dalla Regione Marche

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2017-08-03

 

VISITA PRESIDENTE MATTARELLA A PESCARA DEL TRONTO 

RIMOZIONE MACERIE: LIBERE LE STRADE NELLA MAGGIOR PARTE DEI COMUNI

 

Risultano a oggi totalmente libere le strade su 44 dei 52 Comuni del cratere che hanno dichiarato la presenza di macerie sul proprio territorio a seguito del sisma e si va normalizzando anche la situazione relativa alla emissione di ordinanze da parte dei sindaci per attuare le demolizioni di sicurezza e consentire così l’agibilità di tutte le vie di comunicazione.

Nei restanti 9 Comuni la situazione a oggi è la seguente: a Camerino restano 250 tonnellate in vicoli secondari; a Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Ussita, Visso, Acquasanta Terme, Montegallo e Amandola è stata liberata la viabilità principale e restano da liberare alcuni tratti di viabilità secondaria; caso a parte è costituito da Arquata del Tronto, dove nelle situazioni più estreme come Pescara, Tufo e Capodacqua ci sono ancora macerie miste su area pubblica e su area privata e questo le rende ancora impraticabili nel loro complesso.

Per quanto riguarda la situazione generale dei lavori di rimozione, a oggi risultano 110.651,36 tonnellate rimosse, con un ritmo giornaliero di circa 2.000 tonnellate, destinato a incrementarsi, poiché sono in allestimento altri due siti di raccolta, che si aggiungono ai tre già operanti

In base ai piani presentati dai Comuni con le stime dei quantitativi da rimuovere, i Comuni con più macerie sono: Arquata del Tronto (rimosse 53.000), Castelsantangelo sul Nera (rimosse 2.600 tonnellate e lavorate con il Mibact le macerie aventi valore storico architettonico, per le quali la stima è fatta in ore di lavoro e mezzi e non in termini di quantità), Ussita (rimosse 2.370 tonnellate).

Nei lavori di rimozione è stata data priorità a Visso, San Ginesio e San Severino Marche, per liberare la viabilità generale e rimuovere le macerie degli edifici scolastici. A Visso sono state rimosse 11.764 tonnellate, a San Severino Marche 10.212 tonnellate e a San Ginesio 8.778.

“Stiamo ultimando le operazioni per la rimozione e lavorazione delle macerie pubbliche” afferma il presidente Luca Ceriscioli. “Gran parte del materiale su strade e piazze è stato rimosso. Questo era l’obiettivo principale. La parte relativa alle macerie private verrà poi lavorata con la ricostruzione anche delle singole abitazioni, anche perché per rimuovere le macerie private occorre di volta in volta avere le singole autorizzazioni dei cittadini. Stiamo lavorando con le amministrazioni locali. I Comuni infatti sono chiamati a fare le ordinanze di demolizione degli edifici pericolanti che costituiscono rischio alla pubblica incolumità, le messe in sicurezza degli edifici pericolanti non da demolire e anche gli avvisi propedeutici alla rimozione delle macerie che insistono sulle aree private “.

CERISCIOLI: “TESTIMONIANZA CONCRETA DELLA VICINANZA DELLO STATO”

Ad Arquata del Tronto rimosse 53mila tonnellate di macerie

 

“Il desiderio del presidente Mattarella era quello di incontrare  le persone che sono tornate nelle casette a Pescara del Tronto. La sua presenza e sempre molto importante per noi. Un impegno che ha preso e mantenuto più volte, quello di tornare nei luoghi del sisma.  Un modo per confermare ogni volta l’impegno costante dello Stato e la vicinanza nei confronti della popolazione, una vicinanza non solo formale e simbolica ma sostanziale. Basti pensare che in un anno sulle Marche sono stati effettuati un miliardo di euro di investimenti per le imprese e le costruzioni, senza contare la gestione della emergenza. E’ chiaro che qui i problemi sono enormi e la presenza dello Stato è essenziale per poter affrontare una situazione così difficile. Solo ad Arquata del Tronto sono state rimosse 53mila tonnellate di macerie. Presto comunque consegneremo un altro blocco di casette per Arquata”. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, questa mattina durante la visita del presidente della Repubblica Mattarella a Borgo di Arquata e a Pescara del Tronto dove si e fermato a salutare le famiglie (in totale 60 persone) che sono tornate a vivere nelle prime 26 casette consegnate a luglio assicurando loro la “vicinanza dello Stato e il massimo impegno per la ricostruzione”. Il presidente Mattarella nel corso della sua visita ha fatto anche una breve sosta di raccoglimento ai giardini comunali di Pescara del Tronto dove un Corazziere ha deposto un cuscino di fiori. Altra sosta nella piccola chiesa costruita vicino alle casette che custodisce al suo interno un antico crocefisso recuperato tra le macerie dai Vigili del Fuoco.

