dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2017-05-12

Progetto Marte, seminario conclusivo sugli investimenti per l’efficienza energetica in sanità.

Bora: “Nuovi modelli finanziari per aumentare gli interventi”.

Cinque le strutture sanitarie beneficiarIe dell’opportunità offerta da Marte

 

È un progetto europeo finanziato dal programma Intelligent Energy Europe – IEE, nella sezione MLEI PDA (Mobilising Local Energy Investments – Project Development Assistance) finalizzata a mobilitare investimenti nel settore energetico, a livello locale, dando assistenza allo sviluppo del progetto. Si chiama “Marte” e sono cinque le strutture sanitarie marchigiane che miglioreranno la propria sostenibilità energetica grazie ai 12 milioni di euro assicurati dal progetto: tre ospedali (Urbino, Pergola, San Benedetto del Tronto) e due presidi (Petritoli e Sant’Elpidio a Mare). I contratti sono già stati firmati “senza ricorsi”, ha sottolineato Nardo Goffi, dirigente regionale. L’esperienza è stata illustrata nel corso del seminario conclusivo di “Marte”: progetto coordinato dalla Regione, con l’obiettivo di creare nuovi modelli finanziari per aumentare gli investimenti di riqualificazione energetica nel settore sanitario. Grazie a questo progetto, si è avviata un’importante sinergia con i fondi del Por Fesr Marche 2014-2020 e sono stati diffusi modelli contrattuali di partnership pubblico-privata, con l’obiettivo di superare il primo motivo di ostacolo agli investimenti in questo settore: la carenza di risorse finanziarie. “Il settore della salute è considerato di importanza strategica per la riduzione dei gas serra. La quantità di energia richiesta per il funzionamento delle sue strutture sanitarie, infatti, ne fanno uno dei settori con il maggiore impatto ambientale”, ha sottolineato  l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora, nel saluto inviato ai partecipanti al seminario. “Mancano i mezzi economici per sostenere molti buoni  interventi e il progetto Marte ha questo obiettivo.  Ci auguriamo che l’esperienza di Marte venga replicata in altre strutture sanitarie e in altri settori”. Un format “sicuramente esportabile ad altre esperienze di efficientamento energetico”, ha ribadito Goffi. “Marte ha avviato un percorso interessante e innovativo”, ha continuato il dirigente, in quanto “con il riallineamento dei fondi e la collaborazione del pubblico col privato, l’investimento, dal fronte energetico, viene spostato su quello strutturale. I cinque presidi sanitari consumeranno molto meno e avranno una qualità estetica e manutentiva migliore. Saranno ospedali e strutture rinnovate”. Il seminario di Ancona era destinato ai professionisti del settore privato e ai manager delle strutture sanitarie regionali pubbliche, oltre al personale tecnico degli enti locali. Promosso in collaborazione con “Events”, ha concluso il ciclo di incontri che si sono svolti anche a Urbino e a San Benedetto del Tronto. Il partenariato di Marte, operativo da marzo 2014 a ottobre 2016, comprendeva cinque soggetti: Regione Marche, Asur (Azienda sanitaria regionale,), Aess (Agenzia per l’energia di Modena), Univpm (Università Politecnica delle Marche), Siais (Associazione nazionale per l’architettura e ingegneria nel settore della sanità).

PROGRAMMA ANNUALE DEGLI INTERVENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA 2017

Ceriscioli: “La Regione investe nello sport, nelle manifestazioni sportive che accendono i riflettori sul territorio e nella riqualificazione degli impianti”. 

 

Un investimento quadruplo rispetto allo scorso anno e dieci volte superiore alle precedenti amministrazioni quello della Giunta regionale per lo sport, che rappresenta l’elisir di lunga vita della popolazione marchigiana. Ammontano a 4.360.000 euro i fondi stanziati per l’attuazione del programma annuale degli interventi di promozione sportiva 2017.

