenza.

Giovedì 15 dicembre 2016

Laboratorio di robotica educativa

TALENT Srl

Per ragazzi dai 14 anni in poi

Iscrizioni entro il 9 dicembre 2016 inviando un’email a giulia@istitutocampana.it

Max 24 persone

Attivato con un minimo di 15 partecipanti

Partecipazione gratuita

Attraverso il kit Lego Mindstorms EV3, gli educatori di TALENT guideranno i ragazzi alla scoperta della Robotica Educativa, dei principi su cui si fonda e di sensori e motori. Lavorando in piccoli gruppi, i partecipanti sperimenteranno il gioco di squadra per portare a termine vere e proprie sfide di robotica.

Verranno introdotti e spiegati i ruoli caratteristici della progettazione robotica:

  • Progettista (responsabile del progetto, coordina le attività)
  • Assemblatore (cura la parte pratica, l’assemblaggio dei pezzi)
  • Programmatore (cura la parte software)
  • Validatore (verifica il corretto funzionamento del robot).

 

Verranno stimolate riflessioni sul funzionamento del corpo umano: il cervello ed il ragionamento, i muscoli  e le azioni, i sensi  e le reazioni,  in comparazione con le funzioni di un Robot. Inoltre verranno poste in evidenza le differenze tra un Robot ed una Macchina.

I gruppi, composti da 3-4 ragazzi, costruiranno il Robot utilizzando il kit Lego Mindstorms EV3. Ultimata la costruzione impareranno a programmarlo. Dopo le prime prove, tutti i gruppi dovranno competere tra loro per compiere alcune sfide di programmazione.

Mercoledì 25 gennaio 2017

Intelligenza artificiale e Robotica umanoide

LORENZO NATALE

L’automazione e la robotica hanno fatto progressi impensabili fino a qualche tempo fa. La ricerca sta studiando robot sempre più evoluti capaci di lavorare a fianco dell’uomo e collaborare nell’esecuzione di compiti anche complessi. In certi casi arrivano ad avere sembianze che li rendono quasi indistinguibili dagli esseri umani. Lo studio dell’intelligenza artificiale ha ottenuto progressi che possiamo misurare ogni giorno: “smart phone” che forniscono servizi intelligenti sempre nuovi, algoritmi di navigazione basati su GPS e motori di ricerca. La visione artificiale ha trovato applicazioni nell’ambito dei dispositivi per l’assistenza ai non-vedenti, la guida automatica e il controllo dei videogiochi. Per questi motivi sembra sempre più vicino il sogno della fantascienza: costruire robot dalle sembianze umane in grado di interagire in maniera intelligente con l’ambiente per aiutare l’uomo in caso di emergenza, assisterlo in caso di necessità o sostituirlo nei compiti pericolosi o semplicemente ripetitivi. Verrà mostrato lo stato della ricerca in questi settori, per capire quali sfide la ricerca deve ancora affrontare prima di realizzare questo sogno.

Lorenzo Natale è ingegnere elettronico, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (IIT). I suoi interessi di ricerca riguardano la visione e il rilevamento tattile per architetture software per la robotica. Ha lavorato su diverse piattaforme umanoidi ed ha contribuito a realizzare iCub, un’intelligenza artificiale contenuta all’interno di un corpo dotato di sensori.

Giovedì 16 febbraio 2017

La lunga strada dell’evoluzione dell’uomo: dall’Homo Sapiens all’umanoide

TELMO PIEVANI

Le tecnologie e gli umani coevolvono da tre milioni di anni almeno. Viviamo immersi in nicchie eco-tecnologiche da noi stessi prodotte e che a loro volta ci trasformano nel corpo e nella mente. Nell’incontro sarà proposto un modello evoluzionistico ed ecologico per studiare gli sviluppi delle tecnologie, sulla scorta del volume di prossima uscita dal titolo Come saremo, di Luca De Biase e Telmo Pievani (Codice Edizioni, Torino). Non senza uno sguardo sui futuri possibili.

Telmo Pievani è Ordinario di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova. Filosofo e storico della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza. Fa parte del Comitato Etico e del Comitato Scientifico della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze. Membro del Direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia, fa parte dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali. Dal 2014 è nel Consiglio Scientifico Internazionale del MUSE, il Museo delle Scienze di Trento.

Venerdì 24 marzo 2017

Dal libro al tablet. Perché la tecnologia ci rende umani?

STEFANO MORIGGI

Troppo spesso la confidenza con le tecnologie diffuse non stimola un’indagine sulla cultura che le ha prodotte. L’interazione con i “nuovi media” troppo spesso si limita a un’analisi degli usi e degli abusi che difficilmente approda a una riflessione in grado di portare alla luce le condizioni e le dinamiche da cui etiche e abiti cognitivi prendono forma e sostanza. L’urgenza di comprendere il nostro antico e profondo rapporto con attrezzi e strumenti più o meno sofisticati va ben oltre la necessità di conoscere quelle “macchine” che hanno ridisegnato il mondo. Pensare (con) la tecnologia significa guadagnare una prospettiva privilegiata per capire cosa significhi essere…umani. In un percorso che assume il libro e il tablet come due pietre miliari – e al contempo simboliche – della nostra evoluzione culturale, si tratterà di mostrare come e perché la tecnologia è lo specchio dentro cui possiamo riconoscerci più di quanto si potrebbe immaginare.

Stefano Moriggi, filosofo della scienza, si occupa di teorie e modelli della razionalità con particolare attenzione al pragmatismo americano. Già docente nelle università di Brescia, Parma, Milano e presso la European School of Molecular Medicine (SEMM), è membro dell’International School for the Promotion of Science, del Centro de Estudos do Pragmatismo (PUC-SP, Brazil) e consulente del Piccolo Teatro di Milano.

Mercoledì 5 aprile 2017

Il nostro futuro e il nostro lavoro nell’economia della conoscenza

LUCA DE BIASE

Nell’economia della conoscenza il valore si concentra sull’immateriale: il prezzo di un prodotto supera il costo se contiene ricerca, design, servizio di qualità. Spesso soprattutto se contiene un significato. E quindi nell’economia della conoscenza l’investimento che genera valore è quello che si rivolge alla scienza, all’informazione, all’educazione. Per partecipare a questo genere di economia occorre conoscenza: il lavoro si adatta, nei casi migliori, puntando sul miglioramento della conoscenza alla quale le persone fanno ricorso per contribuire alla generazione del valore.

Luca De Biase, laureato in economia alla Bocconi di Milano, oggi è un giornalista, ha fondato e guida Nòva24, la sezione dedicata all’innovazione del Sole 24Ore. Insegna media digitali all’Università di Padova e alla Bocconi. Sul suo blog scrive di economia della conoscenza ed ecologia dei media. È stato presidente della Fondazione Ahref fino al 2014. È co-fondatore dell’Associazione MediaCivici e dell’associazione Italia Startup. È membro della Commissione della Camera dei Deputati che ha scritto la Dichiarazione dei diritti in internet.

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