dalla Regione Marche

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2017-04-20

IL PAI AGGIORNATO DELLA REGIONE MARCHE DISPONIBILE SUL WEB PER CITTADINI E PUBBLICHE AMMINISTAZIONI

– Il progetto candidato al Premio Forum PA 2017 10×10

 

Permettere al cittadino e ai soggetti che operano nel settore di capire se il territorio di proprio interesse è soggetto a dissesti idrogeologici. Come? Rendendo disponibile l’informazione cartografica ufficiale del Piano di assetto idrogeologico aggiornato al 2016 e garantendo l’integrità del dato oltre che la trasparenza all’accesso dello stesso. Sono gli obiettivi principali del progetto “Ma la cartografia corrisponde ai dati ufficiali?” ideato dal Servizio Tutela, gestione e assetto del territorio (p.f. Difesa del suolo e della costa) della Regione Marche e candidato al premio FORUM PA 2017:10×10 = cento progetti per cambiare la PA. L’iniziativa, promossa da FPA all’interno della Manifestazione FORUM PA 2017 (23 – 25 maggio), è finalizzata a raccogliere i migliori progetti che possano dare risposte concrete a crescenti bisogni nell’ambito della digitalizzazione della PA.

E proprio in questa direzione va il  progetto proposto dalla Regione Marche che prevede la pubblicazione delle informazioni cartografiche della prima adozione dell’Aggiornamento 2016 del PAI, integrando la diffusione di dati ufficiali, firmati digitalmente, con  una facilità ed una pluralità di modalità di lettura degli stessi, ad esempio mediante webgis, open-data, servizi di interoperabilità per sw GIS.

“Principali destinatari – spiega l’assessore alla Difesa del suolo e della costa Angelo Sciapichetti – sono sia le pubbliche amministrazioni (Comuni, Province, Unioni montane) sia i soggetti privati (cittadini, liberi professionisti, aziende in generale) che possono acquisire le copie ufficiali degli elaborati senza doversi recare presso gli uffici pubblici. Altri importanti vantaggi riguardano inoltre il tema dei risparmi. La migliore disponibilità delle informazioni ufficiali infatti permette anche ai soggetti esterni all’amministrazione di acquisire ed elaborare le fonti formali con maggior facilità e minor dispendio di tempo. E’ inoltre importante considerare il risparmio economico e una maggiore attenzione all’ambiente, ottenuti dall’eliminazione della fase di stampa cartacea degli elaborati cartografici”.

Il Piano si compone di 273 tavole in formato A1 firmate digitalmente (oltre ad altri elaborati cartacei) e la stampa di ogni copia richiederebbe circa 13 kg di carta.  La validità del progetto è confermata dai dati relativi all’utilizzo. La pubblicazione dei file cartografici tramite open-data ha avuto circa 2.000 download in circa 6 mesi (praticamente circa 10 download al giorno), anche questi inquadrabili nella voce risparmi per i cittadini e per l’ente.

La sintesi del progetto e il .ppt su slideshare sono disponibili al link:

http://www.forumpachallenge.it/soluzioni/ma-la-cartografia-corrisponde-ai-dati-ufficiali.

All’indirizzo http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Paesaggio-Territorio-Urbanistica/Piano-assetto-idrogeologico/Aggiornamento1. nella sezione “Cartografia”, è inoltre disponibile il link per il download dei file vettoriali.

 

 

L’olio “Marche” ottiene la denominazione Ue Igp.

Casini: “Risultato storico, qualità e tipicità riconosciute a livello internazionale”

L’olio extravergine d’oliva “Marche” è stato riconosciuto eccellenza agricola e alimentare europea. Si è concluso il lungo iter di approvazione della Igp (Indicazione geografica protetta) con la pubblicazione del regolamento esecutivo sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione. “Un risultato storico che premia l’olivicoltura marchigiana, le istituzioni e i produttori he hanno sempre creduto nella possibilità di raggiungere questo traguardo”, commenta la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. “Storico perché conseguito dopo 23 anni di tentativi ma, soprattutto, perché viene riconosciuta alla nostra produzione oleicola una qualità che merita la tutela europea”. L’olio “Marche” potrà ora fregiarsi del logo europeo Igt  e si aggiungerà alle 290 specialità italiane incluse nel registro dei prodotti di qualità certificata dall’Unione. Casini ringrazia, in particolare, “il presidente del Consorzio Marche extravergine, Antonio Di Maio e il ministero dell’Agricoltura che, negli anni, ci hanno sostenuto, in questa battaglia, con convinzione e disponibilità. Ora i consumatori potranno contare su una produzione territoriale di qualità, riconosciuta a livello internazionale”. L’indicazione geografica protetta (Igp) è riservata all’olio extravergine ottenuto da olive prodotte in una zona, ampia ma delimitata, del territorio regionale, indicata dal disciplinare. Le varietà di olive che concorrono all’Igp sono 12, di cui 10 autoctone e 2 consuetudinarie (cioè coltivate, nelle Marche, da circa un secolo). L’olio prodotto è caratterizzato da un fruttato medio, verde, amaro e piccante medio, con variazioni stagionali. Il prodotto verrà commercializzato con, in etichetta, il simbolo europeo Igp.

 

 

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