Il turismo sostenibile come ipotesi di rilancio del territorio

Il turismo sostenibile come ipotesi di rilancio del territorio

 

Se ne parlerà giovedì in un incontro a Pieve Torina

Organizzato dal gruppo senatori del Pd, il convegno vedrà l’intervento di Maria Laura Talamè, funzionario del Parco e responsabile del progetto Carta Europea Turismo Sostenibile, e la partecipazione del Presidente dell’Ente Parco Oliviero Olivieri

Visso, 26.09.2017 – Continuano gli impegni del Parco in iniziative che hanno come obiettivo la valorizzazione ed il rilancio del territorio dei Monti Sibillini dopo il terremoto, soprattutto dal punto di vista turistico. Tra gli eventi in programma, quello dal titolo “Costruiamo il futuro: il Marchio del Parco dei Sibillini e la Carta Europea del turismo sostenibile”, che si terrà giovedì 28 settembre alle ore 17 al centro sportivo di Pieve Torina (MC).

Organizzato dal gruppo senatori del Partito Democratico, con il coordinamento del senatore Mario Morgoni facente parte della Commissione Ambiente Senato, l’incontro prevede la partecipazione della Sottosegretaria al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, dei senatori Massimo Caleo e Leana Pignedoli, del presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, e del presidente dell’Ente Parco, Oliviero Olivieri.

Gli interventi tecnici sono invece affidati a Maria Laura Talamè, funzionario del Parco e responsabile del progetto Carta Europea Turismo Sostenibile, e a Stefano Landi, docente presso la LUISS per il Master sul Turismo, una delle voci più qualificate nel panorama nazionale in materia.

Dunque il tema del turismo sostenibile come ipotesi di rilancio del territorio, ossia la valorizzazione del circuito ambiente/turismo come chiave per ricostruire quella linea di crescita che, sino al terremoto dello scorso anno, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini stava conoscendo con un numero di presenze significativo soprattutto per quel che riguarda le provenienze dall’estero.

“Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sul Parco” sottolinea Olivieri, “e, soprattutto, dobbiamo insistere sulla consapevolezza del valore del Parco che, a volte, sembra sfuggire anche ad alcuni addetti ai lavori. Invece i numeri stanno lì a dimostrarlo: se non fosse stato per il terremoto avremmo sicuramente conosciuto un’annata senza precedenti in termini di presenze turistiche. E se a ciò sommiamo uno stato di salute, dal punto di vista della flora e della fauna, tutto sommato soddisfacente in termini di biodiversità, e la possibilità comunque di recuperare in tempi brevi buona parte della sentieristica per le escursioni, il Parco ha tutte le caratteristiche per proporsi come volano per lo sviluppo del territorio in un’ottica di sostenibilità.”

 

 

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