Settimana Rossiniana a Pesaro

Settimana Rossiniana a Pesaro

2018-02-22

PESARO, SETTIMANA ROSSINIANA MARTEDÌ 27 FEBBRIAO

ELIO È “FIGARO IL BARBIERE” AL TEATRO ROSSINI

Pesaro – Martedì 27 febbraio alle ore 21 al Teatro Rossini di Pesaro un irrisistibile Elio dà sfoggio di una delle sue passioni, la lirica, in Figaro il barbiere, ideazione e libero racconto di Roberto Fabbriciani con musiche ridotte da Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, uno spettacolo in cui musica e narrazione si uniscono con un obiettivo ben preciso: rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile anche a un pubblico di giovani.

Lo spettacolo è proposto nel ricco programma della Settimana Rossiniana, dedicata dalla città di Pesaro al suo illustre concittadino Gioachino Rossini, taglio del nastro di questo 2018 dichiarato dalla recente Legge Speciale “anno rossiniano”, perché è l’occasione in cui si celebrano i 150 anni dalla morte del Maestro. Una miriade di concerti, spettacoli, laboratori per bambini, percorsi gustativi e incontri animano il gustoso programma di “Buon non compleanno Rossini”, una vera e propria festa per tutta la città dal 23 febbraio al 4 marzo, nel segno del Cigno, un ricco cartellone di iniziative che dà avvio ai festeggiamenti dell’anno rossiniano promosso dai Comitati per le Celebrazioni Rossiniane, dal Comune di PesaroRegione MarcheMinistero dei beni e delle attività culturali e del turismo e AMAT in collaborazione conConservatorio RossiniFondazione RossiniRossini Opera FestivalSistema MuseoMismaonda e con European Year of Cultural Heritage 2018EU Strategy for the Adriatic and Ionian RegionForum of Adriatic and Ionian Cities, main media partner RAI e sponsor Poste italiane.

Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, si unisce nello spettacolo un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi, con la partecipazione di Roberto Fabbriciani al flauto, Fabio Battistelli al clarinetto e Massimiliano Damerini al pianoforte.

Nella storia del melodramma esiste il bizzarro caso di una professione che ha avuto l’onore di ben tre grandi opere dove compare come protagonista assoluta. La professione è quella del barbiere e le opere ad essa dedicate sono i due famosi Barbiere di Siviglia, rispettivamente di Paisiello e Rossini, e Le nozze di Figaro di Mozart. II frequentatore dei teatri operistici non di rado si trova a dover assistere alle peregrine evoluzioni di personaggi improbabilissimi, i cui nomi hanno reso la vita infelice a molti figli di famiglie melomani che li hanno voluti chiamare Assalonne, Aida, Sigfrido, Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor. Si trattava perlopiù di Faraoni, Gran Sacerdoti Illirici, Re Mesopotamici, Eroi Nibelungici, Regine Nubiane e Sacerdotesse Galliche. Ed è in questo ciarpame rivestito di cotonina stampata e bigiotteria dozzinale che irrompe l’ottimo Figaro con sua carica di simpatia, la sua inventiva e, perché no, con la sua umanissima esperienza nell’arte di arrangiarsi. Egli emerge vivacemente come un demiurgo, un astuto diplomatico, un consumato stratega che manipola uomini e cose al fine di assecondare i suoi desideri e i suoi interessi. Eccolo quindi mettere in scacco l’avarizia e la dabbenaggine, soccorrere l’amore contrastato, incoraggiare le buone cause, affrontare gli usurpatori dell’altrui buona fede, farsi paladino della giustizia spicciola, intrigare ai danni degli intriganti. Il tutto con le semplici e innocue armi del pennello da barba, del rasoio e del pettine. E chi meglio di un barbiere, allora, potrà raccontare le gesta del suo illustre predecessore. II pazientissimo cliente siede sulla poltrona nichelata, e assiste sgomento al periglioso mulinare dell’affilatissimo rasoio attorno alle sue indifese fattezze. II barbiere s’infervora sempre di più nel narrare l’ormai passata grandezza dei suoi colleghi d’altri tempi. Gli altri clienti in attesa, abituati da anni alle sparate del loro Figaro, intermezzano la farraginosa narrazione con le arie più note dell’opera rossiniana, eseguendo gli arrangiamenti che si stamparono in Germania nel 1820. Qualcuno forse si scandalizzerà ma da un barbiere, com’è ormai noto ai più, ci si può aspettare di tutto; anche di sentirlo cimentarsi in un mestiere non suo, interrompendo, ahimè, un delicatissimo “contropelo”.

 

Lo spettacolo è una produzione Just in Time. Per informazioni e biglietti: Teatro Rossini 0721 387621. Inizio spettacolo ore 21.

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