Caravaggio fra il classicismo e la modernità: il cinema nasce nel Seicento

Caravaggio fra il classicismo e la modernità: il cinema nasce nel Seicento

 

Candelara – La Pro Loco di Candelara ha il piacere di invitare la cittadinanza e gli appassionati d’arte alla conferenza del giornalista Paolo Montanari dal titolo “Caravaggio fra il classicismo e la modernità: il cinema nasce nel Seicento” che si terrà mercoledì 28 giugno 2017, alle ore 21.15, presso il giardino dell’ex-chiesa di San Francesco nel borgo di Candelara. In caso di maltempo la conferenza si terrà presso la Sala del Capitano. Con il presente incontro si conclude la mostra “Expo Candelara”.

 

Il relatore Paolo Montanari racconta Caravaggio, pittore tra il classicismo e la modernità, primo esempio di regia nel cinema. Il tema è sempre molto affascinante non solo per la descrizione di un personaggio irrequieto e popolare ma, soprattutto, per la grandezza della sua opera, che attraversa tre stagioni: il periodo giovanile con le nature morte, il periodo romano con le opere della maturità ed infine il periodo napoletano e maltese, dove il Caravaggio arriva ad una forte sorte drammaturgica.

La riscoperta, nella metà del ventesimo secolo, di Michelangelo Merisi da Caravaggio è stata accolta come una rivelazione nel campo dell’arte moderna. Dobbiamo a Roberto Longhi questa riscoperta, anche se in realtà, come ha affermato Vittorio Sgarbi, Caravaggio è il pittore più contemporaneo della storia dell’arte, a differenza dell’altro illustre Michelangelo, Buonarroti, artista immerso nella sua epoca, di transizione soprattutto religiosa con l’avvento della Controriforma. La conferenza di Montanari si prefigge, con tutta modestia, di entrare da una porticina stretta nel mondo immenso e turbolento di un genio dell’arte. Caravaggio interpreta la pittura con la consapevolezza di un visionario e con la sua interpretazione della tecnica del chiaroscuro e dei suoi giochi di luce. Caravaggio ha anticipato l’uso della luce usata oggi per gli effetti speciali nelle produzioni fotografiche e cinematografiche. I due elementi caravaggeschi, ripresi da artisti contemporanei ma già studiati da pittori come Velasquez e Rubens, sono la luce ed il buio. Un noto regista della cosiddetta modernità ha dedicato a Caravaggio un’opera cinematografica, ma vi sono anche riferimenti teatrali e meta teatrali che presentano il chiaroscuro del Merisi: la cosiddetta tecnica degli opposti. La serata sarà arricchita con contributi multimediali d’archivio, con interventi di Federico Zeri e Claudio Strinati.

 

“CandelarArte Festival” ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Pesaro, del Consiglio di “Quartiere n. 3 delle colline e dei castelli”.

 

 

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