dalla Regione Marche

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2018-04-06

CERISCIOLI AL SOPRALLUOGO AL CANTIERE DEL BUON PASTORE: 88 POSTI LETTO PER STUDENTI NEL CENTRO DI ANCONA

Sarà completata a luglio 2019 la riqualificazione dell’immobile Buon Pastore come collegio universitario con 88 posti letto nel centro storico di Ancona. Questa mattina si è svolto il sopralluogo al cantiere del presidente della Regione Luca Ceriscioli accompagnato dall’assessore all’istruzione Loretta Bravi, dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, dal direttore dell’Erdis Angelo Brincivalli e dal direttore dei lavori e progettista dell’Erap Franco Ferri.

“La Regione – ha detto il presidente – non ha fatto mai mancare il suo sostegno come dimostra anche l’ultima tranche di finanziamenti di oltre 4 milioni di euro, ma è stata soprattutto la volontà di tutti i soggetti coinvolti che ci ha permesso di ripartire. E’ servito un po’ di cuore per superare ostacoli che sembravano insormontabili e l’impegno dell’Erap è stato decisivo in questo percorso”.

“Si porta a termine – ha aggiunto l’assessore Bravi – l’intervento su una struttura importante e con una storia complicata,  perché lo scopo di questa giunta è quello innanzitutto di garantire a tutti gli studenti delle università marchigiane il diritto allo studio e gli stessi servizi di qualità”.

“Grazie alla disponibilità e al sostegno della Regione – ha concluso Brincivalli – finalmente riprendono i lavori: l’ateneo avrà a disposizione  posti letto di qualità nel centro storico, la zona più appetibile per gli studenti”.

Il progetto di recupero e risanamento conservativo dell’immobile Buon Pastore, di proprietà dell’ Erdis Marche, è stato ideato come residenza per studenti  ma offrirà spazi di incontro (sale polifunzionali, biblioteca multimediale e locale bar-caffetteria), non solo agli studenti dell’Ateneo dorico,  ma  anche ai cittadini.

Il progetto originario redatto dall’Università Politecnica delle Marche è stato rielaborato nell’anno 2016 dall’Erap Marche – Presidio di Ancona, al quale è stato affidato anche l’incarico di Direzione Lavori e Coordinamento per la sicurezza. Questo consente alla Regione Marche di operare “in house”, attraverso i propri Enti strumentali.

L’impegno della nuova conduzione dell’ERSU di Ancona, si è proposta con successo di ottenere la riconferma dei finanziamenti da parti degli Enti di riferimento che sono: Regione Marche, MIUR, Comune di Ancona Banca Marche (ora UBI Banca) e fondi propri dell’ERSU, per un impegno complessivo di circa 19 milioni di Euro.

Con l’intervento in corso verrà riqualificato e riportato al pieno utilizzo un intero isolato, delimitato tra le Vie Scosciacavalli, Oddo di Biagio e Vicolo San Gaetano  e costituito da un complesso edilizio di elevato valore storico  con vincolo dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche delle Marche.

Il progetto prevede, oltre ad una capienza di 88 posti letto/studente ed aree esterne, anche il restauro della ex chiesa e del relativo campanile e del plesso chiostrale.

Dopo un periodo di sospensione, necessario alla riconferma dei finanziamenti ed alla rielaborazione progettuale, i lavori sono ripresi nel dicembre scorso e si prevede l’ultimazione entro la seconda metà dell’anno 2019.

ENTE EROGATORE FONDI ASSEGNATI EROGATI DA EROGARE
MIUR € 4.510.830,55 € 3.843.952,21 € 666.878,34
UBIBANCA € 8.352.000,00 € 3.500.000,00 € 4.852.000,00
REGIONE MARCHE € 4.190.000,00 € 3.510.000,00 € 680.000,00
COMUNE DI ANCONA € 600.000,00 € 200.000,00 € 400.000,00
Fondi Bilancio ERSU € 1.374.878,38 € 1.374.878,38 0
TOTALE € 19.027.708,93 € 12.428.830,59 € 6.598.878,34

 clicca la piantina in .pdf: 20180406124853966

 

REGIONE MARCHE – GIUNTA REGIONALE

N.B. in allegato le schede degli interventi finanziati dal Cipe, con anche la loro suddivisione provinciale.

Alcuni interventi riguardano più province: la relativa scheda provinciale riporta solo la quota parte del totale che riguarda la provincia interessata.

