dalla Regione Marche

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2017-12-15

18-20 DICEMBRE: ORIENTAMARCHE AL PALAINDOOR DI ANCONA

Dal 18 al 20 dicembre prossimi 700 ragazzi al giorno per tre giorni “abiteranno” il Palaindoor di Ancona per un percorso di orientamento al mondo della scuola e del lavoro. Il progetto denominato Orienta-Marche è stato ideato e fortemente voluto dall’assessorato all’Istruzione e alla Formazione nell’ambito del POR FSE 2014-2020 ed è rivolto agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado e delle classi quinte della scuola secondaria di II grado.

In base al programma, il percorso di orientamento si svolgerà in tre giornate, dalle 10 alle 16.30 (18-19 dicembre per le scuole secondarie di II grado e nella giornata del 20 dicembre per la secondaria di I grado) ed ogni Provincia sarà rappresentata nei diversi indirizzi scolastici. Si parlerà di orientamento, alternanza scuola lavoro, sistema Duale, università e alta formazione, scuola e mercato del lavoro.

Verrà presentata una mostra itinerante dedicata a Don Milani per far conoscere ai più giovani l’esperienza didattica, inclusiva e sempre attuale, della scuola di Barbiana.

“Dopo l’esperienza del JoB Orienta a Verona e della recente Fiera Didacta a Firenze dove abbiamo mostrato i percorsi formativi e di istruzione della nostra Regione, –spiega l’assessore all’Istruzione e alla Formazione Loretta Bravi –  riteniamo valido avviare una nostra iniziativa nell’ottica di un orientamento allo studio e al lavoro capace di accogliere in primo luogo il complesso momento della scelta di fronte al quale i ragazzi si trovano a decidere e al contempo i criteri che possono rafforzare le motivazioni e gli interessi personali. Un momento dunque, che non si riduca ad atto di puro marketing e pubblicità, ma sia capace di andare oltre l’informazione offrendo testimonianze ed esperienze formative giovanili già in atto nel nostro territorio. La partecipazione sarà calibrata distribuendo equamente gli studenti tra le scuole della costa e dell’entroterra al fine di garantire una offerta formativa congrua a tutti i ragazzi”.

Durante le tre giornate sarà illustrata l’offerta formativa marchigiana, con spazi per le scuole, le aziende, le associazioni di categoria, gli AFAM, i Centri per l’impiego, i Maestri del Lavoro, le Università,  gli ITS e IFTS. I ragazzi  potranno interagire in laboratori appositamente predisposti in cui verranno effettuate simulazioni e presentati tutti i percorsi inerenti l’alternanza scuola – lavoro; incontreranno testimonial significativi e avranno modo di conoscere i principali stakeholders della realtà marchigiana.

PROGRAMMA:

 

ANCONA PALAINDOOR : 18-19 dicembre 2017 Scuola Secondaria di II grado

            

Ore 10,00 accoglienza ragazzi

Ore 10.30 – 11,30  (Auditorium)

“Motivarsi ad una scelta consapevole” a cura dell’Assessore Bravi

“Formarsi in Europa” a cura dei consulenti Eures dei CPI delle Marche

Ore 11,30 – 13,00   (Auditorium)

(18 dicembre) Laboratorio “Esplorare le professioni” a cura di Centro Studi Pluriversum

(19 dicembre) “Allenarsi per il futuro” a cura di Bosch&Ranstad

Ore 13,00 – 14,30   Pausa pranzo e visita agli stand informativi         

Ore 14.30 – 16,30   (Auditorium)

“Incontriamo” gli interlocutori marchigiani – Tavola Rotonda con Università, Aziende, AFAM, ISIA, ITS, Associazioni di Categoria

 

ANCONA PALAINDOOR: 20 dicembre 2017 Scuola Secondaria di I grado

 

Ore 10,00 accoglienza ragazzi

Ore 10.30 – 12,30  (Auditorium)

“Scegliere il domani ….. che sfida” a cura del prof. Daniele Celli

Laboratorio “Esplorare le professioni” a cura di Centro Studi Pluriversum

Ore 12,30 – 14,00  Pausa pranzo e visita agli stand informativi

Ore 14,30 – 16,30 (Auditorium)

“Mi motivo perché” a cura degli Enti Attuatori IeFP

Laboratori di educazione alla scelta e presentazione percorsi IeFP.

