dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2018-01-29

“Dalla ricerca al mercato per un sistema Marche più competitivo”:
presentati i bandi “piattaforme tecnologiche” e “industrializzazione”

Accrescere la competitività del sistema Marche rafforzando il collegamento tra la ricerca e il mercato. È l’obiettivo di due bandi Por Fesr 2014-2020 che sono stati presentati in Regione nel corso di un seminario a Palazzo Li Madou. Pubblicati sul Bollettino ufficiale del 4 gennaio, prevedono una dotazione finanziaria di 14 milioni di euro. Il primo, “Sostegno allo sviluppo di piattaforme tecnologiche” (scadenza 14 maggio 2018), destina 5 milioni alla realizzazione di  grandi progetti di ricerca collaborativa, sviluppo e  innovazione di portata strategica per il sistema marchigiano, favorendo il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica ai processi produttivi e l’incremento delle competenze del capitale umano. Il secondo (scadenza 16 aprile 2018) assegna 9 milioni di euro alla “industrializzazione dei risultati della ricerca”, accorciando il divario tra ricerca industriale e mercato, puntando sull’ammodernamento dei prodotti e dei processi produttivi. I due bandi, è stato sottolineato, rientrano tra gli strumenti di attuazione del Por Fesr che punta a favorire la crescita e l’occupazione, con una dotazione di 337 milioni di euro. A seguito del sisma, sono stati  assegnati alle Marche altri 248 milioni per finanziare la ripresa dei territori devastati. Cento milioni verranno destinati a rilanciare le aree del cratere, favorendo investimenti produttivi e servizi avanzati. L’Asse 1 del Por Fesr, al quale appartengono i due bandi presentati, sviluppa le sinergie delle imprese con gli organismi di ricerca. Conferma la centralità del manifatturiero come settore portante dello sviluppo economico regionale, partendo dagli ambiti della manifattura sostenibile, domotica, meccatronica, salute e benessere. Gli interventi finora finanziati hanno consentito di raggiungere risultati significativi: 517 progetti ammessi a finanziamento che coinvolgono 643 imprese e che attivano investimenti per circa 126 milioni di euro, a fronte di contributi concessi pari a circa 64 milioni. I progetti sono in corso di realizzazione e sono già stati erogati 12,5 milioni. Le priorità del Por Fesr, è stato ricordato, sono “trasversali”, ma tendono a creare valore aggiunto per l’economia regionale, garantendo ricadute industriali e occupazionali. I finanziamenti non vengono distribuiti a pioggia, ma puntano sull’integrazione tra politiche industriale (Fesr) e politiche del lavoro e della formazione (Fse). Un percorso che incentiva lo sviluppo di nuovi talenti, il loro ingresso nel mondo del lavoro, la crescita di nuova imprenditorialità “ad alta intensità di conoscenze”, la digitalizzazione dei processi produttivi. 

Blue tongue, la Regione Marche istituisce un regime di aiuti per indennizzare gli allevatori ovi caprini

La Regione Marche ha istituito un regime di aiuti straordinari a sostegno delle imprese zootecniche colpite da Blue tongue: la “Febbre catarrale degli ovini”, malattia stagionale che contagia anche i caprini e  interessa l’intero territorio nazionale. Nelle Marche, a partire dal 2014 ha causato il decesso di un migliaio di animali, a fronte di 14 mila vaccinazioni subito effettuate, nello stesso anno, a seguito dell’insorgenza della malattia. L’aiuto sarà operativo dopo il via libera da Bruxelles. La Commissione Ue ha già trasmesso delle indicazione che sono state recepite nella delibera approvata dalla Giunta regionale. La Regione stanzia un fondo di 100 mila euro, alimentato con risorse proprie ed elevabile fino a 200 mila euro. Prevede indennizzi per la perdita di reddito degli allevamenti o risarcimenti per i capi morti. A livello europeo la malattia viene considerata una “grave minaccia” per la zootecnia dell’Unione, in quanto provoca danni diretti (mortalità, calo della produzione di latte) e indiretti (restrizione nello spostamento degli animali e della loro commercializzazione). La Regione ha istituito un Tavolo di lavoro per fronteggiare la diffusione della malattia infettiva già nel 2014, coinvolgendo i servizi Veterinari, Ambiente, Agricoltura e le organizzazioni professionali agricole.

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