FSC

Fondo per lo sviluppo e la coesione, alle Marche 132,8 milioni di euro dal Cipe per le infrastrutture e l’ambiente. Ceriscioli: “Pioggia di opportunità per rilanciare i servizi sui territori”

Infrastrutture stradali e per la mobilità ciclabile urbana; porti regionali; servizio idrico integrato; prevenzione e gestioni rischi ambientali. Sono i settori finanziati, nelle Marche, dal Cipe con i recenti riparti nazionali del Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020. Il Comitato interministeriale ha stanziato risorse per investimenti compresi nei Piani operativi infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e beni culturali. Relativamente ai primi due comparti, alle Marche sono stati assegnati 132,8 milioni di euro (che si aggiungono ai 20 dei beni culturali). “Una pioggia di opportunità che si abbatte uniformemente sul territorio, consentendo di realizzare interventi attesi per migliorare le infrastrutture locali – commenta il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – Vengono date risposte alle esigenze più avvertite, delineando un quadro di investimenti che rafforza la competitività e la dotazione di servizi individuati dalla programmazione regionale, d’intesa con gli enti locali”. Le risorse, ha detto il presidente, “integrano fortemente le richieste storiche dei territori, il vissuto delle loro esigenze, con le strategie regionali e nazionali, in stretta sinergia con quanto i fondi europei prevedono per le aree interne”. Gli investimenti infrastrutturali verranno sostenuti con 117,8 milioni di euro (84,6 per il trasporto ferroviario e stradale – 29,2 per quello sostenibile urbano – 4 per la portualità), mentre quelli ambientali con 15 milioni.

“Gli interventi finanziati fanno parte di un’unica strategia regionale di collegamento dei nuovi poli unici ospedalieri alla viabilità principale, permettendo una razionalizzazione dei servizi e, allo stesso tempo, un’adeguata connessione con tutte le aree servite per assicurare la tempestività dei soccorsi e la facilità degli accessi ospedalieri – continua Ceriscioli – Sul fronte del trasporto sostenibile urbano, gli investimenti fanno parte del programma regionale di sviluppo della mobilità ciclistica per connettere l’asse costiero con le direttrici trasversali dei fondovalle. Si favorisce, così, una mobilità sostenibile a beneficio di città più vivibili e salubri, oltre che a una loro promozione turistica. In particolare, la realizzazione di ponti ciclo pedonabili sul Cesano e sul Chienti consentono di unire le province di Ancona a Pesaro e di Fermo a Macerata, permettendo una connessione dolce fra città interessate”. Altre risorse vanno, poi, ai porti. “Qui gli interventi consentiranno di ammodernare e potenziare le infrastrutture portuali di competenza regionale, gestite dai Comuni”, continua il presidente. Sul fronte ambientale, le risorse serviranno a garantire un regolare smaltimento dei reflui, per diminuire l’inquinamento e migliorare la qualità del mare, oltre a contenere l’erosione costiera. Ceriscioli ha quindi evidenziato che questo riparto per le Marche

“è l’ultimo impegno significativo del governo uscente. Sono 132 milioni che vanno al cuore dei problemi della nostra regione. Parliamo di cifre estremamente significative, se sommate a quelle del terremoto, chiederemo perciò al nuovo governo di continuare su questa strada per proseguire e completare quelli che sono i problemi essenziali per la crescita sociale ed economica dei nostri territori”.

L’accorpamento provinciale dei finanziamenti evidenzia che il Pesarese beneficerà di oltre 32 milioni di investimenti, l’Anconetano di 34,3 milioni, il Maceratese di 28,8 milioni, il Fermano di 17,2 milioni e l’Ascolano di 20,3 milioni di euro.

La ripartizione degli interventi segnala la soppressione del passaggio a livello di Rosora (linea ferroviaria Orte – Falconara, 2 milioni); l’intervalliva di Macerata (tratto Pieve – Mattei, 3 milioni); l’intervalliva Tolentino –San Severino Marche (10 milioni); viabilità ai nuovi ospedali Marche Nord (20 milioni) – Macerata (compreso nuovo casello autostradale Potenza Picena, 11 milioni), oltre a 1,5 milioni per il collegamento con la vallata del Potenza – Fermo (11 milioni) – Inrca Ancona Sud (11 milioni); consolidamento tratto in frana Strada provinciale 73 (2,1 milioni); messa in sicurezza SP 70 (1 milione); ottimizzazione viabilità SP 207 (1 milione); ammodernamento della Mezzina (IV lotto, 8 milioni). Tre milioni serviranno per il collegamento viario delle zone industriali di Castelfidardo, Loreto e Recanati con la SS16.