CONSEGNATE 22 NUOVE SAE A FIASTRA

Ventidue Sae sono state consegnate questa mattina a Fiastra, in località Cerrete, ai cittadini aventi diritto. Alla consegna formale delle chiavi erano presenti, tra gli altri, l’assessore alla Protezione civile, Angelo Sciapichetti e il sindaco Claudio Castelletti. “Andiamo avanti e consegniamo il maggior numero possibile di casette – commenta Sciapichetti – le assegnazioni ora stanno procedendo, a Fiastra come negli altri comuni del cratere. Alcune, su centinaia e centinaia consegnate, hanno evidenziato difetti e chi dovrà farlo interverrà tempestivamente, ma le persone aspettano soluzioni non polemiche strumentali, come quelle che si stanno facendo in questi ultimi giorni. Qualsiasi prodotto fabbricato su vasta scala può presentare difetti, l’importante è che ci sia monitoraggio e pronto intervento da parte di chi è tenuto a farlo, che non è la Regione Marche. La quale, è bene ripeterlo, non ha scelto né i fornitori delle casette né chi le monta. Noi, per quello che ci compete, stiamo accelerando al massimo per dare risposte ai cittadini”.

Presentata al Ministero “Advantage” l’azione congiunta europea per la prevenzione della fragilità delle persone anziane

Invecchiare in salute e con una buona qualità della vita è il tema dell’evento ‘Advantage’ presentato questa mattina a Roma dalla Regione Marche in presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il progetto vede uniti 22 Paesi dell’Unione Europea e coinvolge 40 enti, tra agenzie sanitarie, istituti di ricerca dedicati all’anziano, Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani INRCA, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Le Marche sono capofila delle cinque Regioni, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Campania, scelte per l’ esperienza in ambito di progettazione europea e polo di eccellenza per tematiche legate alla prevenzione della fragilità e delle malattie croniche nell’anziano.

Nel 2016 le Marche si sono affermate la prima regione in Italia per qualità dei servizi ed efficienza del sistema sanitario regionale, appropriatezza ed efficienza ai fini della determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario.

“Questa iniziativa importante e significativa – ha detto il presidente Luca Ceriscioli intervenuto all’evento – ci vede capofila in una relazione a livello europeo a testimonianza del valore e della qualità della sanità marchigiana. Si lavora attorno al tema più delicato e sensibile di sanità che è il tema dell’anziano, della cronicità e fragilità. Nella nostra regione un quarto dei cittadini ha più di 65 anni e di questi un terzo è ultraottantenne, quasi un marchigiano su dieci è un ‘grande anziano’. Gestire e governare in termini di qualità e appropriatezza quello che riguarda la fragilità dell’anziano significa lavorare al centro del sistema sanitario. Poterlo fare confrontandosi con iniziative che gli altri paesi europei portano avanti in termini di buone pratiche è il modo migliore per raccontare quello che facciamo e raccogliere le esperienze di rilievo. L’obiettivo è dare assistenza di alta qualità facendo in modo che le famiglie non vengano travolte dal peso della gestione di un anziano e di dare il massimo di autonomia all’anziano stesso. E’ una modalità operativa che può dare benefici a tutti. Ci crediamo molto, è l’investimento più importante che possiamo fare per evitare un aggravarsi di spese e per evitare all’anziano di dover subire la propria fragilità”.

Le azioni messe in campo con questa Joint Action rappresentano un’occasione importante che si inserisce nella strategia già applicata nelle Marche dove i servizi alla salute sono distribuiti in modo qualificato e diffuso sul territorio. “Le tendenze demografiche testimoniano un incremento delle disabilità e della dipendenza senili che avranno un impatto non solo sul benessere degli individui colpiti ma anche sulla sostenibilità dei sistemi sanitari. Pertanto – ha spiegato Lucia Di Furia dirigente del Servizio Sanità della Regione Marche – è necessario ridefinire i sistemi sanitari per affrontare al meglio le nuove sfide della sanità pubblica, con una particolare attenzione verso le esigenze delle persone anziane e l’adozione di approcci innovativi all’erogazione dei servizi. La traiettoria della disabilità può essere modificata, offrendo alle persone anziane la possibilità di vivere più a lungo e in buona salute, senza perdita delle funzionalità sviluppando una medicina proattiva”.

I primi risultati dell’azione congiunta presentati oggi completano i report preliminari riguardanti lo studio epidemiologico a livello individuale e di popolazione su alimentazione, attività fisica presentati al Gruppo di Esperti lo scorso settembre a Maò in Spagna.

 

Il report tecnico evidenzia una realtà di sistemi sanitari europei eterogenei per cui occorre adottare un nuovo metodo dove l’assistenza primaria alla persona svolga un ruolo fondamentale per l’invecchiamento sano e attivo e nella prevenzione della fragilità.

