Oltre 5500 presenze per Rinascimento Segreto

Oltre 5500 presenze per Rinascimento Segreto

 


La mostra continua il suo successo


Urbino, Fano, Pesaro

Tanti visitatori hanno approfittato del biglietto unico per un tour culturale e artistico nelle tre sedi di Urbino, Pesaro e Fano. Esposte circa ottanta opere, tra dipinti, sculture e oggetti di proprietà di fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati. Il curatore Vittorio Sgarbi: “Questo Rinascimento segreto, nel suo percorso d’insieme, diventa per il visitatore un Rinascimento rivelato”.

 


La grande mostra Rinascimento Segreto, a cura di Vittorio Sgarbi, conferma il suo successo
in ascesa. Dal 13 aprile, giorno dell’inaugurazione, sono state oltre 5.500 le presenze nelle città di Urbino, Pesaro e Fano. Tanti visitatori hanno approfittato del biglietto unico anche in questi giorni di festività, per un tour culturale e artistico nelle tre sedi: Palazzo Ducale, Sale del Castellare, a Urbino; Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, Sala Morganti, a Fano; Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro. La mostra è promossa da Comune di Urbino, Comune di Pesaro e Comune di Fano, con il patrocinio e contributo della Regione Marche, dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’Anci Marche. La produzione è affidata a Sistema Museo (partner Marche multiservizi).
In tanti hanno scelto di ammirare le oltre ottanta opere esposte, tra dipinti e sculture, disegni e oggetti d’arte dall’inizio del Quattrocento alla metà del Cinquecento, di proprietà di fondazioni bancarie, istituzioni e collezionisti privati. Un patrimonio artistico quasi sconosciuto, perché non esposto nei musei pubblici, ma capace di creare un dialogo con le opere rinascimentali presenti sul territorio.

Il curatore Vittorio Sgarbi: «Non c’è, probabilmente, nella storia umana e nella sua espressione attraverso l’arte, momento più alto e fervido d’invenzioni di quello che va dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, da Piero della Francesca a Pontormo. Questo Rinascimento segreto, nel suo percorso d’insieme, diventa per il visitatore un Rinascimento rivelato. Accanto a Raffaello e Perugino, si possono ammirare tanti artisti che ancora si muovono nell’anonimato. Tutte le scuole del Rinascimento italiano sono raccolte nella mostra di Urbino, il settore veneziano è ospitato a Pesaro, connesso alla grande Pala del Bellini. Nella sezione di Fano si mostrano le sculture».

Ad ospitare Rinascimento Segreto ad Urbino sono le Sale del Castellare del Palazzo Ducale, uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano progettato dal duca Federico da Montefeltro. Nella sede urbinate sono raccolte 40 opere, tra dipinti e disegni, realizzate da artisti rappresentativi delle principali scuole pittoriche italiane: da quella toscana a quella ferrarese, da quella emiliana e romagnola a quella centroitaliana (tra cui Raffaello, Perugino e Cola dell’Amatrice).
Ai Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro la collezione ruota attorno a uno dei maggiori capolavori del Rinascimento italiano: la Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, punto di partenza della mostra. La raccolta permanente è arricchita da significativi dipinti realizzati da artisti meno celebri ma altrettanto degni di nota.
Per la sede di Fano, in riferimento alla tradizione romana della città, sono state selezionate un nucleo di sculture realizzate da Desiderio da Settignano, Antonio Rossellino, Agostino di Duccio, Agostino de Fondulis, Giovan Francesco Rustici, Severo da Ravenna e Domenico Rosselli. Completano il percorso una Croce processionale della Scuola di Donatello e numerosi oggetti (bronzetti, maioliche e una pisside veneziana del 1529).

La mostra è visitabile fino al 3 settembre. Per informazioni su orari, biglietti e visite guidate: www.rinascimentosegreto.it

 

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