al Cinema Margherita

al Cinema Margherita

 

Cupra Marittima –

Jackie di Pablo Larrain
Ozzy – Cucciolo Coraggioso di Alberto Rodríguez

FINE SETTIMANA

Jackie di Pablo Larrain
giovedì 9 marzo ore 21,15
sabato 11 marzo ore 18,30 – 21,15
domenica 12 marzo ore 16,30 -18,30 -21,15
lunedì 13 marzo ore 21,15

Ozzy – Cucciolo Coraggioso di Alberto Rodríguez – Ingresso a 5€ per tutti
sabato 11 marzo ore 17,00
domenica 12 marzo ore 15,00

rassegna martedì d’essai
Knight of Cups di Terrence Malick
martedì 14 marzo ore 21,15
ingresso unico 5€

prossimamente: Vi presento Toni Erdman di Maren Ade

Ricevi la programmazione su Whatsapp registra il numero 3917156986 sulla tua rubrica e invia ‘ok ‘ (il tuo numero non sarà visibile se non a noi)


Il Cinema Margherita di Cupra Marittima da giovedì 9 a lunedì 13 marzo propone:

  • Jackie di Pablo Larrain, con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Billy Crudup, John Hurt, Richard E. Grant. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2016 ed è stato candidato a 3 Premi Oscar 2017.
  • Ozzy – Cucciolo Coraggioso di Alberto Rodríguez.

Al Cinema Margherita proseguono gli appuntamenti con il Cinema d’Essai, martedì 14 marzo la rassegna propone Knight of Cups di Terrence Malick

Jackie: Sono passati cinque giorni dalla morte di John Kennedy e la stampa bussa alla porta di Jackie per chiedere il (reso)conto. Una relazione particolareggiata dei fatti di Dallas. Sigaretta dopo sigaretta, Jackie ristabilirà la verità e stabilirà la sua storia attraverso le domande di Theodore H. White, giornalista politico di “Life”. Una favola che il suo interlocutore redige e Jackie rilegge, rettifica, manipola, perfeziona per dire al mondo di Camelot, dell’arme, la dama e il cavaliere che fecero l’impresa e la Storia fino al declino della loro buona stella. (www.trovacinema.it)

“L’incertezza è il fondamento stesso di Jackie. È quanto serve di base a una straordinaria creazione di finzione che Larraín consacra alla relazione intercorrente tra corpo e abito.

Perché Jackie seppe esprimere come nessun’altra i messaggi inibiti dalla parola, trasformando la Casa Bianca in una maison di stile e di glamour, appropriandosi dei media dell’epoca, radio e televisione, intuendo l’importanza di un abito nella figurazione della propria identità e del proprio ruolo sociale, veicolando la politica del consorte e soffiando un vento nuovo sulla residenza presidenziale. È questa attenzione al dettaglio, la vocazione a non lasciare nulla al caso, tantomeno la cerimonia funebre del marito, a rendere penosa la sequenza del trasloco, a rendere intollerabile agli occhi ardenti di Jackie lo scampolo dozzinale che stringe tra le mani la moglie di Lyndon B. Johnson, nuova first lady subentrata traumaticamente a Jackie. Ritaglio di tessuto che ripiomba la Casa Bianca nella medietà e lontano da quel tempo dorato che Jackie prepotentemente riflette, vestendo e svestendo abiti in un incredibile ‘valzer’ che pesca il suo movimento nel musical (“Camelot”) e lascia in archivio il corpus fotografico che le ha cucito addosso un capitolo della storia americana.
Il giorno più lungo dell’America per Larraín passa allora sotto la gonna di Jackie Kennedy che convinse il popolo americano a finanziare il suo grande progetto di restaurazione della Casa Bianca facendo appello dalle telecamere televisive. Lo convinse con un sorriso, lo stesso con cui (ri)scrive sul taccuino di Theodore H. White una favola di dame e cavalieri allunati come gli eroi dell’Ariosto. Larraín mette in scena il potere dell’immaginazione di una donna col suo gusto abituale per il paradosso, combinando l’immagine di una ricostruzione storica con l’immagine di una rappresentazione privata delle stazioni di un lutto. Lo scarto plastico e di tessitura sono il riflesso degli accomodamenti (etici ed estetici) della più grande ambasciatrice d’America, paradigma esemplare per esplorare la complessità dell’iconografia culturale.
Interpretando il desiderio mimetico di Larraín, Natalie Portman incarna il simbolo che precede il soggetto nell’immaginario popolare, il bagliore di luce che prelude al buio, il corpo rivestito in dialettica col mondo. Un mondo che sfila con lei, uno sguardo senza pudore da cui la separa un velo nero. Una striscia di tessuto leggero che definisce il confine tra verità e performance, semplicità ed edonismo, intimo e pubblico. Tra Jacqueline e Jackie”. (Marzia Gandolfi – mymovies.it)

Ozzy – Cucciolo Coraggioso: Ozzy, un simpatico beagle, svolge una vita serena e idilliaca fino al giorrno in cui i suoi padroni, devono improvvisamente partire per il Giappone senza la possibilità di portarlo con loro. Profondamente addolorati, i Martins dovranno cercare una sistemazione temporanea per Ozzy e la scelta ricade su un canile extra lusso. Ma quello che all’apparenza sembra un paradiso di amore e coccole, si rivelerà ben presto una terribile prigione per cani, gestita da un proprietario malvagio. Ozzy dovrà trovare la forza di resistere e il coraggio di scappare grazie anche all’aiuto dei suoi nuovi amici a 4 zampe. (www.trovacinema.it)

“La storia fa entrare subito i bambini in empatia con il protagonista grazie alle caratteristiche che gli vengono attribuite: simpatico, giocherellone, combina guai e un po’ fifone o, perlomeno, non in grado di reagire ai soprusi che il ragazzino che consegna i giornali al mattino e il suo cane belva gli riservano. La separazione forzata (ma nelle previsioni temporanea) dai padroni lo catapulta in un universo concentrazionario che agli adulti ricorderà film come Fuga per la vittoria, Le ali della libertà o Fuga da Alcatraz.
Tutto questo però senza mai perdere di vista il pubblico di riferimento, grazie anche alla caratterizzazione dei comprimari (Hot Dog, Rutto e Scheggia) e dei ‘cattivi’: il ‘direttore del carcere Roccia e il boss Don Vito tanto raffinato quanto pericoloso. Non manca poi, come dovuto in casi come questo, una ‘morale’. Ozzy, dopo un’iniziale smarrimento, decide di reagire utilizzando l’astuzia e trovando dentro di sé il coraggio per prendere decisioni importanti che conducano lui e i suoi compagni verso la libertà. (Giancarlo Zappoli – mymovies.it)

Anche per la stagione 2016-2017 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.

Ingressi: € 6,50 interi, € 5,00 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00

Cinema Margherita
Via Cavour, 23
63064 Cupra Marittima (AP)

Telefono: 0735 778983 / 340 7322062
Fax: 0735 777118
Email: info@cinemamargherita.com

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