Le politiche sanitarie svolte dalle Regioni all’interno del partenariato europeo sono in grado di affrontare in modo accurato le situazioni di fragilità e cronicità e di ricercare modelli adeguati ai cambiamenti in atto per la prevenzione della fragilità e delle malattie croniche.

Nel corso dell’evento sono state presentate altre iniziative europee come la “JA CHRODIS e CHRODIS+”, progetto co-finanziato dal Terzo Programma Salute 2014-2020 in cui è presente l’Italia, che ha l’obiettivo di promuovere e facilitare un processo di scambio, trasferimento ed implementazione di buone pratiche tra i Paesi per un’azione efficace contro le malattie croniche e la prevenzione di disabilità ad esse connesse e il progetto europeo “SUNFRAIL” con partecipazione italiana attraverso le regioni Campania, Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna.

Ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi taglio del nastro per la mostra “Capriccio e natura.
Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. 
Percorsi di rinascita”

 

Si inaugura oggi ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata la mostra Capriccio e natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita a cura di Alessandro Delpriori e Anna Maria Ambrosini Massari, realizzata da Macerata Musei.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 13 maggio 2018, è parte del progetto Mostrare le Marche, un progetto regionale nato dal protocollo d’intesa tra Regione Marche, Mibact, Anci, Conferenza Episcopale e i Comuni di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Loreto, Matelica, Fabriano, che si propone un ciclo di sei mostre tra il 2017 e il 2018 per promuovere la conoscenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2016.

 

“L’esposizione che si inaugura oggi – dichiara il presidente della Regione Luca Ceriscioli – è il secondo appuntamento del progetto regionale che nasce per valorizzare opere d’arte e percorsi legati a chiese e musei chiusi a causa del sisma. Per questo abbiamo scelto di dedicarci con particolare attenzione alla promozione, con l’impegno di mettere in atto una diffusione qualificata attraverso i principali media nazionali. Siamo convinti del fatto che le nostre opere d’arte, così preziose e numerose, capillarmente presenti sul territorio regionale, sono tra i nostri ambasciatori più autorevoli. Perciò, parallelamente a questa iniziativa, promuoveremo le Marche fuori dalle Marche, con un focus importante sulle arre del sisma. Abbiamo scelto Milano come hub:  il 20 dicembre sarà inaugurata al Museo Diocesano una prestigiosa mostra sui capolavori dei Sibillini, che porterà con sé una serie di attività promozionali che si protrarranno per tutta la prima metà del 2018. Protagonisti saranno poi, per tutto il 2018, i comuni di Ascoli Piceno, Fabriano, Fermo e Matelica che, nel riproporre all’attenzione del pubblico le pregevoli espressioni dell’arte marchigiana, contribuiranno ad avviare una nuova fase di sviluppo e di rivitalizzazione sociale, economica e turistica delle aree e dei centri marchigiani colpiti dal sisma, favorendone la ripresa anche culturale”.

“Questa mostra – afferma il sindaco di Macerata, Romano Carancini –  è il frutto buono di un percorso di collaborazione tra territorio e Istituzioni: la città di Macerata apre a tutti le porte del territorio che, seppur ferito, è vivo e pronto ad accogliere. Vogliamo dimostrare come il patrimonio artistico locale, ancor prima di essere storia, bellezza e fede, rappresenta una fonte di vita essenziale per le nostre comunità e ne forgia quei tratti identitari unici e irreplicabili di cui è impossibile fare a meno.”

“Questa mostra – interviene il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde – nasce da lontano, dalla comunità di patrimonio che è la Marca Maceratese, che ha temuto di perdere se stessa insieme al patrimonio culturale gravemente colpito dal sisma. In collaborazione con le Istituzioni, fin da subito è iniziato un percorso di consapevolezza sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio ereditato, che oggi porta alla prima mostra nel territorio colpito dal sisma con le opere messe in salvo e gli itinerari di un paesaggio ricco di arte e di bellezza. Un processo fortemente voluto per rilanciare lo sviluppo a base culturale, l’economia turistica, e soprattutto la ricostruzione del tessuto delle comunità. Un percorso virtuoso che ha spinto il territorio intero a candidarsi a Capitale Italiana della Cultura 2020″.

 

La mostra Capriccio e natura coglie l’occasione del temporaneo trasferimento nei depositi dei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi dei dipinti della Chiesa di Santa Maria delle Vergini a Macerata, capolavoro del Cinquecento inagibile a causa del sisma, per un ripensamento completo su quel cantiere e sul suo ruolo nella storia artistica nelle Marche alla fine del XVI secolo.