 

Ricostruzione, Cabina di regia approva il primo stralcio del piano delle opere pubbliche

Ceriscioli: “Passi avanti anche per quello relativo ai beni culturali”

Cento interventi per un importo complessivo di 127 milioni e 942 mila euro per le zone colpite dal sisma. È quanto prevede il primo stralcio del Piano delle opere pubbliche, approvato oggi – a Roma – dalla Cabina di regia, a favore dei territori delle province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Ancona. Il piano comprende le opere segnalate, come prioritarie, dai sindaci e le otto sanitarie concordate, nei giorni scorsi, con i primi cittadini. Complessivamente sono 80 gli interventi che ricadono nelle zone del cratere e 20 quelle fuori cratere. Le prime richiedono un investimento di 110 milioni di euro, le seconde di 17 milioni. Nella provincia di Ancona sono previsti 3 interventi (tutti nel cratere), ad Ascoli Piceno 19, a Fermo 25 e a Macerata 53. Fino a oggi la Regione Marche ha dato il via libera a quattro piani delle opere pubbliche (di cui due riguardano le scuole, di circa 187 milioni), per un totale di 332 milioni di euro. “Prosegue l’iter per la ricostruzione pubblica – ha dichiarato il presidente Luca Ceriscioli – Nella Cabina di regia di oggi sono stati fatti passi avanti anche per il piano dei beni culturali redatto dal Ministero che sarà il prossimo a essere approvato. Un elenco di opere per circa 150 milioni complessivamente destinate alle quattro regioni colpite dal sisma. “.

clicca la scheda allegata: PIANO OOPP CON ADDENDUM 02.08

 

Siccità, la vicepresidente Casini ringrazia il ministro Martina per la disponibilità ad attivare il Fondo di solidarietà nazionale: “Vicinanza e attenzione del Governo ai territori colpiti”

“Un gesto di solidarietà molto appezzato, un segno di vicinanza del Governo nazionale ai problemi del territorio, in particolare quello che ha dovuto affrontare anche l’emergenza sisma, oltre ai danni causati dalla siccità”. È quanto afferma la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura, apprendendo la disponibilità del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, “a rispondere con tempestività alle richieste delle Regioni, tra cui le Marche, con la delibera di venerdì scorso, per l’attivazione dello stato di calamità. L’utilizzo degli strumenti previsti dal Fondo di solidarietà aiuterà le aziende danneggiate ad affrontare un momenti di grande difficoltà che sta mettendo in ginocchio i principali settori produttivi agricoli regionali. Attendiamo con fiducia l’operatività di questi strumenti eccezionali che dovranno fronteggiare una situazione di crisi che non ha precedenti cosi allarmanti, almeno nell’ultimo decennio”.

Ricostruzione veloce, l’Assemblea legislativa ha approvato la normativa che semplifica la legge regionale.

Casini: “Procedure snelle scaturite dal confronto con il territorio”

“Normativa semplice e snella che agevolerà i lavori della ricostruzione, semplificando gli adempimenti urbanistici”. È quanto commenta la vice presidente Anna Casini, dopo l’approvazione della proposta di legge presentata dalla Giunta regionale. L’Assemblea legislativa ha licenziato il testo a maggioranza e senza voti contrari. “Un bel esempio di come le istituzioni regionali, nella diversità dei ruoli e di sensibilità dei consiglieri, riescano, in tempi brevi, a trovare una sintesi con provvedimenti che vanno a favore delle comunità locali”. Casini rimarca che “la legge è stata scritta dopo aver ascoltato le esigenze dei territori, dei sindaci, delle associazioni e dei cittadini. In poche settimane, quella che era una esigenza avvertita e largamente richiesta, è divenuta norma legislativa che velocizzerà gli interventi di ripristino sul territorio. La Regione ha compreso i problemi sollevati dalle amministrazioni locali che chiedevano procedimenti urbanistici più aderenti alle necessità e ai tempi, veloci, della ricostruzione. Il provvedimento valorizza il ruolo dei Comuni nella pianificazione urbanistica, senza compromettere la qualità degli interventi che andranno realizzati”.

