Convegno in ricordo di Carlo Urbani

Convegno in ricordo di Carlo Urbani

 

 

L’Università di Macerata, su proposta dell’Inrca, e dell’Aicu, ha organizzato il convegno “Malattia e salute al tempo della globalizzazione” per martedì 30 maggio.

 

Macerata – L’Università di Macerata, raccogliendo una proposta dell’Inrca, per tramite del direttore Gianni Genga e dell’Aicu, Associazione Italiana Carlo Urbani, ha organizzato il convegno “Malattia e salute al tempo della globalizzazione” in occasione dei quattordici anni dalla scomparsa di Carlo Urbani, morto il 29 marzo del 2003 in Thailandia vittima della Sars, dopo essere stato uno dei primi medici al mondo ad individuare per la prima volta il virus di questa malattia e aver avviato misure di contenimento del contagio. L’iniziativa si svolgerà martedì 30 maggio dalle 16.30 al Polo Pantaleoni.

Dopo il saluti del rettore Francesco Adornato, interverranno il presidente dell’Aicu Emilio Amadio in ricordo di Carlo Urbani, il professor Luigi Alici su salute e malattia, vite fragili e cura preziosa, il condirettore Health Innovation Practice Nicoletta Dentico sule dimenticanze della salute globale, la presidente della fondazione Ivo De Carneri di Milano sulla formazione sul campo dei giovani operatori di salute, il prof. Sebastiano Porcu  su salute e volontariato internazionale, il chirurgo Gabriele Pagliariccio sull’esperienza in Ecuador. Introduce e modera Erik Longo, delegato del rettore alla quarta missione.

 

Originario di Castelplanio, la vita di Carlo Urbani è stata caratterizzata da un forte impegno nel sociale. Laureatosi in medicina ad Ancona nel 1981, si è specializzato in malattie infettive e ha conseguito un master in parassitologia. Dal 1986 lavora nel reparto di malattie infettive dell’Università di Ancona, prima di approdare all’ospedale di Macerata, dove rimane per dieci anni, durante i quali porta avanti varie missioni in Africa, diventando consulente dell’Organizzazione Mondiale della sanità. Presidente nazionale di “Medici Senza Frontiere”, esperto regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la regione del Pacifico Occidentale, muore a Bangkok, vittima della Sars, dove aveva avviato misure di contenimento del contagio ritenute ancora oggi molto efficaci.

 

 

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