dalla Regione Marche

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2018-05-17

LAVORI DI DIFESA DELLA COSTA NEI COMUNI DI PORTO RECANATI E POTENZA PICENA – IL PRESIDENTE LUCA CERISCIOLI IN VISITA NEI CANTIERI

Il Presidente Luca Ceriscioli ha fatto visita nel pomeriggio ai cantieri relativi alle scogliere a difesa del litorale di Porto Recanati e Potenza Picena. Il sopralluogo in mare è avvenuto a bordo dell’imbarcazione del Provveditorato Opere Pubbliche per Toscana, Marche e Umbria, salpata dal porto di Civitanova Marche e accompagnata da una motovedetta della Guardia Costiera. “Ad un anno dall’aggiudicazione dell’appalto – ha detto Ceriscioli – possiamo costatare il buon avanzamento dei lavori in corso d’opera. Si tratta di un intervento importante reso possibile dal lavoro di squadra fatto tra Regione, Provveditorato alle Opere Pubbliche, Rete Ferroviaria Italiana, Commissario straordinario per il dissesto e Comune di Porto Recanati. Gli interventi si inseriscono in un accordo di programma che sta permettendo la realizzazione di una delle più importanti opere pubbliche a difesa della costa nella nostra Regione realizzata negli ultimi tempi, in un tratto particolarmente critico. Vengono messi in sicurezza gli arenili, con effetti benefici per il turismo balneare, le opere civili, viarie e ferroviarie”. Con il Presidente erano presenti al sopralluogo, l’assessore alla Difesa della Costa Angelo Sciapichetti, rappresentanti e tecnici del Provveditorato Opere Pubbliche e della Regione. L’intervento di difesa della costa riguarda il paraggio dal Fiume Potenza al Fosso Pilocco nei Comuni di Porto Recanati e Potenza Picena. Un intervento che prevede un investimento complessivo di 15,26 milioni di euro – di cui 3,05 finanziati dalla Regione mediante il Fondo europeo di sviluppo regionale, quattro milioni dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, quattro da RFI e 4,21 dal Commissario straordinario per il dissesto idrogeologico – e riguarda un tratto di costa particolarmente ampio, di circa tre km.“L’intervento su questo tratto di litorale – ha detto Sciapichetti – era atteso da molto tempo. Finalmente dopo un lavoro in sinergia tra i diversi soggetti pubblici e privati coinvolti, sta diventando realtà un’opera di grande rilevanza per questo territorio e per la sua economia”.

 

 

CERISCIOLI: “LE NUOVE TECNOLOGIE CI CHIAMANO AD ORGANIZZARE LA SANITA’ IN BASE ALLE NUOVE NECESSITA’ DEI CITTADINI”

 

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli ha inaugurato questa mattina, all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, il nuovo acceleratore lineare a doppia energia da destinare al reparto di radioterapia del nosocomio ascolano, permettendo di effettuare tutti i tipi di radioterapia per i malati oncologici, ematologici e della pneumatologia.

 

“La tecnologia rispetto al passato – ha sottolineato Ceriscioli – si è notevolmente evoluta con strumenti di alta qualità e noi siamo chiamati ad organizzare la sanità in base alle nuove necessità, programmando sul territorio in maniera diversa le risposte.  La grande sfida è proprio quella del territorio e per questo ben venga la prima Casa della Salute di tipo A ad Ascoli Piceno perché permette di fare l’appropriatezza, ovvero organizzare a rete la medicina sul territorio in grado di poter dare al cittadino il massimo delle risposte senza doversi recare in un altro luogo. Tanto più riusciremo a concentrare le attività, selezionandole e specializzandole con le tecnologie adeguate, tanto più indirizzeremo al meglio e rapidamente la soluzione per il paziente”.

“La polemica dei posti letto per acuti – ha proseguito il presidente – in questa territorio è assurda in quanto il parametro prevede un posto letto ogni 333 abitanti invece qui è uno su 310 e nonostante il calo della popolazione, abbiamo mantenuto gli stessi posti letto. Non solo. Se noi prendiamo la mobilità attiva extraregionale e facciamo il saldo con quella passiva intra-regionale c’è un -12 posti letto che vanno sottratti proprio ai 310. Inoltre – ha concluso Ceriscioli – dall’analisi scientifica effettuata, grazie alla buona infrastrutturazione questo territorio rispetto ad altri si presta di più per la collocazione del nuovo ospedale perché spostandolo non cambia nulla e sotto il profilo normativo, in base al bacino di abitanti, è ottimale proprio qui avere un ospedale di primo livello”.

