Percorso “Ictus” e dintorni: la “Stroke Unit” di San Benedetto eccellenza dell’Asur Av5

Percorso “Ictus” e dintorni: la “Stroke Unit” di San Benedetto eccellenza dell’Asur Av5

 

 

San Benedetto del Tronto, 2016-11-24 – Conferenza stampa oggi, indetta dalla Direzione di Area Vasta, presso l’Aula Magna dello Stabilimento Ospedaliero C. e G. Mazzoni di Ascoli Piceno, per la presentazione della campagna di informazione sul percorsoIctus“.

L’ictus è una sindrome clinica caratterizzata dall’improvviso e rapido sviluppo di sintomi e segni riferibili a deficit focale e/o globale (coma) delle funzioni cerebrali di durata superiore alle 24 ore o ad esito infausto, non attribuibile ad altra causa apparente se non quella vascolare. L’ictus può essere di due tipi:
– ischemico (80-85%): il vaso si può occludere (per es. per aterosclerosi, trombi, coaguli);
– emorragico, compresa emorragia subaracnoidea (15-20%): il vaso può andare incontro a rottura (soprattutto per ipertensione, aneurismi).
L’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte nei Paesi occidentali e una delle prime cause di disabilità nell’adulto. Ogni anno in Italia sono attesi 157.000 nuovi casi di ictus, 196.000 se si considerano anche le recidive. L’incidenza media annuale in Italia, corretta per età, è di 220 casi/100.000 persone /anno. L’ictus è, quindi, un’urgenza medica che richiede una diagnosi tempestiva ed un ricovero immediato in ambiente specialistico per ridurre mortalità e disabilità.
Negli ultimi anni, a livello internazionale ed italiano, è cresciuta l’attenzione intorno al
“problema ictus” in quanto è stato dimostrato che una migliore organizzazione
dell’assistenza può ridurre (fino al 20%) la quantità dei pazienti che muoiono o
rimangono disabili. Tale organizzazione trova la sua completa realizzazione in un’unità
di terapia semi-intensiva neurologica che è la Stroke Unit dove un team di neurologi
esperti si dedica al trattamento di pazienti con ictus acuto dall’esordio dell’evento
(diagnosi e cura) e coordina un pool multidisciplinare con cui, tra l’altro, definisce un
programma riabilitativo (sia durante il ricovero che in regime post-dimissione) –
assistenziale.
Nella AV5 la Stroke Unit è localizzata presso l’U.O. di Neurologia dell’Ospedale di San
Benedetto del Tronto e , all’interno di tale unità, i neurologi effettuano la fibrinolisi
nell’ictus ischemico acuto. La fibrinolisi è un trattamento medico tempo dipendente (da
effettuarsi entro 4.5 ore dall’esordio dei sintomi) e va effettuata in casi selezionati e in
centri autorizzati ( Stroke Unit).
In base ai dati nazionali, in AV5 sono attesi circa 440 ictus/anno.
In estrema sintesi attualmente la fibrinolisi è la terapia medica tempo dipendente più
efficace per l’ictus ischemico in fase acuta, in grado di ridurre il volume finale
dell’infarto e migliorare la prognosi clinica ( in particolare ridurra la disabilità).
Il “percorso ictus” vede in prima linea molti altri attori come il personale del 118 e di
Pronto Soccorso, che assicurano l’iniziale valutazione clinica e il tempestivo trasporto
ed eventuale ricovero in Stroke Unit cercando di minimizzare i tempi di un eventuale
inizio del trattamento fibrinolitico, la Radiologia per la diagnostica, la Fisiatria per il
precoce inizio di trattamento riabilitativo .
E’ un percorso che deve essere seguito ed eseguito in modo veloce, rapido ed
appropriato, essere studiato nei minimi dettagli (tanto che mensilmente gli operatori
sanitari coinvolti sostengono incontri finalizzati all’individuazione e superamento di
criticità) essendo la terapia dell’ictus tempo-dipendente.
E’ un’attività complessa che necessita di continui aggiornamenti, confronti e,
soprattutto, di efficiente collaborazione.
Nell’ottica di un continuo e necessario miglioramento del “percorso ictus” abbiamo
fortemente voluto organizzare la conferenza stampa di oggi per attivare una capillare
campagna di informazione destinata alla popolazione dell’AV5 volta alla conoscenza e
precoce identificazione dei sintomi che fanno sospettare un ictus: la terapia in acuto è
tempo dipendente e spesso il paziente arriva troppo tardi per eventuali provvedimenti
terapeutici.
In sintesi la odierna campagna di informazione deve far arrivare un messaggio preciso e
corretto alla popolazione anche attraverso un opuscolo facilmente comprensibile che
indichi le azioni da mettere immediatamente in atto al riconoscimento dei sintomi
relativi all’ictus.
La finalità è quella di poter sottoporre a terapia fibrinolitica un sempre maggiore
numero di pazienti affetti da ictus ischemico.

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