 

 

OSPEDALI RIUNITI, PROSEGUE IL RILANCIO E IL POTENZIAMENTO

Presentati i dati di attività del 1° semestre e i due nuovi direttori

 

Sono dati con il segno più quelli dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona  presentati oggi nella sede di Torrette dal direttore generale Michele Caporossi e dal presidente della commissione Sanità, Fabrizio Volpini. L’esposizione è stata l’occasione per presentare i due nuovi Direttori Andrea Ranghino, Nefrologia, Dialisi e  Trapianto di Rene ed  Elisabetta Cerutti, Anestesia e Rianimazione dei trapianti e chirurgia maggiore. Un rilancio per gli Ospedali Riuniti di Ancona che segna un potenziamento generale della sanità regionale. Al centro degli obiettivi, il miglioramento della risposta assistenziale ai cittadini marchigiani e delle regioni limitrofe, in termini di accessibilità e pronta capacità di risposta, lotta ai lunghi tempi di attesa, qualità e appropriatezza. “L’obiettivo dell’amministrazione regionale di rilanciare l’azione dell’Ospedale di Torrette è stato centrato per quello che rappresenta per l’intera regione– ha detto Volpini – lo confermano i numeri positivi dell’attività nei vari settori insieme all’arrivo dei nuovi professionisti che sono un investimento per l’immediato e per il futuro. Vogliamo sviluppare ulteriormente la propensione di Torrette come ospedale centrale della Regione Marche e non solo. In un rapporto costante e solido con la restante rete ospedaliera regionale e anche con il territorio e con i medici di medicina generale”.

In presenza dei direttori delle strutture interessati ai Trapianti, del Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi e del vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Andrea Giovagnoni, il direttore Caporossi ha esposto i dati di attività del 1° semestre 2017. In risalto un ospedale vivo che incrementa e potenzia le attività, migliora l’appropriatezza assistenziale rafforzando il suo ruolo all’interno della comunità al servizio dei pazienti e delle loro famiglie. “La scelta strategica della Regione di rilanciare gli investimenti nel servizio sanitario comincia a riscontrare i primi chiari risultati – ha detto Caporossi – Dai dati emerge come gli obiettivi posti a inizio anno siano stati pienamente raggiunti”.

Cresce l’attività di ricovero appropriato con un valore della produzione di quasi il 10% in più rispetto ai cittadini marchigiani oltre alla crescita della mobilità attiva (cittadini residenti fuori regione +7,76%). Le attività chirurgiche fanno riscontrare un aumento generalizzato con punte comprese tra il 30% e il 60% (cardiochirurgia, chirurgia maxillo facciale, plastica e urologia). L’attività di diagnostica per immagini ha fatto riscontrare un aumento del 10,10%. Crescono di oltre il 6% gli accessi al pronto soccorso di Torrette e di oltre il 3% nel pronto soccorso pediatrico.  In questo contesto di crescita qualitativa e quantitativa, la nomina dei nuovi direttori di struttura complessa: provenienti dalle ‘Molinette’ di Torino favoriranno grazie alla loro esperienza il potenziamento del programma di trapianti di organo già di ottimo livello. Al tredicesimo anno di attività trapiantologica, infatti, le Marche sono tra i primi 15 centri italiani dando “prova di civiltà per donazioni”. La previsione del numero dei trapianti che verranno effettuati nel 2017 supera i 90 interventi tra fegato e reni, si tratta del dato più alto dall’apertura del Centro trapianti. “Il profilo dei due professionisti – ha concluso il direttore Caporossi – evidenzia il livello qualitativo e il potenziale espresso per una crescita ulteriore nelle discipline specifiche e la capacità, da sempre punto di forza degli Ospedali riuniti, di fare scuola e squadra”.