“La scelta – ha spiegato il presidente Luca Ceriscioli – è di investire su una dimensione della vita molto sentita dalla popolazione, da tante realtà e a vari livelli. Un investimento importante, un valore aggiunto, di vicinanza della Regione e di sintonia con il proprio territorio. Tutto questo significa da una parte spingere sulle manifestazioni, dalle più piccole a quelle di valore internazionale, con capacità di cattura in  termini di immagine e turismo, e dall’altra investire, riqualificando ciò che abbiamo, sugli impianti sportivi, motore delle attività, soprattutto in termini di manutenzione”. Perché – spiega il presidente – “investimenti e attività sono i due fronti in grado di mettere in moto altre risorse. E’ quindi un segnale di attenzione e stimolo, perché vogliamo che sempre più la Regione continui a credere, investire e crescere nello sport”. Sono convinto – ha concluso Ceriscioli – “che nella ricetta segreta della longevità dei marchigiani ci siano la qualità dell’ambiente, un’alimentazione fatta di prodotti straordinari, ma anche l’amore per lo sport, per l’attività fisica, che ci permette di dare qualità alla vita e viverla a lungo. Una ricetta su cui si punta da anni come immagine della nostra regione, sintomo di una qualità che si può tradurre in turismo, in economia e anche in una opportunità per continuare a essere in testa alle classifiche nazionali della longevità”.

Luca Ceriscioli

I DATI

Ingenti le somme per gli impianti e le attrezzature sportive e la riqualificazione di quelli di proprietà pubblica: 3.2000.000 euro assegnata per riqualificare gli impianti sportivi di proprietà pubblica esistenti attraverso la concessione di contributi in conto capitale e in conto interessi a favore di enti locali, Unioni di Comuni, Università delle Marche e Organizzazioni sportive affidatarie della gestione degli impianti. In tal senso la Regione ha stipulato un’apposita convenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo (Ics) e il Comitato Olimpico nazionale italiano (Coni) per la concessione di mutui finalizzati alla costruzione, ampliamento, ristrutturazione e messa a norma degli impianti sportivi compresa l’acquisizione delle aree e l’acquisto di immobili da destinare ad attività sportive. Perché implementare le strutture sportive di base, il loro ammodernamento e la messa in sicurezza – specifica il documento – significa incrementare la pratica sportiva, la diffusione dei valori di solidarietà e l’integrazione sociale.

Grande risalto alle manifestazioni sportive, campionati mondiali e competizioni internazionali che costituiscono una componente di importanza strategica per la promozione turistica del territorio e il rafforzamento della capacità attrattiva della regione. Per la loro copertura la Regione ha stanziato 310 mila euro, fondi che andranno a movimentare altri investimenti innescando un processo virtuoso a favore del territorio.  Tra gli eventi candidati al contributo regionale di rilevante valore sportivo e che rappresentano un volano per l’immagine delle Marche grazie al forte impatto sui media, la 34ma edizione dei Campionati del mondo di ginnastica ritmica che si terrà a Pesaro con la partecipazione di 54 nazioni e valgono come qualifica  alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e la 40ma edizione del Giro d’Italia under 23, corsa di ciclismo in sette tappe di cui tre sul territorio marchigiano.

Il contributo di 170.000 euro è rivolto a promuovere e favorire lo sviluppo delle attività sportive delle persone diversamente abili, per dare pari diritto alla pratica sportiva in relazione alla logistica, alle attrezzature e agli ausili necessari. Specifico l’intervento rivolto ai Comuni che rientrano nel cratere del terremoto che promuovono la pratica sportiva e l’attività fisico motoria. Vengono assegnati 80.000 euro ai progetti presentati dai Comuni finalizzati alla promozione dello sport come valore aggregativo, sociale, educativo e formativo rivolto a tutte le fasce di popolazione, per favorire la ripresa delle attività e il ritorno alla normalità nelle aree colpite dal sisma, in collaborazione con le associazioni sportive.

Inoltre sono previsti contributi per la promozione e lo svolgimento dell’attività sportiva giovanile a società e associazioni sportive dilettantistiche a favore dei giovani atleti, di età compresa tra gli 8 ed i 18 anni, che svolgono attività di accertato livello tecnico per la valorizzazione del loro impegno e dedizione. Altri importanti interventi del programma riguardano l’avviamento alla pratica sportiva nelle scuole, l’attività di promozione sportiva nei penitenziari, incentivi al merito sportivo dei giovani talenti, le manifestazioni e competizioni sportive di livello regionale, nazionale e internazionale, il sostegno alla scuola regionale dello sport del Coni e l’operatività dell’Osservatorio dello sport delle Marche.

