Soldi pubblici frutto di tassazioni che dovrebbero erogare servizi equi e solidali

Soldi pubblici frutto di tassazioni che dovrebbero erogare servizi equi e solidali

San Benedetto del Tronto – Orgoglio civico esprime il proprio giudizio sulle chiusure o i ridimensionamenti indiscriminati dei servizi e delle strutture pubbliche, in difesa proprio al principio che i cittadini pagano le tasse anticipatamente sia nei piccoli paesi che nelle grandi città.

Per cui annunciare assunzioni di personale in sanità, per garantire la copertura di pensionamenti e normale turn over, senza le quali si chiuderebbe e basta, non sta a significare che il cittadino di questa zona otterra’ un incremento qualitativo alla pari dei cittadini delle città capoluogo come Ancona , Macerata , Fermo ( vedi specialistiche assenti per il sud Marche come neurochirurgia -cardiochirurgia- ); anzi sembra più interessare la sostituzione di personale dirigente coordinatore appetibile, piuttosto che guardare ad un ampliamento dell’offerta qualitativa, facendo credere in tutto cio’ a chissà quale cambiamento epocale. Pertanto la linea Regionale sulla sanità non cambia: spazio al privato più che in ogni altra cittadina regionale; abbattimento delle liste di attesa grazie ai servizi di Pronto Soccorso; via libera ai lavori infiniti nelle ristrutturazioni interne Ospedaliere; partitocrazia a piu’ non posso nella pastoia sanitaria; progetto di chiusura del nosocomio sambenedettese a lenta gittata con centralizzazione nel capoluogo di Provincia. Della serie cambiamo tutto per non cambiare nulla sotto gli attenti occhi dell’attuale sindaco che per opporsi a tutto mette in campo la foglia di fico della commissione sanità.

In ambito amministrativo locale dopo i fatidici sforati cento giorni per i quali non abbiamo elementi per esprimere un giudizio, siamo in attesa di conoscere il nuovo programma amministrativo sotto l’egida della discontinuità che, ci auguriamo, parta dal rilancio economico della città; da una diversa gestione della manutenzione della città, compresa la raccolta rifiuti, tutto cio’ non relegabile ad interventi intermediari puntuali del politico di turno, con chiari finalità elettorali, piuttosto per fornire un servizio invece puntualmente programmato quindi erogato e garantito dai dirigenti ed uffici preposti. Anche qui la tassazione anticipatamente versata dal cittadino non puo’ subire la vessazione di un intraprendente favore politico ma deve ottenere la garanzia di una trasparente programmazuone. Si enfatizzano le rotazioni dirigenziali, alcune previste per legge, comunque tipiche e ricorrenti in ogni amministrazione insediata. Allora?? Dove sta la novità ? Cosa ci guadagna il cittadino in tutto questo? Un miglioramento, per quanto dovuto, dei servizi? Occorre dimostrarlo prima di ogni beatificazione mediatica venduta come fumo negli occhi piuttosto che come efficacia di un servizio erogato.

Sanità Istruzione Sicurezza e Servizi Amministrativi rappresentano i capisaldi frutto delle tassazioni ma spesso vittime di soldi pubblici mal gestiti.

 

 

ORGOGLIO CIVICO

Fondi contrattuali sanità: nota Ceriscioli Marini

 

Luca CeriscioliLuca Ceriscioli

 

Ancona, 2016-10-12 – ”In questi giorni diversi articoli di stampa si sono occupati del tema relativo ai fondi contrattuali delle aziende, in particolare dell’Asur, un tema molto tecnico e fuori dal campo della scelta politica e che non attiene alla contrattazione regionale. La costituzione dei fondi è infatti competenza esclusiva delle aziende e delle aree vaste.

Sarà l’Asur, infatti, a fare una verifica sulla ricostruzione di tali fondi dal 2009 in poi. Un’operazione tecnica e non discrezionale, che segue determinate normative, e che attiene all’Asur che nel corso di questi anni ha elaborato gli atti e stabilito il fondo.

Da parte della Regione non c’è nessuna volontà né possibilità di tagliare. Per quanto di propria competenza la Regione ha già espresso massima disponibilità a trovare strumenti per trovare un punto di incontro tra sindacato e azienda perché a noi stanno a cuore i lavoratori e le lavoratrici”.

Lo spiegano in una nota congiunta il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini.

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