Infanticidio di Mantova: la violenza non ha sesso

Infanticidio di Mantova: la violenza non ha sesso

 

Intervista ad Antonella Baiocchi: il vero Killer è l’Analfabetismo Psicologico

ABC DELLA PSICHE E DELLA RELAZIONE

 

Antonella Baiocchi, Psicoterapeuta e Criminologa, risponde alle vostre domande

 

Domanda: 

“Dottoressa cosa ne pensa della tragedia di Mantova, in cui una madre ha ucciso i figli di 2 e 5 anni”?

Una ennesima tragedia familiare, una delle tante che insanguinano i rapporti di prossimità” (le relazioni familiari, di coppia, amicali, con conoscenti, vicini di casa, colleghi). Ma tragedie come queste, in cui ad agire violenza è una donna nei confronti di bambini indifesi, più di altre hanno il potere di destabilizzare perché infrangono i rassicuranti canoni in cui si è soliti incapsulare la Violenza (sintetizzati nel dualismo “Uomo Carnefice, Donna Vittima”) e fanno vacillare ogni presunzione di aver centrato le motivazioni alla base della violenza…

Se poi ci aggiungiamo le numerose notizie di violenze subite dagli uomini per mano delle donne (non pochi anche sfregiati con l’acido), subite dagli anziani nelle case di riposo e dai bimbi tra le mura degli asili (riprese dalle telecamere) per mano sia di uomini che di donne, appare chiaro che qualcosa non torna.

Ebbene, credo che sia giunta l’ora di prendere consapevolezza che l’attuale interpretazione della Violenza nella Relazione, ha delle parti fallaci che devono essere riviste e corrette: è necessario uscire dal binomio “Donna Vittima e Uomo Carnefice” e prendere atto che il problema della Violenza e della Prevaricazione è un problema Culturale della Persona, la quale (indipendentemente dal sesso) a causa dell’Analfabetismo Psicologico “funziona da secoli con Mappe Mentali non aggiornate, affette da virus”, che comportano deleterie conseguenze, tra le quali:

  • la tendenza a confondere l’Amore col Possesso;

  • l’intolleranza ai fallimenti;

  • Credere di conoscere dove sia la Verità Assoluta (il Modello considerato “Vero e Giusto” (la comprensione profonda del “Siamo tutti portatori di Punti di Vista” e del “Valore del Diverso” ancora oggi è un’utopia per molti);

  • la tendenza (sia negli uomini che nelle donne) a nutrire Pregiudizi e Discriminare Chiunque Diverga dal Modello considerato “Vero e Giusto”, con conseguente emozione negativa intensissima verso sé (… fino al Suicidio), verso gli altri (…fino all’omicidio) o verso entrambi (…fino all’omicidio/Suicidio), quando si vedono deluse le aspettative;

  • e la tendenza a gestire queste Divergenze con una modalità Dicotomica, che impedisce la possibilità di far esistere entrambi gli interlocutori ma prevede, nella divergenza, l’esistenza di un polo rispetto all’altro: necessariamente, il Polo che si trova in una posizione di Forza (economica, fisica, di ruolo, psicologica) prevaricherà il Polo che si trova in situazione di Debolezza. Il “Virus” della Gestione Dicotomica delle Divergenze impedisce di attuare il “Reciproco Rispetto”, un obiettivo che è possibile raggiungere solo se si conosce il significato profondo del “Valore del Diverso”.

La gran parte dei malesseri e conflitti con gli altri (fino agli omicidi, alle guerre e gli stermini) e con se stessi (dei sintomi psicologici e psichiatrici che deturpano la nostra esistenza) sono conseguenza dei “virus” che infettano le nostre mappe mentali. La DEPRESSIONE, ad esempio, contrariamente a quanto si tende a credere, raramente è un problema di Hardware (cioè di derivazione organica) e solitamente è un problema di software (cioè conseguenza delle Mappe Mentali, della Cultura): in senso lato, infatti, la Depressione può essere intesa come la presenza costante di uno stato d’animo di tipo spiacevole, di intensità molto elevata, derivante dal fatto che la vita ha disatteso “il modello ritenuto Giusto e Verità”…

Se si guarda il problema da questa angolazione, si comprenderà che a causa di una mentalità affetta da “Virus” che induce alla “gestione dicotomica delle divergenze”, ogni essere vivente, indipendentemente dal genere, dalla razza, dall’età, rischia di essere prevaricato se viene a trovarsi in una posizione di “debolezza”: le donne, certo, ma anche gli uomini che si trovano in posizione di fragilità (prevaricati prevalentemente da altri uomini ma anche da donne), i minori, i giovani, i disabili, gli anziani, gli stranieri, gli animali e chiunque altro “diverga dalla visione di vita dell’interlocutore che si trova in posizione di potere”.

Il comun denominatore di tutte le Vittime è quello di essersi trovate in una posizione di Debolezza rispetto agli Interlocutori-Carnefici, posizione che li ha resi ‘il Polo Sacrificabile’.

Alla luce di queste riflessioni, considero una grande inesattezza affermare che “esistono tanti tipi di violenza” (molti addetti ai lavori purtroppo ancora ne sono convinti): credo invece che la Violenza abbia un’unica matrice, quella che ho appena descritto e che a cambiare sia semplicemente l’oggetto della Violenza e la modalità con cui essa viene attuata (violenza economica, fisica, morale, etc.).

E’ per questo che termini come “Femminicidio” e altri equipollenti, non hanno più senso di esistere e dovrebbero essere sostituiti dal termine DEBOLICIDIO: non solo perché delineano solo un tipo di vittima (per par condicio bisognerebbe coniare un termine per identificare tutti gli altri tipi di vittime: infanticidio, disabilicidio, animalicidio, uominicidio, anzianicidio, etc.), ma anche perché veicolano e rinforzano una cultura tossica che, centrando la questione sul genere, porta fuori strada, allontanando dal vero nucleo del problema: al di là delle rilevanze statistiche LA VIOLENZA NON HA SESSO per cui il Comun Denominatore della Violenza non è il Maschio bensì L’ANALFABETISMO PSICOLOGICO, il principale Killer da debellare!

Antonella Baiocchi

Psicoterapeuta, Specialista in Criminologia, autrice del saggio “Alle Radici della Relazione Malata” (Youcanprint, 2017)

“Alle Radici della Relazione Malata” (Youcanprint, 2017)

 

dr.ssa Antonella Baiocchi

ABC DELLA PSICHE E DELLA RELAZIONE

Antonella Baiocchi, Psicoterapeuta e Criminologa, risponde alle vostre domande 

Il mascalzone.it ha deciso di sostenere la dott.ssa Antonella Baiocchi, nel raggiungimento del suo obiettivo (ormai noto a tutti), di “Alfabetizzare le persone in merito al funzionamento della psiche” attraverso una apposita Rubrica da lei curata nella quale è possibile rivolgerle le domande in merito al funzionamento della Psiche e alla Relazione. La Rubrica, che avrà al massimo cadenza quindicinale, si chiama ABC DELLA PSICHE E DELLA RELAZIONE e gli utenti, tramite l’indirizzo antonellabaiocchisbt@libero.it  , potranno rivolgerle le domande più disparate, compresi dubbi e perplessità in merito alla psiche (ansia, depressione, panico, disturbi compulsivi, etc.) e alla relazione: (l’amore, la relazione genitori – figli, la relazione con il partner, etc.). Vi invitiamo ad approfittare di questa preziosa occasione psico-educativa.

FB: https://www.facebook.com/antonellabaiocchipsicoterapeutabis 

 

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