Dallo straordinario punto di osservazione maceratese la visuale si apre ad abbracciare la pluralità affascinante di presenze artistiche nell’intera regione fra Cinque e Seicento, illuminando entro un largo raggio quelle relazioni e quei riflessi che possano far emergere, nel contesto del Centro Italia, la densità artistica dell’area maceratese.

 

Facendo luce sull’arte del secondo Cinquecento, snodo nella storia dell’arte regionale, la mostra intende contribuire a tenere i riflettori ben puntati sui valori di tutto un territorio, caratterizzato da un’altissima e diffusa presenza di beni artistici e di opere architettoniche di eccezionale pregio e interesse, gravemente colpito dal sisma del 2016 e che dovrà quanto prima essere oggetto di una graduale e integrale restituzione.

 

Il cantiere di Loreto, in epoca sistina, riverberava in tutta la regione un linguaggio nuovo e aggiornato sulle più interessanti novità romane e la Chiesa delle Vergini di Macerata è uno dei più begli esempi, pressoché integri, di complesso decorativo sistino, intendendo una fase culturale che va ben oltre il pontificato del papa marchigiano Sisto V Peretti, 1585-1590, e che consente di cogliere l’affiorare inquieto delle nuove tendenze naturaliste nel profondo cambiamento veicolato nelle Marche specialmente dalla poetica degli affetti di Federico Barocci e incarnato dagli esiti delle novità  caravaggesche, con la presenza, qui, di un protagonista come Giovanni Baglione.

Un panorama vivacissimo, proiettato sullo sfondo di una fase di profondi mutamenti che vanno dal capriccio manieristico a un nuovo naturalismo, documentando una raffinata ricerca artistica: Taddeo e Federico Zuccari, già nella collezione di Palazzo Buonaccorsi, da Federico Brandani al Barocci, dall’eccentrico Andrea Boscoli al Tintoretto, fino ormai al Seicento del Cavalier D’ Arpino e di Baglione, con al centro la figura chiave della scena artistica in città tra il 1560 e il 1590, Gasparre Gasparrini e il suo più importante allievo Giuseppe Bastiani, campione della cultura sistina nel maceratese.

 

In catalogo, oltre ai saggi di alcuni importanti specialisti del settore a livello internazionale, è presente un’ampia selezione dei cicli decorativi di epoca sistina diffusi nelle Marche che dà una precisa e folgorante idea della ricchezza del patrimonio.

 

Ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi taglio del nastro per la mostra “Capriccio e natura.
Arte nelle Marche del secondo Cinquecento.

Percorsi di rinascita”

Inaugurata oggi ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata la mostra Capriccio e natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita a cura di Alessandro Delpriori e Anna Maria Ambrosini Massari, realizzata da Macerata Musei.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 13 maggio 2018, è parte del progetto Mostrare le Marche, un progetto regionale nato dal protocollo d’intesa tra Regione Marche, Mibact, Anci, Conferenza Episcopale e i Comuni di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Loreto, Matelica, Fabriano, che si propone un ciclo di sei mostre tra il 2017 e il 2018 per promuovere la conoscenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma del 2016.

“L’esposizione che si inaugura oggi – dichiara il presidente della Regione Luca Ceriscioli – è il secondo appuntamento del progetto regionale che nasce per valorizzare opere d’arte e percorsi legati a chiese e musei chiusi a causa del sisma. Per questo abbiamo scelto di dedicarci con particolare attenzione alla promozione, con l’impegno di mettere in atto una diffusione qualificata attraverso i principali media nazionali. Siamo convinti del fatto che le nostre opere d’arte, così preziose e numerose, capillarmente presenti sul territorio regionale, sono tra i nostri ambasciatori più autorevoli. Perciò, parallelamente a questa iniziativa, promuoveremo le Marche fuori dalle Marche, con un focus importante sulle arre del sisma. Abbiamo scelto Milano come hub:  il 20 dicembre sarà inaugurata al Museo Diocesano una prestigiosa mostra sui capolavori dei Sibillini, che porterà con sé una serie di attività promozionali che si protrarranno per tutta la prima metà del 2018. Protagonisti saranno poi, per tutto il 2018, i comuni di Ascoli Piceno, Fabriano, Fermo e Matelica che, nel riproporre all’attenzione del pubblico le pregevoli espressioni dell’arte marchigiana, contribuiranno ad avviare una nuova fase di sviluppo e di rivitalizzazione sociale, economica e turistica delle aree e dei centri marchigiani colpiti dal sisma, favorendone la ripresa anche culturale”.

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