dalla Città

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09 maggio 2017

“Come si forma un terrorista”, il prof. Orsini ha incontrato i giovani liceali

Conferenza con gli studenti dei Licei Scientifico e Classico in occasione della ricorrenza del 9 maggio

 

Una speciale opportunità di informazione e confronto sul tema del terrorismo di ieri e di oggi è stata data stamane, 9 maggio, ad alcune classi dei liceo scientifico “Rosetti” e classico “Leopardi” di San Benedetto del Tronto che hanno partecipato, nell’aula magna del “Rosetti”, alla cerimonia per la Giornata in memoria delle vittime del terrorismo istituita con legge 56/2007.

 

L’iniziativa ha visto relazionare il professor Alessandro Orsini, Direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS e del sito d’informazione Sicurezza Internazionale,   professore associato di Sociologia del terrorismo nel Dipartimento di Scienze Politiche della LUISS.

 

Dopo l’introduzione della prof.ssa Adelia Micozzi, che portato i saluti della preside Stefania Marini, è stato il sindaco Pasqualino Piunti a ricordare le due ricorrenze che si celebrano il 9 maggio, i caduti per mano terrorista e l’Unione Europea. Due eventi che si tengono insieme, ha spiegato il primo cittadino, perché solo rafforzando l’unione politica dell’Europa si offre una risposta forte, anche culturalmente, al nuovo terrorismo di matrice islamista.

 

Alla presenza di autorità civili e militari, tra cui gli assessori alla cultura Ruggieri, al sociale Carboni, alle pari opportunità, Baiocchi, del capogruppo Pignotti, il prof. Orsini ha ricordato i tanti anni in cui in Italia ha imperversato il terrorismo di matrice politica, di destra e di sinistra, con centinaia di morti fino all’ultimo omicidio, quello del prof. Biagi, del 2002. “In realtà la minaccia terroristica di quei tempi fu molto più organizzata e temibile di quella che oggi riconduciamo allo stato islamico” ha spiegato Orsini che ha aggiunto: “Il terrorismo non è un’ideologia ma una tecnica di combattimento che scaturisce dal processo di disumanizzazione dell’altro”.

 

Orsini si è poi soffermato sul concetto di “violenza vigliacca”, la forma più diffusa di violenza verso persone che non possono difendersi e in cui l’aggressore mantiene la lucidità controllando l’adrenalina. “Quanto accaduto a Parigi – ha aggiunto – con l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo è il tipico esempio di violenza vigliacca”.

 

Il prof. Orsini ha dato poi un’idea di massima delle sue ultime ricerche sul fenomeno della trasformazione antropologica dei giovani in terroristi, sintetizzate in quello che lui chiama MODELLO D.R.I.A. (dove D sta per disintegrazione dell’identità sociale con crisi esistenziale e forte sindrome depressiva, R per ricostruzione di un’identità sociale sostenuta da un’ideologia radicale, I per integrazione in una setta rivoluzionaria, A come alienazione dal luogo circostante con conseguente mancanza del feedback negativo della società).

09 maggio 2017

Progetto PRIMES, si lavora ad un’esercitazione per fronteggiare il rischio idrogeologico

Con la Regione Marche definite le tappe del progetto finanziato dall’Europa per rendere consapevoli le popolazioni

 

I funzionari della Protezione Civile della Regione Marche che seguono l’attuazione del progetto LIFE PRIMES per prevenire il rischio alluvioni rendendo le popolazioni coinvolte in grado di reagire all’emergenza hanno incontrato questa mattina il sindaco Pasqualino Piunti, il consigliere delegato a seguire la materia Valerio Pignotti e i funzionari comunali interessati per definire le tappe di attuazione del progetto.

 

PRIMES gode infatti di un finanziamento europeo e, attraverso incontri pubblici, canali di comunicazione telematici e, infine, una grande esercitazione con il massiccio coinvolgimento della popolazione, intende definire una strategia complessiva di adattamento delle istituzioni e dei cittadini agli inevitabili riflessi che sta avendo il cambiamento climatico sull’assetto dei territorio.

 

Il progetto PRIMES, che vede in prima fila le regioni Emilia, Marche e Abruzzo, prevede almeno due aree pilota per ciascuna Regione dove sperimentare gli innovativi processi da realizzare. La Regione Marche ha individuato, per le pregresse esperienze in materia di dissesto idrogeologico e per la vicinanza al mare e a corsi d’acqua rilevanti (Misa e Tronto), le città di Senigallia e San Benedetto del Tronto.

 

“Nel corso dell’incontro sono state definite le tappe di questo percorso comune per il quale sono previsti anche dei finanziamenti – spiega il sindaco Piunti – nel giro di poche settimane si sottoscriverà il protocollo d’intesa con la Regione. Tra l’autunno e la primavera prossima si svilupperanno momenti di confronto e di scambio con la popolazione nelle sue varie espressioni organizzative (scuole, quartieri, associazioni), in forme che saranno definite, per arrivare entro l’autunno 2018 ad una grande esercitazione che vedrà coinvolte circa mille persone”.

 

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