dall’Amat

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2017-02-17

MACERATA, TEATRO LAURO ROSSI MARTEDÌ 21 E MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO

UMBERTO ORSINI E MASSIMO POPOLIZIO IN IL PREZZO

 

 

Ambientato negli anni successivi al crollo di Wall Street del 1929, Il prezzo di Arthur Miller arriva in scena al Teatro Lauro Rossi di Macerata martedì 21 e mercoledì 22 febbraio nella stagione di prosa realizzata dal Comune di Macerata e dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il sostegno di APM.

Con lo spettacolo – affidato alla indiscussa maestria interpretativa di Umberto Orsini e Massimo Popolizio, che firma anche la regia, affiancati da Alvia Reale ed Elia Schilton – torna anche Gente di teatro, una serie di interesssanti appuntamenti per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. In questa occasione l’incontro si svolgerà mercoledì 22 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, Sala Castiglioni.

 

Il testo di Arthur Miller fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29. Figli di un padre che ha subito drammaticamente questa crisi due fratelli si incontrano dopo alcuni anni dalla sua morte per sgomberare un appartamento in cui sono accumulati i mobili e gli oggetti raccolti dal padre nel corso della sua vita e che sta per essere demolito. Un vecchio broker è chiamato per stabilirne il prezzo. Dietro questo semplice spunto emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere possono esercitare su chi si dibatte nella crisi. Miller tratta questo tema con la sua consueta maestria facendo scoprire un capolavoro che pur venendo da lontano conduce ai nostri giorni così pieni di incertezze.

 

“Ho accolto con grande entusiasmo la responsabilità di dirigere questa commedia di Arthur Miller – scrive Massimo Popolizio nelle note di regia – che è stata scritta nel 1968 e che in Italia è praticamente inedita. È un’opera a mio avviso molto importante, riproposta negli Stati Uniti e in Inghilterra in occasione del decimo anniversario della morte dell’autore. Ma è importante perché riprende argomenti cari a Miller ed ad altri autori americani della seconda metà del novecento che hanno focalizzato sul tema della famiglia e del disagio legato a mutamenti storico-economici il loro interesse più appassionato. In questa commedia tutto ha un prezzo: le scelte, i ricordi, gli errori, le vittorie e le sconfitte. Ma quello che mi ha colpito di più in questo lavoro così ben strutturato nella sua alternanza di momenti divertenti e di momenti drammatici è stata la consistenza e lo spessore dei quattro personaggi che animano la storia. Grazie anche ad uno sforzo produttivo raramente riscontrabile nel teatro privato ho potuto collaborare con i migliori artisti e professionisti del settore. Soprattutto ho avuto occasione di stare in scena con i colleghi che amo e di ripetere con Umberto quel sodalizio che ci ha legati per anni da L’uomo difficile fino a Copenaghen. È stata un’esperienza felice dirigerli perché essi parlano un linguaggio che ben conosco: quello del teatro di interpretazione”.

 

Lo spettacolo è prodotto da Compagnia Orsini, le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Gianluca Sbicca e le luci di Pasquale Mari.

 

Per informazioni e biglietti: biglietteria dei teatri 0733 230735. Inizio spettacoli ore 21.

TEATROLTRE, DA MARTEDÌ 21 A GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO A PESARO

IVAN CON FAUSTO RUSSO ALESI

 

 

Liberamente tratto da I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, Ivan di Serena Sinigaglia con Fausto Russo Alesi arriva alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro da martedì 21 a giovedì 23 febbraio nel cartellone di TeatrOltre, un palcoscenico per i linguaggi più innovativi realizzato su iniziativa della Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, dei Comuni di Pesaro, Urbino, San Costanzo, San Lorenzo in Campo e Urbania con AMAT e il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

 

Lo splendido capitolo dei Karamazov, in cui Dostoevskij immagina che Cristo torni sulla terra e sia messo in catene dal grande inquisitore, trova la via della scena nella riscrittura della grande autrice teatrale Letizia Russo. Cristo torna sulla terra nella Spagna infiammata dai roghi dell’Inquisizione e sarà imprigionato come eretico. In una lunga notte il Grande Inquisitore gli illustrerà perché la Chiesa non ritenga l’uomo pronto per la libertà, ma necessiti, per la sua stessa felicità, di un fermo controllo da parte dell’istituzione. Attraverso la riscrittura di Letizia Russo, autrice teatrale, intellettuale originale, insignita di importanti riconoscimenti, e la consulenza del Professor Fausto Malcovati, uno dei più grandi conoscitori della lingua e della letteratura russa in Italia, lo spettatore si ritroverà di fronte a una drammaturgia che parte dal grande classico per racchiudere il pensiero e le azioni di Ivan.

 

“Amo i classici. Amo la grande letteratura russa dell’800 – scrive Serena Sinigaglia nelle note di regia – perché in essa gli uomini osavano ancora chiedersi il perché delle cose, osavano affrontare i grandi temi dell’esistenza, esercizio di spirito piuttosto inusuale per i nostri tempi chiassosi. Chi sei? Cos’è l’uomo? Quale il senso del suo agire nel mondo? Cos’è la libertà? Esiste un ordine nel caos? E la violenza, la violenza di cui è intriso l’uomo, ha un’espiazione possibile? Abbandonarsi alla lettura de I fratelli Karamazov è un viaggio nel tempo attraverso gli uomini, nell’uomo. Ed ecco spiccare un uomo tra gli uomini, o forse è solo un ragazzo troppo maturo per i suoi anni, il secondo dei figli Karamazov, il più tormentato, il più assolutamente umano: Ivan. L’uomo e l’intera umanità visti dagli occhi di Ivan Karamazov, questo il nostro viaggio. I fratelli Karamazov secondo Ivan, se volete”.