PROTOCOLLO D’ INTESA DEL COMPLESSO TERMALE ACQUASANTA TERME

 

A seguire il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli ha firmato il protocollo d’intesa tra Regione, Comune di Acquasanta Terme, Fai e Arpa Marche per l’adeguamento strutturale e funzionale del complesso termale della piccola cittadina acquasantana.

“Con questo accordo – ha commentato Ceriscioli – diamo il via materialmente al percorso di recupero di un bellissimo bene mantenendo l’impegno preso qualche anno fa, indipendentemente dall’evento sismico. Restituiremo le realtà meglio di prima nel cuore di Acquasanta Terme e poter immaginare il ritorno in un luogo cosi magico a servizio dell’umanità, sviluppando economia con il turismo quale motore di crescita, ci rende soddisfatti”.

Il protocollo prevede sostanzialmente l’impegno da parte dei firmatari, ciascuno per le proprie competenze e funzioni, a promuovere e a valutare le condizioni per la realizzazione di un progetto finalizzato al recupero e all’adeguamento strutturale e funzionale del complesso formato dalla piscina e dalla grotta sudatoria, che da anni si trova in completo stato di abbandono. Nell’ottica della ricostruzione post sisma e della rivitalizzazione diretta di questi territori per la ripresa economica, la Regione ha ritenuto la proposta meritevole della massima attenzione per la ricaduta sul turismo e sulla ricettività delle zone, per gli effetti occupazionali e sociali legati alla valorizzazione di un elemento fortemente identitario sia per la comunità acquasantana sia per l’intera vallata del Tronto

Studio dell’inquinamento aerobiologico e del PM10 (2,5) nella città di Ancona”, Sciapichetti: “La Giunta regionale condivide gli obiettivi, progetto replicabile nelle altre realtà marchigiane”

