da Grottammare

da Grottammare

LA BELLA E LA BESTIA

 

 

DOMENICA 14 GENNAIO
GROTTAMMARE – Teatro delle Energie – ore 17
Stagione “Oh Che Bel Castello”

STIVALACCIO TEATRO
(Venezia)

LA BELLA
E LA BESTIA
teatro d’attore, musicale e di figura
età consigliata a partire dai 6 anni

testo e regia: Marco Zoppello
con: Sara Allevi e Giulio Canestrelli e con Matteo Pozzobon
Musica: Friedrich Micio
scenografia: Alberto Nonnato
ideazione e creazione figure: Ariela Maggi
costumi: Antonia Munaretti
audio e disegno luci: Matteo Pozzobon
Un fitto bosco di alberi alti e scuri, i cui rami ricurvi, carezzati dai raggi della luna, formano ombre intricate sul terreno. Laggiù, in fondo, ancora più in fondo: una Luce. Un Castello e, in alto, una finestra.
Dorme una fanciulla dai biondi capelli, dorme e sogna. Sogna artigli e peli ispidi ma anche splendidi principi e luoghi fatati.
Esistono sogni più veri del vero, verosimili come uno specchio… ecco, lo vedo! Sembra che Lui ci sia, ma non c’è. Dov’è? Chi c’è dentro lo specchio?
Lei è Bella. Così bella che tutti la chiamano soltanto: Bella. Ma il castello non è certo il suo, è di Lui. No, non del Principe, ma della Bestia. Così bestia che tutti lo chiamano soltanto: Bestia. Anzi, lo chiamerebbero, se qualcuno lo andasse mai a trovare. Non è cattivo, non è incivile, maleducato, stupido, è semplicemente…Bestia.
E come tutte le bestie fa PAURA.
Come fa paura il bosco, come fanno paura le ombre intricate su di un terreno brullo e i castelli sconosciuti. Come fa paura l’amore.
Il tema della Bella sedotta dalla Bestia è senz’altro di quelli che più hanno acceso la fantasia di narratori e di artisti. Mutazioni e incontri impossibili, tormenti e quell’irresistibile attrazione per il lato “nero” dell’Amore, sono alcuni degli ingredienti che hanno reso questa storia immortale.
Un Topos letterario che ricorre in molteplici tradizioni popolari, dall’originale di Gabrielle-Suzanne di Villeneuve passando per Basile, Perrault, Grimm trasformandosi di volta in volta per arrivare alla trascrizione toscana di Italo Calvino: Bellinda e il Mostro.
Com’è nostra abitudine attingeremo in libertà da tutta la letteratura “mostrifera” che ci passerà per le mani, tradizione popolare antica di secoli, nella quale si è stratificato un sottobosco di ricordi, leggende e paure.
StivalaccioTeatro alla riscoperta della Fiaba Classica: fiaba come luogo quotidiano dove accade il meraviglioso, fiaba come scoperta dell’extra ordinario, ma soprattutto fiaba come luogo dove le grandi passioni dell’uomo prendono vita.
“Apparve alle sue spalle un essere mostruoso, che aveva un po’ dell’uomo e un po’ dell’animale e la fissava con occhi fiammeggianti”.

clicca l’allegato: GROTTAMMARE.doc

 

10.01.2018

Un corso di cestaio al DepArt
Appuntamento informativo domani 11 gennaio.

Dai giunchi al cesto, l’arte di fare a mano gli oggetti torna al DepArt, a cura del GSI – Gruppi solidarietà internazionale Marche.

Domani, giovedì 11 gennaio, alle ore 18, gli organizzatori terranno un incontro informativo, nell’ambito del quale verranno presentati i contenuti del corso e le modalità di partecipazione.
L’iniziativa è patrocinata dall’assessorato alle Politiche giovanili, che ha messo a disposizione la sede del centro giovani nel piazzale Stazione, ma è aperta a persone di tutte le età.
Il corso sarà tenuto da Renato Almonti e Francesco Alessandrini. Le lezioni si terranno tra gennaio e la metà di aprile.

“Sono molto contento di accogliere di nuovo al DepArt un laboratorio dedicato agli antichi mestieri – commenta l’assessore alle Politiche giovanili, Lorenzo Rossi – Voglio augurarmi che, come accaduto lo scorso anno, tra i partecipanti ci sia anche una nutrita presenza di giovani curiosi di riscoprire l’artigianato storico”.

Gli interessati che non potessero partecipare all’incontro introduttivo possono richiedere informazioni al numero 349.6592989.

10.01.2018

 

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