 

FONDI AI PARCHI – L’ASSESSORE ANGELO SCIAPICHETTI RISPONDE AL PRESIDENTE DEL PARCO DEL CONERO STACCHIOTTI

 

“Nel momento in cui l’attuale amministrazione si è insediata, gli stanziamenti previsti a bilancio per i Parchi erano pari a zero e negli ultimi due anni, nonostante le gravi difficoltà, la Giunta è riuscita a recuperare nuove risorse, garantendo nel 2015 1.343.000 euro e nel 2016 più di 2 milioni di euro, cifra che corrisponde a quella storica di finanziamento dei Parchi. La stessa intenzione vale anche per questo anno. Le accuse di scarsa sensibilità nei confronti dei Parchi non trovano perciò nessun tipo di giustificazione ed appaiono strumentali e finalizzate ad una sterile e vuota polemica.

Le risorse attualmente disponibili (1.351.000 euro) potranno essere rimpinguate tuttavia solo con l’assestamento di bilancio di fine anno, tenuto conto di tutti i vincoli di spesa che sono imposti ad un ente pubblico e che un amministratore accorto come Gilberto Stacchiotti, presidente del Parco del Conero, dovrebbe conoscere.

La Regione perciò farà la sua parte, ma è necessario che anche i Parchi facciano la loro, promuovendo l’aggregazione di alcune funzioni, incentivando la progettazione per attingere ai fondi europei, razionalizzando la propria gestione, come già richiesto ai presidenti dei Parchi dal sottoscritto sin dal suo insediamento nei vari confronti avuti fino ad oggi.

Per quanto riguarda il riparto della prima tranche di finanziamento già ammessa a bilancio per il 2017, esso potrà essere effettuato non appena tutti i Parchi avranno fornito la pianificazione delle spese previste per l’anno in corso. Al momento non tutti hanno inoltrato la documentazione richiesta, nonostante la premura di un nostro sollecito”.

 

Oltre 300 funzionari dei Comuni al corso per la ricostruzione organizzato da Anci Marche e Regione Marche

Oltre 300 funzionari dei comuni del cratere tra personale tecnico, amministrativo e contabile impegnato nella rendicontazione, hanno partecipato a Macerata, nei locali messi a disposizione dall’università, al corso organizzato da Anci Marche e Regione Marche. Divisi per competenze in tre aule, il corso è stato tenuto da funzionari della Regione Marche, del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e dello staff del Commissario Straordinario Vasco Errani. Il significato dell’iniziativa è stato presentato dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi e dall’assessore alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti.
“Si è iniziato un cammino formativo congiunto tra Anci Marche e Regione Marche in considerazione della chiarezza del quadro normativo che tiene conto dei Decreti Leggi, delle ordinanze e delle leggi regionali. Prevederli quando gli strumenti normativi non erano approvati non avrebbe avuto senso” ha detto il presidente Mangialardi. “D’intesa con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Boschi e con il Commissario Errani – ha aggiunto – si è lavorato per organizzare questi corsi che consentono, specialmente a coloro che sono stati assunti proprio per rafforzare la capacità di risposta dei Comuni, di essere adeguatamente formati”. “La straordinaria partecipazione voluta dai sindaci, anche oltre le attese – ha concluso Mangialardi – rimarca la volontà da parte di tutti i livelli istituzionali di essere a disposizione della comunità per accelerare la ricostruzione”. “Si tratta – ha aggiunto l’assessore Sciapichetti – del primo di una serie di incontri che riguardano l’applicazione concreta delle norme nell’interesse della ricostruzione e delle comunità. Ne seguiranno altri a conferma della sinergia forte tra Regione Marche ed Anci Marche che si sta concretizzando anche attraverso riunioni periodiche convocate per fare il punto sulla situazione”. All’organizzazione dell’evento hanno lavorato congiuntamente il segretario generale della Regione Marche, Deborah Giraldi, il direttore di Anci Marche, Marcello Bedeschi e il Responsabile Area Sicurezza e Protezione Civile di Anci Marche, Roberto Oreficini.

 

un momento del corso

 

 

 

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