Sciapichetti

Migliorare il controllo degli inquinanti e la gestione delle allergie da polline nella popolazione urbana e non, per valutarne l’impatto ambientale, sociale ed economico, aumentare la qualità della vita e ridurre i costi del Servizio sanitario regionale. Sono questi gli obiettivi di fondo condivisi dalla Giunta regionale e perseguiti dallo studio dell’Inquinamento aerobiologico e del PM10(2,5) nella Città di Ancona, prodotto dal Dott. Floriano Bonifazi (presidente onorario Società italiana di allergologia). Un’analisi biennale sperimentale che vedrà come capofila il comune di Ancona e che mira anche a valutare l’esposizione della popolazione ai pollini di erbe e piante dell’arredo urbano, considerando la loro quantità e la loro interazione con l’inquinamento da polveri sottili PM10 e PM2,5. A fronte di risultati positivi, il progetto potrà essere replicato in altre città marchigiane. “Considerata la rilevanza sociale, sanitaria ed economica degli obiettivi del documento – commenta l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti – e l’importanza di migliorare le conoscenze sull’esposizione della popolazione ai pollini allergizzanti e alla loro potenziale interazione con gli inquinanti atmosferici, abbiamo condiviso questo progetto con il Comune capoluogo e l’Autorità portuale. L’aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria necessita di approfondimenti sull’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici: questo studio risulta, pertanto, quanto mai opportuno. Sul tema dell’inquinamento ambientale c’è grande sensibilità e attenzione da parte della pubblica opinione, ma carente è la chiarezza delle informazioni. Ancona farà da capofila di uno studio che mira ad approfondire le conoscenze nella chiarezza dei risultati e delle soluzioni possibili”. Il sindaco ha parlato di una grande operazione di serietà scientifica e trasparenza anche per recuperare un rapporto di fiducia tra cittadini e amministratori, che si misurerà quotidianamente con i problemi della città. Rodolfo Giampieri (presidente Autorità di sistema portuale del mare adriatico centrale) l’ha apprezzato come uno studio disposto “con un approccio scientifcio e professionale che mette al centro la competenza. L’impegno dell’Autorità è convinto, in quanto la sostenibilità risulta determinante anche nella competizione aziendale”. L’originalità di questo progetto, ha anticipato Bonifazi, “è quello di testare l’aria in tutte le sue componenti. È innovativo perché influenzerà l’arredo urbano, con la dislocazione, ad esempio, di piante non allergizzanti, l’ubicazione degli impianti sportivi e delle scuole ad almeno 3-400 metri dalle strade a maggior traffico”. Si cercherà di campionare “non solo particelle sospese PM2,5 e 10 ma si valuterà anche l’inquinamento da particelle organiche (pollini e spore fungine), con campionatori diversificati rispetto a quelle delle polveri sottili per affinare i rilievi, rendendoli disponibili in tempo reale ai cittadini”. È allo studio una dislocazione di pannelli informativi per la città, con indicazioni comportamentali sulla base degli inquinanti rilevati. Ancona potrebbe divenire una città di riferimento nazionale sotto questo punto di vista. “Il progetto, già partito – ha rivelato Bonifazi – sta campionando da tempo, utilizzando il campionatore di fondo sito nella Cittadella, al quale è stato aggiunto quello mobile della Palombella che rileva i dati del traffico e che sarà dislocato anche negli altri quartieri. È previsto un terzo rilevatore di polline, la cui dislocazione è allo studio. Verranno raffrontati i campionamenti e si inizieranno a valutare quelli che possano essere i danni sulla salute dei cittadini più esposti, se danni ci saranno, mediante analisi di alcune patologie correlate valutando gli accessi ai Pronto soccorso di Torrette, Salesi e Inrca. Disporremo quindi di maggiori indicazioni per fare campagne di comunicazione, per correggere le abitudini dei cittadini nel traffico veicolare e negli ambienti chiusi. È un progetto ambizioso che procederà per gradi e che potrà essere ugualmente realizzato nel resto del territorio regionale”. Stefano Orilisi (direttore scientifico Arpam) ha detto che la nuova centralina di rilevazione del polline alimenterà la dotazione della Rete pollnet nazionale a cui aderisce l’Agenzia, sottolineando l’importanza dell’integrazione tra strutture specialistiche per il monitoraggio degli inquinanti.

SCHEDA – Il Dott. Floriano Bonifazi, già primario di Allergologia presso l’ospedale regionale di Ancona Torrette ha presentato all’Assessorato all’Ambiente regionale un documento tecnico, che pone degli obiettivi per la prevenzione delle patologie da inquinamento da allergeni in relazione all’inquinamento da inquinanti atmosferici. Lo studio si propone finalità che potranno essere raggiunte attraverso un sistema integrato di informazione tra quantità settimanali di polline, concentrazione degli inquinanti atmosferici PM10 e PM2,5, tempo di esposizione e raccomandazioni della popolazione a rischio. Ed ancora, valutazione tra lo stato di salute dei pazienti a rischio, in particolare i gruppi sensibili, e le concentrazioni di polline e le polveri sottili. Previsti anche studi e iniziative sull’utilizzo di piante potenzialmente meno allergizzanti anche attraverso la raccolta di dati aerobiologici sulla quantità di pollini e allergeni nell’arco dell’anno e le concentrazioni di inquinanti atmosferici in relazioni alle fonti emissive, quali impianti industriali, traffico veicolare, riscaldamento domestico, ma anche i fertilizzanti nel settore agroalimentare. I dati monitorati dalla rete regionale di monitoraggio sono fondamentali per gli obiettivi che si propone il documento.

 

 

90 musei marchigiani animano la Giornata Internazionale dei musei – 18 maggio 2018 e la Notte dei musei – 19/20 maggio 2018

 

GRAND TOUR MUSEI 2018 – X EDIZIONE

“Musei iperconnessi: nuove vie, nuovi pubblici”

#grandtourmuseimarche2018

 