 

 

 

AD ANCONA IMPORTANTE SEMINARIO SUL CONTRASTO AL RISCHIO IDROGEOLOGICO

?Ventiquattro milioni di euro già investiti in 36 interventi di contrasto al dissesto idrogeologico nelle Marche. Sono alcuni dei dati che testimoniano l’attività di #ItaliaSicura nella nostra regione, emersi durante l’incontro che ha preso avvio questa mattina presso Confindustria Ancona, dove si svolge una delle tappe dell’ampio programma di seminari sull’assetto idrogeologico, che si snoda in 21 appuntamenti in tutta Italia. L’evento è organizzato dalla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, #ItaliaSicura, con il Ministero dell’Ambiente, le Regioni e con la partecipazione del Consiglio nazionale dei Geologi, Rete Professioni Tecniche e Consiglio nazionale degli Ingegneri. Il seminario ha preso avvio con gli interventi del presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) sezione Marche, Costanzo Perlini, dell’assessore alla Difesa del suolo della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, del coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi, Italia Sicura, Erasmo D’Angelis, del presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi e dei rappresentanti delle Reti delle Professioni tecniche, Armando Zambrano e Francesco Peduto. Presenti all’evento, che ha registrato forte affluenza di pubblico, diversi rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria e università. “Il tema oggi al centro dell’incontro – ha detto Perlini – è di grande attualità per il mondo delle costruzioni, mettere in sicurezza il territorio è strategico, tanto più nelle Marche dove tutti i 229 comuni sono a rischio idrogeologico. Per questo l’opera di ItaliaSicura è di notevole rilevanza”. “La nostra è una regione fragile – ha detto Sciapichetti – per questo il dissesto del territorio è per il governo regionale la priorità centrale. Su questa fragilità si è poi abbattuto il più grande evento distruttivo, dopo la seconda guerra mondiale che abbia mai colpito la nostra terra, che determina ancora oggi circa 30mila sfollati. Il terremoto non si può prevedere, il resto sì. Per questo l’opera pubblica più importante è quella della prevenzione e manutenzione del territorio. Quando siamo arrivati abbiamo trovato stanziati nel bilancio regionale su questo fronte 500mila euro. Il primo problema era all’ultimo posto. Stiamo lavorando per capovolgere la tendenza. Ma oggi il problema più grave non sono le risorse, bensì le procedure, da snellire, velocizzare, rendere certe, per accelerare la spesa. Su questo versante il ruolo di ItaliaSicura è determinante, così come lo è il lavoro di squadra, tra istituzioni, professionisti e imprese”. “Grazie a ItaliaSicura – ha detto Mangialardi – per la prima volta in questo paese si è invertito l’approccio: si è passati dalla gestione dell’emergenza all’investimento in prevenzione. Tuttavia è importante semplificare, dare certezza ai percorsi. Penso al caso di Senigallia. Nei giorni scorsi sono arrivati circa 20 milioni di euro a fronte dell’alluvione di tre anni fa che ha colpito e danneggiato circa 15mila persone oltre a numerose imprese. Dopo solo tre anni abbiamo avuto i contributi e ringraziamo il governo che ha mantenuto le promesse, ma è una soddisfazione amara, perché quei 20 milioni investiti in prevenzione al momento giusto, nel passato, avrebbero risparmiato tanta sofferenza e disagi”. “ItaliaSicura – ha detto D’angelis – opera da tre anni, è una struttura di lungo periodo istituita dal precedente governo ma che va al di là della durata dei singoli esecutivi. Abbiamo risorse importanti, come gli 11,5 miliardi che finanziano con bonus fiscali dell’85 per cento interventi antisismici nei condomini. Sul dissesto idrogeologico abbiamo già recuperato 2,3 miliardi di somme non spese dal 2000 al 2014. Nelle Marche ciò ha significato 36 interventi già avviati per una spesa di 24 milioni di euro. Per i prossimi 10-15 anni abbiamo 29 miliardi di euro per 11.500 interventi nel Paese, 379 per le Marche, dove finanzieremo 227 interventi. Occorre incentivare la progettazione, perché il 90 per cento degli interventi non ha progetto. Purtroppo c’era una regola che permette ai comuni di finanziare la progettazione se l’intervento è finanziato, ma se i finanziamenti arrivano solo se c’è il progetto, si capisce che si entra in un circolo vizioso. Per questo abbiamo anche stanziato un fondo di 100 milioni di euro per spesare la progettazione. Nel complesso si tratta di un intervento importante di lungo periodo, una svolta culturale che porta sicurezza e occupazione”. L’obiettivo della serie di incontri in cui si inserisce quello di oggi è coinvolgere i professionisti e i tecnici della pubblica amministrazione per un approfondimento e un confronto sulle “Linee Guida per le attività di programmazione e progettazione degli interventi per il contrasto del rischio idrogeologico”.

 

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