dalla Regione Marche

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2017-02-14

Psr – Innovazione in agricoltura: 60 progetti raccolti, 29 ammessi al finanziamento.

A Jesi iniziativa Assam di presentazione.

Casini: “Ammodernare nel segno della tradizione”

 

Idee progettuali per innovare l’agricoltura. Sono finanziate dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020, con uno specifico intervento (Misura 16.1) che ha raccolto 60 proposte. A Jesi, presso la struttura di JCUBE, sono state presentate le 29 idee progettuali che hanno ottenuto l’ammissibilità. Spaziano dalle nuove o poco colture diffuse – quali la canapa, il luppolo, lo scotano o il baco da seta – a innovazioni tecnologiche per l’agricoltura di precisione, senza tralasciare gli alimenti ad alto valore nutrizionale e terapeutico. Come pure l’agricoltura sociale e quella più attenta agli aspetti ambientali che valorizza i crediti di carbonio, il benessere degli animali, i sistemi di produzione senza antibiotici. “L’innovazione è il volano giusto per dare nuovo slancio all’agricoltura – ha detto la vice presidente Anna Casini, presente all’incontro – Il settore primario avverte forte l’esigenza di ammodernare le tecniche produttive, senza rinunciare ai valori propri della tradizione, come la qualità, la genuinità e la tipicità”. Il percorso di animazione, per stimolare la presentazione dei progetti, è stato curato dall’Assam, in collaborazione con la Regione e le organizzazioni agricole. Dalla primavera scorsa, attraverso il progetto InnovaMarche, l’Agenzia ha promosso cinque giornate informative (che hanno visto la partecipazione di 600 persone), 17 tavoli di discussione, incontri tematici e l’avvio di una piattaforma per l’innovazione.

La visita del ministro Dario Franceschini a Camerino

 

Franceschini a Camerino

Franceschini a Camerino

 

Camerino, 2017-02-14 – E’ arrivato puntualissimo oggi a Camerino il Ministro ai Beni culturali, Dario Francechini , accompagnato dal sindaco Gianluca Pasqui, dall’assessore regionale alla Cultura Moreno Pieroni e dal vescovo Francesco Brugnaro per un sopralluogo nella “zona rossa” della città ducale.  Un breve percorso  a piedi da Piazza Cavour  fino a Santa Maria in Via costellato da stupendi edifici antichissimi, tutti gravemente lesionati, ma in piedi.

“Si stringe il cuore a vedere simboli della cultura e della religione così violentemente colpiti”, ha affermato Franceschini  in un’ intervista in diretta con la RAI .”” Come sapete – ha proseguito – c’è un impegno forte in termini di risorse economiche e umane  per affrontare questa emergenza che è stata straordinaria e inusitata per il ripetersi di sismi violentissimi. Si sta facendo il massimo possibile da parte di tutti, Vigili del Fuoco, Protezione civile, strutture del Ministero,con alcune garanzie che dobbiamo dare ai sindaci:  l’impegno massimo nella ricostruzione dei centri storici esattamente come sono. E come si può notare anche qui a Camerino dove sono stati fatti interventi antisismici dopo il terremoto del ’97 gli edifici sono gravemente lesionati ma hanno retto e non hanno fatto vittime, quindi la dimostrazione che si può e si deve ricostruire, che questi luoghi possono rinascere e diventare di nuovo meta di turismo culturale e offrire tranquillità alla popolazione … certo servono molte risorse e tempo. Voglio poi tranquillizzare i sindaci su un tema che sta loro molto a cuore: naturalmente le opere d’arte  che sono state ospitate in depositi idonei torneranno tutte nei territori perché sono un pezzo di  identità che va salvaguardata. Così come faremo il possibile perché anche le operazioni di restauro delle opere danneggiate non prevedano trasferimenti fuori regione ma siano condotte in loco, attivando risorse locali.”
“La presenza del ministro Franceschini  – ha commentato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni – è un segnale molto importante del’attenzione del Governo verso questi territori martoriati dai drammatici terremoti, come Camerino con il suo bellissimo centro storico gravemente ferito.  Avere il ministro qui è anche uno stimolo per  tutti noi ad impegnarci senza sosta verso queste aree, a dare il massimo contributo perché vengano restituite le opportunità, oltre che le condizioni di vivibilità, ai cittadini. Ma vivibilità significa anche restituire l’identità culturale fatta di edifici storici, di capolavori d’arte, di tesori architettonici, di contenitori culturali.  Occorre quindi tutelare prima e poi recuperare in tempi accettabili  questo patrimonio, che sia mantenuto nelle zone di provenienza e quindi , realizzati gli interventi di recupero e restauro, avere la possibilità di esporre queste opere d’arte che vogliamo valorizzare per tenere alta l’attenzione su questi territori e riattirare quel flusso turistico che le Marche meritano. Siamo felici di questa visita e sensibilizzeremo costantemente il Ministro Franceschini perché la regione possa avere i giusti finanziamenti per un rapido recupero di questo patrimonio. “

Di fronte alla Chiesa di Santa Maria in Via, che ospitava una pala del 1265 del Maestro di Camerino e la cui volta è crollata pochi giorni fa a causa delle continue scosse,  il ministro si è soffermato a lungo con il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, il quale ha fatto un accorato appello perchè si faccia presto ad intervenire per la messa in sicurezza e a ricostruire: “ Questi sono pezzi della nostra storia,  identificano  la nostra comunità e voglio  che anche mia figlia possa crescere vedendo la bellezza di Santa Maria in Via.”

La visita del Ministro nelle zone terremotate è proseguita a Matelica,  quindi a Osimo per inaugurare la mostra sui “Tesori dei Sibillini” e concludersi poi ad Ancona , alla Mole Vanvitelliana sede di conservazione di circa 700 opere d’arte mobili provenienti dai territori colpiti.

 

 

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