Musei aperti giorno e notte nel prossimo week end: quasi 90 musei delle Marche apriranno le porte per dar vita ad iniziative e offerte culturali nuove nell’ambito del Grand Tour dei Museiche, come ogni anno a maggio, ormai da dieci anni, l’Assessorato alla Cultura della Regione Marche promuove, insieme al Coordinamento regionale Marche di ICOM Italia e in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Polo Museale delle Marche ed il supporto organizzativo della Fondazione Marche Cultura. Anche per questa edizione 2018, la decima appunto, è stato organizzato un appuntamento convegnistico in occasione della Giornata Internazionale dei Musei (Treia, Venerdì 18 maggio) ed una serie di iniziative che a partire dalla Notte dei Musei (Sabato 19 maggio) con aperture serali, si protrarrà fino a domenica 20 maggio. Il tema proposto “Musei iperconnessi: nuove vie, nuovi pubblici” è stato accolto favorevolmente e con grande partecipazione dalle strutture museali delle cinque Province ( 31 ad Ancona, 16 ad Ascoli Piceno, 6 a Fermo , 17 a Macerata e 19 a Pesaro-Urbino – vedi elenco allegato)  che con le loro proposte al pubblico  ( conferenze, concerti, degustazioni, laboratori ecc.)  hanno saputo ben interpretare l’importanza di creare attrattività verso le strutture museali intese come soggetti attivi nella società contemporanea, promotori di conoscenza e di dialogo tra le culture e le comunità.

Venerdì 18 maggio Treia (Aula multimediale del Museo Archeologico) ospiterà un convegno organizzato dal MAB Marche in collaborazione con il Comune di Treia dal titolo “Musei archivi biblioteche iperconnessi. Nuovi approcci verso pubblici e utenti degli istituti culturali delle Marche” che vedrà impegnati esperti e operatori culturali dei diversi settori in un interessante dibattito ed un confronto di progetti ed esperienze.

Sabato 19 maggio, in occasione della Notte dei Musei, le strutture museali apriranno le porte per invitare alla partecipazione di iniziative musicali, mostre, visite guidate, degustazioni. La serata, promossa in tutta Europa, vedrà il prolungarsi dell’orario di apertura fino alle ore 1.00 di domenica 20 maggio per consentire a tutti un’affascinante visita notturna alle collezioni ed un diverso e innovativo modo di apprezzarle.

Nella giornata di domenica 20 maggio proseguiranno gli incontri e le attività di animazione.

Il programma e le iniziative saranno promossi attraverso i tradizionali canali social regionali Facebook, Twitter dedicati a musei e biblioteche (@marchemusei) oltre che nei portali istituzionali della Cultura e del Turismo della Regione Marche e nel blog www.destinazionemarche.it. La valorizzazione di Grand Tour Musei avverrà anche tramite la partecipazione delle community e dei travel blogger presenti nel territorio marchigiano e protagonisti del digitale che, coordinati dalla Regione e dalla Fondazione Marche Cultura, promuoveranno e animeranno i nostri musei con l’hasthag #grandtourmuseimarche2018

IN ALLEGATO L’ELENCO DELLE STRUTTURE E LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA: GRAND TOUR MUSEI 2018_A

 

 

SI TINGE DI “BLU” LA CRESCITA NELLA REGIONE ADRIATICO-IONICA

Pesca sostenibile ed acquacoltura sono i settori chiave per lo sviluppo delle comunità costiere interessate dall’economia ittica. Venerdì 18 maggio, presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana, si terrà la conferenza di lancio dei progetti di cooperazione territoriale europei: ARIEL e DORY.

Innovazione ed approccio scientifico sono le parole chiave per un settore, come quello della piccola pesca nelle Marche, ancora contraddistinto da imprese di dimensioni ridotte, a carattere per lo più familiare. Eppure, nonostante la regione non sia tra le più estese in Italia, alcuni numeri indicano il valore e l’importanza che il settore riveste per il territorio: le Marche, con i suoi 174 km di costa annoverano 8 porti, una flotta peschereccia consistente in oltre 800 imbarcazioni e 2000 pescatori, 7 mercati ittici, un polo industriale di trasformazione del prodotto ittico rilevante, un radicato settore di supporto tecnologico.

Migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica di questa attività significa – dunque -migliorare la qualità della vita delle comunità costiere interessate dall’economia ittica.

