dalla Regione Marche

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2017-01-16

Terremoto – L’agricoltura sociale a sostegno della popolazioni colpite dal sisma

Parte il progetto “La terra trema, la terra accoglie”.

Casini: “La ruralità come coesione delle comunità”

Ricostruire l’identità e la coesione dei territori colpiti dal sisma attraverso le attività sociali dell’agricoltura. La rete marchigiana di aziende rurali mette a disposizione le iniziative avviate, come gli agrinido, l’orticoltura didattica, i laboratori per gli anziani. Insieme alla Regione Marche verranno individuate anche nuove attività per accogliere la popolazione, occuparla in esperienze educative, socializzare il trauma del sisma. Il progetto si chiama “La terra trema, la terra accoglie” ed è stato avviato oggi dalla Giunta regionale.

“È necessario offrire occasioni di incontro e sostegno emotivo alle famiglie colpite dal sisma mediante progetti speciali, come quelli dedicati all’infanzia e alla longevità – spiega l’assessore all’Agricoltura, Anna Casini – Le Marche, negli anni, hanno puntato e investito molto sull’agricoltura sociale, sostenendo diverse aziende agricole che hanno investito sui servizi educativi erogabili in ambito rurale. Questo valore aggiunto offerto dalla ruralità lo mettiamo a disposizione per favorire la ricostruzione delle comunità colpite dai sismi di agosto e ottobre”.

Il progetto promosso dalla Regione riconosce il valore di sostegno, a favore delle famiglie terremotate, delle attività erogate dall’aziende che operano nell’ambito dell’agricoltura sociale. I progetti verranno implementati per soddisfare le esigenze della popolazione e saranno affiancati da nuovi format da realizzare sempre in ambito rurale, comunicandone opportunità e diffusione sul territorio. L’esperienza di riferimento può essere individuata dalle vicissitudini dell’Agrinido di San Ginesio: la struttura è stata danneggiata dal terremoto, ma in poche settimane è stata recuperate. Ha ripreso ad accogliere bambini e ragazzi, consentendo alle famiglie di riprendere il lavoro e divenendo un punto di riferimento per la comunità locale.

 

Terremoto – L’assessore Bravi all’inaugurazione di plessi scolastici. “Ripartiamo dalla scuola”

“Ripartiamo dalla scuola per ricostruire le comunità colpite dal sisma”. È stato il filo conduttore degli interventi svolti dall’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi, nel corso degli incontri con le istituzioni scolastiche di Senigallia, Pieve Torina e Corridonia che si sono tenuti nei giorni scorsi. A Senigallia, in occasione della riapertura della scuola Puccini, dopo il miglioramento antisismico. A Corridonia per il taglio del nastro della struttura prefabbricata di Colbuccaro, realizzata, dopo il terremoto, da Save the children. A Pieve Torina la visita, insieme al sottosegretario all’istruzione De Filippo e al presidente della Regione Ceriscioli, alla tensostruttura provvisoria degli alunni della primaria e secondaria di primo grado. “Si riparte dalla scuola, perché la scuola costruisce i cuori e le menti, rinsalda le amicizie – ha detto l’assessore Bravi – Dalla scuola partono segnali di speranza, per educare e preparare i ragazzi ad affrontare la vita. La Regione investe nella scuola, sul futuro della nostra comunità”. Bravi, in particolare nell’incontro di Senigallia, ha delineato le strategie dell’esecutivo regionale: “Stiamo cercando di legare l’istruzione con la formazione e il lavoro. Fondamentale è favorire un approccio che sappia coniugare l’alternanza scuola lavoro. Oggi molti ragazzi non studiano e non lavorano. Una generazione che rischia di perdersi nell’apatia e nella non scelta. È un atteggiamento che denota disagio, al quale bisogna reagire con interventi mirati, partendo dalla scuola, dalla sua offerta formativa, perché, se non si aprono nuovi orizzonti, si compromette il futuro di tanti ragazzi”. A Pieve Torina il presidente Ceriscioli ha rivolto parole di incoraggiamento agli alunni: “Non dovete arrendervi, guardiamo avanti tutti assieme”.

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