Cinque interventi riguardano il trasporto sostenibile urbano: ciclovie Adriatica (ponte fiume Chienti 2 milione – ponte fiume Cesano 2 milioni), turistica del Metauro (interconnessione valliva 4,5 milioni), turistica del Foglia (3,5 milioni), turistica dell’Esino (interconnessione valliva 7,1 milioni) e turistica dell’Aso (interconnessione valliva 3,3 milioni), ciclovia turistica del Tenna (3,3 milioni). A questi si aggiungono il collegamento del fiume Tronto al Parco naturale della Sentina (1,5 milioni) e la ciclovia Pesaro/Unione Pian del Bruscolo (2 milioni). Altri cinque interventi coinvolgono il dragaggio e la manutenzione straordinaria delle infrastrutture portuali di Fano (1 milione), Senigallia (850 mila euro), Numana (929 mila euro), Civitanova Marche (821 mila euro), Porto San Giorgio (250 mila euro), San Benedetto del Tronto (115 mila euro). Nel settore ambientale (servizio idrico integrato) 5 milioni vanno alla separazione della rete fognaria acque bianche e nere nell’agglomerato industriale di Ascoli Piceno/Maltignano, 2 milioni all’eliminazione degli scarichi a mare del sistema fognario di Ancona e Falconara Marittima. Altri 8 milioni serviranno al completamento delle opere di difesa costiera a Montemarciano e Falconara nord.

 clicca l’allegato: slide FSC_conferenza stampa 06 04 18_02

Il 9 aprile a Milano al Museo Diocesano una conferenza di Antonio Paolucci

 

“RAFFAELLO, URBINO E LE MARCHE”

 

In occasione della mostra “Capolavori Sibillini” anche la presentazione del progetto di restauro di strumenti musicali ad arco di San Ginesio realizzato dall’Accademia Cremonensis

 

 

“Urbino ha insegnato al “giovane favoloso” Raffaello, figlio di Giovanni Santi due cose: ha insegnato la pervasività, l’ubiquità della Bellezza che è dappertutto, che entra dappertutto; ha insegnato che la Bellezza si declina secondo codici elitari che hanno nella corte il loro luogo di formazione e di realizzazione.” Così Antonio Paolucci parla di Raffaello, un altro “giovane favoloso” marchigiano di cui oggi, 6 aprile, ricorre  l’anniversario della morte. E proprio in vista del V Centenario della morte del grande Urbinate nel 2020, che le Marche si apprestano a celebrare, a Milano, il 9 aprile alle 17.30, nell’ambito della mostra “Capolavori Sibillini – le Marche e i luoghi della bellezza” ospitata al Museo Diocesano, si svolgerà una conferenza del professor Paolucci: ”Raffaello, Urbino e le Marche” . E allora le parole del professor Paolucci diventano emblematiche: “Nessun artista del Rinascimento è stato “cortigiano” più di Raffaello. La frequentazione della piccola raffinata paternalistica corte di Montefeltro ha permesso a Raffaello, una volta a Roma, di muoversi con perfetto agio nella corte di Giulio II, di Leone X, di Baldassarre Castiglione, di Paolo Giovio, del cardinale Dovizi da Bibiena, di Agostino Chigi…” 

La Conferenza al Museo Diocesano Carlo Maria Martini sarà anche l’occasione per presentare il progetto di restauro degli strumenti musicali ad arco di San Ginesio realizzato dall’Accademia Cremonensis. Il dramma del terremoto che ha colpito le Marche ha messo in evidenza non solo la vulnerabilità del nostro territorio e dei beni culturali, ma ha messo in moto anche gare di straordinaria solidarietà. Tra i molti esempi citabili, uno in particolare si è distinto nel settore del recupero degli strumenti musicali storici danneggiati dal sisma: quello del Comune di San Ginesio. Il sisma ha colpito la Pinacoteca Civica della cittadina del maceratese e ha lesionato due strumenti musicali ad arco antichi che vi erano conservati. Il Sindaco del Comune, Mario Scagnetti, ha rivolto un pubblico appello al fine di poter risanare i due strumenti  che rappresentano un frammento di storia musicale locale. All’appello ha risposto prontamente il Club per l’UNESCO di Cremona che in breve ha coinvolto un gruppo di professionisti che si sono messi a disposizione non solo per il ripristino dei due strumenti lesionati,  ma anche per la realizzazione di alcuni strumenti ad arco, dal valore fortemente simbolico, che verranno donati il 19 maggio 2018 al Comune di San Ginesio in occasione del XXV Concorso Postacchini di Fermo, come segno tangibile di solidarietà e fratellanza.

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