Così in terra: domani la prima al Cannes Film Festival

Così in terra: domani la prima al Cannes Film Festival

La vicepresidente Casini oggi a Cannes per la conferenza stampa di presentazione del cortometraggio “Così in terra”. Domani la prima

Ascoli Piceno, 2018-05-14 – Davanti a una gremita sala di giornalisti e tecnici del settore è stato presentato, questa mattina, il cortometraggio “Così in terrà” per la regia di Pier Lorenzo Pisano che verrà proiettato nella sezione Cinéfondation, dedicata ai lavori realizzati dagli studenti di cinema. Su 17 film scelti tra i 2.426 presentati a Cannes, quello marchigiano è l’unico corto selezionato per l’Italia ed è stato finanziato dalla Regione Marche attraverso il progetto Marche Landscape Cinefund (ideato da Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura) per promuovere il paesaggio marchigiano attraverso progetti cinematografici e audiovisivi. “Sostenere film in cui il paesaggio giochi un ruolo importante e ispiri storie piene di significati condivisi, ci è sembrato un modo interessante e innovativo di lavorare, nelle Marche, sui temi della Convenzione europea per il paesaggio – ha dichiarato la vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini – La realizzazione di Così in terra, poi, è stata l’occasione per occuparsi dei paesaggi colpiti dal sisma, creando un’opportunità unica sia per le comunità locali, che per il paesaggio delle Marche”. Il cortometraggio è interamente girato nelle zone colpite dal violento terremoto del 2016 (Acquasanta Terme e Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno). È il saggio di diploma di Pier Lorenzo Pisano, interpretato da Roberto Citran e Angelarosa Orsini (nativa del luogo, per la prima volta sullo schermo), e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Marche Landscape cinefund è un fondo attivato ormai da alcuni anni attraverso una Convenzione Regione Marche – Fondazione Marche Cultura per sostenere finanziariamente i film che focalizzano particolari aspetti del paesaggio delle Marche. In questo quadro, i paesaggi del terremoto costituiscono una situazione particolare. La drammaticità dell’evento merita di essere testimoniata, certamente con misura, attenzione e rispetto. L’obiettivo della Regione Marche non era tanto realizzare un documentario sul terremoto, ma mettere in evidenza, attraverso una storia di finzione, il rapporto che lega gli uomini, le comunità al loro territorio. D’altra parte proprio il terremoto dimostra come i paesaggi costituiscano un riferimento fondamentale per le persone, è importante mantenere questo legame tra paesaggi e comunità proprio per evitare il loro spaesamento. È stato importante che le comunità locali siano state coinvolte e abbiano accettato di lavorare come attori e come comparse in questo film proprio per testimoniare come non fosse uno sfruttamento sentimentale del terremoto. Nella seconda metà di giugno sarà organizzata una proiezione nelle zone del set proprio per realizzare quell’operazione di consapevolezza della comunità attraverso il cinema e di rafforzamento del rapporto con il paesaggio che in questo caso assume anche un valore “catartico”. Infatti attraverso il racconto della vicenda di un prete che si confronta con le storie e il vissuto di persone anziane di un paese colpito da un evento tragico, il film comunicherà un messaggio positivo di speranza e fiducia nel futuro.

Così in terra: il cinema marchigiano al Festival di Cannes

 

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La strada dei Samouni proiettato oggi a Cannes

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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