A pochi giorni dall’apertura di Tipicità in Blu, il festival del gusto e dell’economia del mare, si inserisce la conferenza “Pesca sostenibile ed acquacoltura: settori chiave per la crescita blu nella regione Adriatica-Ionica”, promossa dalla Regione Marche, in programma il 18 maggio presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana ad Ancona, a partire dalle ore 9.00.

“La Regione Marche – commenta l’assessore alla Pesca marittima della Regione Marche, Angelo Sciapichetti – ha attivato la maggior parte delle Misure del FEAMP relative ai porti, agli aiuti diretti alle imprese di pesca, alla commercializzazione del prodotto e all’acquacoltura, allo sviluppo locale. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a oltre 31 milioni di euro e a oggi, giro di boa della programmazione, sono stati concessi ed impegnati 13,8 milioni di euro, cioè quasi il 45 per cento delle risorse a disposizione”.

Sostenibilità, innovazione, competitività, sicurezza alimentare e governance degli spazi marittimi rappresentano, al contempo, le principali sfide comuni che tutti i territori dell’area Adriatico- Ionica si trovano ad affrontare considerata la natura condivise della risorse ittiche.

La conferenza sarà l’occasione per il lancio di due progetti di cooperazione territoriale europei: ARIEL e DORY, per un valore economico che supera i 2 milioni di euro.

ARIEL, finanziato dal programma di cooperazione Interreg ADRION, con capofila CNR-ISMAR Ancona, e che vede la partnership della Regione Marche, Regione Siciliana ed istituzioni della Croazia, Montenegro e Grecia, ha l’obiettivo di costruire una rete di conoscenza e cooperazione tra i diversi attori italiani e transfrontalieri per la diffusione dell’innovazione tecnologica e manageriale nei settori della piccola pesca e dell’acquacoltura; supportare le pubbliche amministrazioni nella programmazione di politiche basate su evidenze scientifiche; aiutare le imprese del settore ad essere più competitive ed ecosostenibili nel contesto internazionale.

Dory, finanziato dal programma di cooperazione Interreg Italia-Croazia 2014-2020, con capofila la Regione Marche, vede la partnership delle Regioni Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, CNR-ISMAR e soggetti croati e si pone come obiettivo lo sviluppo di modelli condivisi di gestione delle risorse ittiche, l’implementazione di azioni pilota per l’incremento della biodiversità e la sperimentazione di tecniche innovative di acquacoltura sostenibile.

Per il 18 maggio è prevista la partecipazione dell’Assessore alla Pesca Marittima della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, del Segretario Permanente Iniziativa Adriatico-Ionica, Fabio Pigliapoco e dei vari partner italiani e transfrontalieri.

 

 

Azienda Ospedaliera Marche Sud, nota di Valeriano Camela 

Valeriano Camela

Ad oggi l’unico atto concreto e verificabile riguardo l’Azienda ospedaliera Marche Sud è il passaggio contenuto nel vigente Piano sociosanitario regionale alla pagina 116 dove,
su mia iniziativa, si prevede che “l’integrazione funzionale in atto tra gli ospedali di Ascoli e San Benedetto è propedeutica all’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Sud”. L’attuale piano sanitario regionale è in fase di rivisitazione da parte della commissione sanità della Regione ma ho fondati motivi per ritenere che questo passaggio verrà mantenuto. Ne sono ancor più convinto, alla luce di quanto emerso oggi nel corso della conferenza stampa tenutasi presso l’ospedale di Ascoli alla presenza del Governatore della regione Marche Luca Ceriscioli. Valeriano Camela

 

Azienda Ospedaliera Marche Sud, argomento ampiamente dibattuto da diversi mesi a questa parte.

Ad oggi l’unico atto concreto e verificabile riguardo l’Azienda ospedaliera Marche Sud è il passaggio contenuto nel vigente Piano sociosanitario regionale alla pagina 116 dove,
su mia iniziativa, si prevede che “l’integrazione funzionale in atto tra gli ospedali di Ascoli e San Benedetto è propedeutica all’istituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Sud”. L’attuale piano sanitario regionale è in fase di rivisitazione da parte della commissione sanità della Regione ma ho fondati motivi per ritenere che questo passaggio verrà mantenuto. Ne sono ancor più convinto, alla luce di quanto emerso oggi nel corso della conferenza stampa tenutasi presso l’ospedale di Ascoli alla presenza del Governatore della regione Marche Luca Ceriscioli.