 

Lo spettacolo è prodotto da ATIR Teatro Ringhiera e Teatro Donizetti di Bergamo. Le scene sono di Stefano Zullo e le luci di Roberta Faiolo.

 

Per informazioni e biglietti (10 euro): Teatro Rossini 0721 387621, Chiesa dell’Annunziata 389 6657785 il giorno di spettacolo dalle 20. Inizio spettacolo ore 21.

 

MATELICA, TEATRO PIERMARINI DOMENICA 19 FEBBRAIO

A TEATRO COME I GRANDI CON LE AVVENTURE DI PINOCCHIO DI RUVIDOTEATRO

 

 

Domenica 19 febbraio il Teatro Piermarini di Matelica inaugura la sezione della stagione promossa dal Comune e dall’AMAT dedicata ai più giovani, A teatro come i grandi, realizzata in collaborazione con Ruvido Teatro.

 

In scena Le avventure di Pinocchio di Ruvidoteatro con Deborah Biordi, Francesco Mentonelli e Fabio Bonso che firmano anche la regia.

 

“Perché uno spettacolo della commedia dell’arte? – si legge nelle note allo spettacolo – Per far conoscere questa antica pratica alle nuove generazioni: Arlecchino, Pantalone, Capitan Spaventa e Colombina sono i personaggi tra i più famosi della commedia dell’arte, che fa dell’improvvisazione e del contatto diretto con il pubblico il suo fascino e la sua attrazione. I personaggi saranno protagonisti di avventure straordinarie, ricche di ironia e divertimento, frizzi e lazzi, coinvolgendo nelle storie incredibili che avvengono sul palco il pubblico di grandi e piccini”.

 

Informazioni e vendita biglietti (5 euro): Biglietteria del Teatro Piermarini 0737 85088. Inizio spettacolo ore 18.

 

 

PESARO, CITTÀ DELLA MUSICA

MARTEDÌ 21 FEBBRAIO NICOLA PIOVANI AL TEATRO ROSSINI

INAUGURA LA SETTIMANA ROSSINIANA

 

 

Sarà il Maestro Nicola Piovani martedì 21 febbraio al Teatro Rossini a inaugurare “Una grazia, un certo incanto. Pesaro per il 200 anni della Cenerentola e il non compleanno di Rossini”, un ricco cartellone di iniziative, dal 21 al 28, che la città di Pesaro dedica al suo illustre concittadino Gioachino Rossini. Concerti, opere, laboratori per bambini, proiezioni di film e incontri animano il ‘gustoso’ programma che vuole essere una vera e propria festa per tutta la città nel segno del Cigno, promosso dal Comune di Pesaro con la Regione Marche, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e l’AMAT, in collaborazione con il Conservatorio Rossini, la Fondazione Rossini, il Rossini Opera Festival e il Sistema Museo e con la Cooperativa Teatro Skené, E lucevan le stelle, l’Ente Concerti, il Festival Gad e la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema.

 

Nicola Piovani, compositore e musicista di fama internazionale, premio Oscar per La musica è bella di Benigni, giunge a Pesaro con La musica è pericolosa, un racconto narrato dagli strumenti che agiscono in scena – pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica – arricchito da uno speciale omaggio dell’artista a Rossini: una sua trascrizione originale di un brano del Maestro. Piovani è accompagnato sul palcoscenico da i musicisti Rossano Baldini (tastiere e fisarmonica), Marina Cesari (sax e clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello, chitarra e maandoloncello), Ivan Gambini (batteria e percussioni) e Marco Loddo (contrabbasso). A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso dei frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti, strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.

 

“Una grazia, un certo incanto. Pesaro per il 200 anni della Cenerentola e il non compleanno di Rossini” è una iniziativa che va ad abitare diversi luoghi della città, dai Teatri Rossini e Sperimentale, alla Chiesa dell’Annunziata e Casa Rossini fino a Palazzo Montani Antaldi ed è tappa del progetto Celebrazioni Centenari Rossiniani che nasce dalla volontà di mantenere viva la memoria di Rossini attraverso le sue opere. Pensato in vista del 150° anniversario della morte di Rossini (1868/2018), il progetto nasce per avere un respiro ampio e coprire un arco temporale quadriennale, dal 2016 (anno bisestile che ha consentito al Comune di festeggiare il Compleanno del Maestro, data che ha segnato l’avvio delle iniziative a lui dedicate) fino a tutto il 2019. ‘Fil rouge’ delle Celebrazioni Centenari Rossiniani sono proprio le opere – alcune delle quali divenute nei secoli veri e propri simboli di musica lirica nel mondo – di cui ricorrono in questo periodo i bicentenari delle prime rappresentazioni. Quest’anno sarà La Cenerentola (che debuttò il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma) l’opera al centro delle iniziative.

 

Informazioni e biglietti per La musica è pericolosa (da 10 a 25 euro) Teatro Rossini 0721 387620/1.

Inizio concerto ore 21.

 

 

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