Sostegno all’inclusione attiva, urge un “tagliando” all’intervento

Sostegno all’inclusione attiva, urge un “tagliando” all’intervento

 

Comuni, operatori sociali e sindacati uniti nel chiedere un rilancio della misura per famiglie in difficoltà

 

San Benedetto del Tronto, 24-02-2017 – Martedì 21 febbraio si è tenuta, presso l’Auditorium di San Benedetto del Tronto, una Tavola Rotonda per promuovere ulteriormente il progetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali denominato SIA (Sostegno Inclusione Attiva).

 

Alla Tavola Rotonda hanno partecipato Amministratori dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale 21, i Responsabili dei Servizi sociali dei Comuni dell’Ambito, alcuni operatori del Distretto sanitario, le organizzazioni sindacali UILP CGIL SPI CGIL CISL, le associazioni di volontariato e il Centro Servizi per il volontariato CSV.

 

Il SIA è una misura di sostegno alle famiglie in cui almeno un componente sia minorenne e/o sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata e mira a favorire, attraverso l’erogazione di un sussidio economico, la riconquista graduale di una autonomia.

Per godere del beneficio economico il nucleo familiare deve possedere un ISEE pari o inferiore a 3.000 euro. Inoltre deve aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa attraverso un patto tra i servizi sociali e la famiglia. Il progetto, oltre a prevedere un contributo economico concesso dall’INPS, garantisce il sostegno attraverso servizi educativi, di assistenza e di supporto ad attività formative e lavorative.

 

Dopo il saluto del Sindaco di San Benedetto del Tronto, nonché Presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito sociale 21, Pasqualino Piunti, la riunione si è aperta con l’introduzione degli Assessori ai Servizi Sociali Emanuela Carboni e Pari opportunità Antonella Baiocchi che hanno relazionato sulla SIA e soprattutto sulle sue criticità applicative, in particolare rispetto alla soglia molto bassa dell’ISEE che limita la diffusione della prestazione. Basti pensare che su 263 domande pervenute ne è stato accolto solo un terzo.

 

Le amministratrici comunali hanno quindi evidenziato che un progetto così importante per allevare il grande disagio sociale di questi tempi meriterebbe di essere parametrato su valori meno restrittivi.

 

Numerosi gli interventi, al termine dei quali il coordinatore dell’Ambito sociale 21 Antonio De Santis ha evidenziato come sia importante far tesoro dell’esperienza acquisita lavorando tutti insieme per far sì che i criteri siano modificati nel senso auspicato, considerato anche che la misura ha una validità triennale.

 

Per informazioni e consulenza sul SIA gli interessati possono rivolgersi ai Servizi sociali del Comuni di residenza o presso gli Uffici dell’Ambito Territoriale Sociale n. 21 – tel. 0735/794341.

 

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