 

 

L’assessore Sciapichetti al sindaco Pasqui: “Basta lo diciamo noi!”

“Basta lo diciamo noi, basta alle strumentalizzazioni e basta utilizzare il terremoto per fare campagna elettorale permanente sulla pelle dei camerti. Se a Camerino sono state consegnate 12 Sae su 310 questo è indicativo dell’operato di Pasqui. I cittadini, al di là delle polemiche, possono fare le loro valutazioni liberamente: in 25 comuni su 28 abbiamo terminato le consegne e in quelli che restano, ovvero Valfornace e Visso, siamo alla fase finale. Eppure le norme erano uguali per tutti i Comuni, non basta più attribuire le colpe alle difficoltà idrogeologiche o all’ampiezza del territorio di Camerino. Abbiamo sempre mantenuto un profilo istituzionale di correttezza e collaborazione anche esponendoci alle critiche perché per noi era ed è essenziale risolvere i problemi delle persone, tanto è vero che, tra tante attestazioni di disponibilità nei confronti di Camerino, abbiamo perfino inviato i nostri funzionari a supporto della struttura comunale per le attività relative al terremoto. È il sindaco Pasqui che deve chiedere scusa al territorio e ai suoi colleghi sindaci: come delegato dall’Anci per il terremoto non solo non ha partecipato quasi mai al Comitato dei sindaci, ma non ha neanche sentito il dovere di convocarli e riunirli come invece ha fatto la Regione, più volte, per confrontarsi e dare una soluzione alle tante criticità del territorio. A differenza del sindaco abbiamo sempre esercitato il rispetto istituzionale e abbiamo improntato il nostro operato all’onestà intellettuale e alla verità. Non accettiamo l’accusa di latitanza o assenza su Camerino perché o io o il Presidente Ceriscioli abbiamo sempre partecipato agli appuntamenti ogni volta che è stato richiesto. Il sindaco continua ad avere un comportamento ambiguo: nelle occasioni di confronto istituzionali riconosce alla Regione tutti i meriti, mentre nelle altre sedi addebita a questa amministrazione tutti i ritardi accumulati a Camerino e classifica i rappresentanti regionali “certa gente”. Questo è inaccettabile e offensivo. Ora nel merito. Rispetto alla riunione dell’8 maggio Pasqui dice il falso perché non c’è stata nessuna convocazione arbitraria della Regione ed uno scambio di mail del 4 maggio lo attesta. Inoltre lunedì 7 il segretario comunale ha comunicato che anche il vicesindaco Lucarelli non avrebbe partecipato ed ha chiesto se fosse utile confermare la riunione. Insieme è stato condiviso che per importanza e urgenza dell’oggetto l’incontro andava confermato. Su Arcofiato i lavori erano fermi non per negligenza, ma perché si stava svolgendo una verifica tecnica ed economica, che si è conclusa in pochi giorni (come già anticipato in riunione). E come comunicato, sempre in data 8 maggio, dal Rup Stefano Stefoni oggi sono iniziate le trivellazioni e le prime armature dei pali. Come capirebbe chiunque queste attività erano propedeutiche all’avvio dei cantieri. Infine riguardo all’area di Cortine ovest, le Sae erano già pronte martedì scorso dopo il sopralluogo effettuato con la Protezione civile nazionale e regionale.  Il Comune, il 15 maggio, ha sollevato alcune osservazioni e come sempre, nella reciproca disponibilità, si è concordato di verificare tutte le Sae per consegnarle a regola d’arte. Oggi pomeriggio, dopo una ulteriore verifica, le chiavi di 43 Sae sono state date al Comune: criticità così rilevanti, insomma, che sono state risolte in meno di 48 ore” ha dichiarato Sciapichetti.

 

Diagnosi prenatale di Loreto, quasi 7000 prestazioni effettuate in 420 giorni di operatività

Ceriscioli: ““ll Centro ha raggiunto in breve tempo tutti gli obiettivi che ci eravamo dati all’inizio”

 

 

Whirpool, la Regione presente al Tavolo di Roma con un proprio rappresentante

 

Giornata Inaugurativa all’Ospedale Mazzoni” di Ascoli 

 

 

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