dalla Regione Marche

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2017-10-30

Iti di Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Fano: firmata la convenzione che avvia la realizzazione degli investimenti territoriali. Ceriscioli consegna assegni ai sindaci: “Parte una sfida da vincere che lega le idee alle risorse”

Il presidente della Giunta regionale ha consegnato ai sindaci di Ancona, Ascoli Piceno, Fano e Pesaro un assegno per un totale di 19 milioni di euro complessivi. Nella mattinata di oggi è stata firmata, in Regione, la convenzione che avvia la realizzazione degli Investimenti territoriali integrati ( Iti) di Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro e Fano. I piani prevedono, complessivamente, interventi di riqualificazione urbana superiori a 31 milioni di euro, sostenuti da più di 19 milioni di fondi europei (Fesr, sviluppo regionale e Fse, lavoro). Con la firma odierna decorrono i 36 mesi entro i quali gli investimenti dovranno concludersi. Gli altri due Iti in graduatoria, quelli di Macerate e Fermo, verranno successivamente finanziati con le risorse addizionali del Fesr riconosciute alle Marche per le aree colpite dal sisma. “Oggi è una bellissima giornata per le Marche, ma parte anche una grande sfida da vincere – ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – Consegno simbolicamente questi assegni e speriamo che presto diventino tante belle opere che i nostri cittadini marchigiani potranno vedere con i loro occhi. Finanziamo idee che guardano alle aree urbane, mettendo a rete le bellezze, le caratteristiche del territorio con le risorse che sempre mancano per compiere il salto di qualità. Gli investimenti, il lavoro, la crescita vengono posti a servizio della riqualificazione dei nostri capoluoghi, in modo da valorizzare il nostro patrimonio che ha necessità di esser proposto in un modo migliore”. È la prima volta, ha sottolineato l’assessora alla Politiche comunitarie Manuela Bora che “nella politica di coesione marchigiana vengono finanziati strumenti a sostegno dello sviluppo urbano. Il ritorno per le nostre città sarà davvero eloquente”. L’obiettivo della Regione, ha evidenziato l’assessore alla Formazione Loretta Bravi, “è quello di concentrare i fondi sulla stessa progettualità. Non vengono distribuiti a pioggia, ma sui fabbisogni che emergono dal territorio”. Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ha espresso “grande soddisfazione per aver vinto il bando: l’orgoglio e la soddisfazione che fanno diventare fatti concreti le belle idee progettuali. Il mare è per Ancona è quello che è stata la Fiat per Torino. Attorno al rapporto con il mare abbiamo costruito la progettualità di medio termine: non solo belle idee, ma belle idee con le gambe perché si concretizzeranno già nei prossimi mesi”. Il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, riferendosi all’Iti della propria città, ha parlato di “un progetto che viene da lontano, che ora finalmente si concretizza. Ascoli è una città bellissima che ha però bisogno di connessioni. È un intervento che si collega con altri, come quello della rigenerazione urbana, finanziato dal Governo e con la strategia ben delineata dal nostro Piano regolatore”. Il sindaco di Fano, Massimo Seri, ha definito l’Iti “uno strumento straordinario che stimola una progettazione integrata. Dobbiamo cercare di allargare i nostri confini nella progettualità. Nello specifico, valorizziamo una struttura nel centro della città per creare uno spazio innovativo che pensa alla musica e al carnevale”. L’assessore di Pesaro Antonello Delle Noci ha ribadito che “è la prima volta che Pesaro e Fano si mettono insieme, soprattutto sui fondi europei e conseguendo un risultato eccezionale. Pesaro investirà sulla musica; stiamo lavorando sull’università della musica, in collegamento con il carnevale di Fano e sulle infrastrutture. Vogliamo concretizzare una visione sempre più di territorio e per tutti i 54 comuni che hanno trovato, nella convenzione con il nostro Comune, la strategia giusta per guardare a un territorio più ampio”. La convenzione sottoscritta delega alcune funzioni proprie dell’Autorità di gestione (Regione) alle Autorità urbane (Comuni) responsabili dell’attuazione delle strategie di sviluppo. Queste ultime assumono le vesti di Organismo intermedio nell’attuazione delle politiche integrate per la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale. In questa maniera i fondi europei 2014-2020 a sostegno dei centri urbani prendono concretamente forma con l’avvio delle progettazioni previste. L’intervento proposto dal Comune di Ancona (Waterfront 3.0) prevede la valorizzazione del “fronte mare” cittadino con 20 diverse tipologie di realizzazioni. Su un costo complessivo di 7,78 milioni di euro, la Regione riconosce 6,2 milioni (79% della spesa prevista). Il progetto di Ascoli Piceno (From past to smart) sostiene le imprese creative, culturali e turistiche, promuovendo nuovi prodotti e servizi, per collegare la storia al futuro della città. L’investimento complessivo richiede 14,1 milioni di euro (16 realizzazioni), a fronte dei quali la Regione assegna 6.748 milioni (47,7% della spesa). Il progetto integrato di Pesaro e Fano prevede interventi di riqualificazione delle aree strategiche, di rafforzamento del tessuto imprenditoriale, di promozione dell’inserimento lavorativo. Le due città vengono interpretate come un unico grande polo attrattivo e creativo. Si compone di 30 azioni che necessitano di un investimento complessivo di 9,2 milioni di euro, cofinanziati dalla Regione con 6.393 milioni (62,2%).

 

clicca l’allegato: ITI_sintesiInterventi.pdf

 

Ascoli Piceno, la vicepresidente Casini al congegno dei geologi sul sisma: “Unire gli sforzi per ridare vita e anima ai territori devastati”

“La ricostruzione è molto impegnativa per la vastità dei danni arrecati, l’estensione territoriale coinvolta, le tipologie urbanistiche interessate. Abbiamo il compito e  la necessità di unire i nostri sforzi, mondo scientifico, tecnico e politico, per riportare la vita in questi luoghi senza alterare l’anima delle comunità devastate dal sisma”. Lo ha affermato la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, nei saluti rivolti ai partecipanti del convegno “30 ottobre 2016, magnitudo 6.5: il punto dei geologi a un anno dal sisma”. Presenti, tra gli altri, i presidenti del Consiglio nazionale dei geologi, Francesco Peduto, dell’Ordine geologi delle Marche Piero Farabollini ed esperti. L’incontro è stato anche l’occasione per un confronto con sindaci, amministratori e geologi delle altre regioni terremotate, focalizzando l’attenzione sugli interventi necessari per tornare alla normalità. Una questione sollevata è quella della micronizzazione del territorio, che vede già le Marche collocarsi in una posizione all’avanguardia nel panorama nazionale. L’area colpita dal terremoto ha una connotazione geomorfologica fragile, è stato sottolineato, con conseguenti difficoltà nella fase di ricostruzione anche per la vastità del cratere interessato. “Il patrimonio edilizio coinvolto è peculiare, tipico dell’area appenninica, realizzato nel corso dei secoli, con un’identità che va preservata e valorizzata, per cui è necessaria una riflessione attenta sulla tipologia degli interventi da approntare. Un piano complesso che richiede la collaborazione e le competenze di tutti gli ordini professionali”, ha evidenziato la vicepresidente.

 

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