dall’Amat

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2018-05-07

PESARO, MERCOLEDÌ 9 MAGGIO A TEATROLTRE

L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI URBINO SCUOLA DI SCENOGRAFIA 2017/18

PRESENTA IMPREPARATI (TITOLO PROVVISORIO)

A QUARANTA ANNI DALLA SCOMPARSA DI ALDO MORO

 

Mercoledì 9 maggio il Teatro Rossini di Pesaro ospita la l’Accademia di Belle Arti di Urbino scuola di Scenografia 2017/18 con lo spettacolo Impreparati (titolo provvisorio), liberamente tratto da L’affaire Moro di Leonardo Sciascia, progetto per uno spettacolo a quaranta anni dalla scomparsa di Aldo Moro di Rossano BaroncianiFrancesco Calcagnini e Davide Riboli.

Lo spettacolo è proposto nel cartellone di TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti di teatro, musica e danza del presente promossa da AMAT con il Comune di Pesaro e altri otto Comuni del territorio.

“Il delitto Moro -scriveva Carlo Bo sulle pagine del “Corriere della Sera” il 9 maggio 1979 – avrebbe dovuto essere un momento della nostra coscienza comune, oggi sappiamo che non lo è stato, anzi abbiamo il sospetto che si sia fatto l’impossibile perché non lo diventasse. […] Invece quella tragedia avrebbe dovuto essere una grande occasione uno di qui momenti che la storia ci offre per confronti in profondità, per ulteriori scandagli e quindi un punto di partenza per un altro tipo di navigazione”.

Dentro questa occasione persa e dopo quaranta anni passati la Scuola di Scenografia elabora un’inquietudine e un presagio non sulla morte di Aldo Moro, né sugli uomini della scorta, ma sul gran varietà che si sovrappone alla realtà di questa tragedia.

In scena ci saranno: Fabrizio Bartolucci, Ottavia Catenacci, Giuseppe Esposto, Sandro Fabiani, Francesca Gabucci

Monica Miniucchi, Alberto Pancrazi, Claudio Tombini, Sofia Vernaleone; le voci registrate sono di Lucia Ferrati, Matteo Giardini, Lyu Yanrong e Sam WenYue Zhang.

 

Per informazioni e biglietti (5 euro): Teatro Rossini 0721 387621. Inizio spettacolo ore 21.

ABITIAMO LE MARCHE, DAL 10 MAGGIO A CEMERINO, CASTELRAIMONDO E CALDAROLA

UNA ORIGINALE VERSIONE DI ROMEO E GIULIETTA DI TOURNÉE DA BAR

 

Dal 10 al 13 maggio Tournée da Bar, progetto che diffonde il teatro, la cultura e l’amore per i classici in luoghi teatralmente non convenzionali, fa tappa con Giulietta & Romeo nei luoghi colpiti dal sisma del 2016 della provincia di Macerata, per il progetto AbitiAMO le Marche, promosso dal MiBACT, dall’AMAT e dal Consorzio Marche Spettacolo con i Comuni di CamerinoCastelraimondoSan Ginesio e Caldarola.

La compagnia Tournée da Bar – fresca vincitrice dei bandi Che fare2015, Funder 35, Open 2016 della Compagnia di San Paolo e del premio #ReteCritica2016, come miglior progetto di comunicazione – prorta in scena una originale e fresca versione del capolavoro shakespeariano il 10 maggio a Camerino (Geostuttura Citypark), l’11 a Castelraimondo (Piazza della Repubblica – in caso di pioggia sotto i portici di Piazza Dante), il 12 maggio a San Ginesio (Piazza Alberico Gentili) e il 13 maggio a Caldarola (Sala Tonelli).

Una vera e propria tournée che viaggia di notte mettendo in scena i grandi classici del teatro, Tournée da Bar offre un’occasione di spettacolo gioiosa e festosa, adatta a tutti e con musica dal vivo in grado di catalizzare l’attenzione e l’interesse di un gran numero di persone, per far loro riscoprire la bellezza del teatro e della letteratura.

In Giulietta & Romeo il pubblico riscopre la storia di Romeo e Giulietta tra narrazione, azione, coinvolgimento diretto e brani originali. Gli attori/mattatori portano il pubblico alla riscoperta di questo grande classico e lo accompagnano all’interno della storia dei due amanti veronesi tra risate, momenti avvincenti e commuoventi. I due attori interpretano più personaggi, recitano i testi di Shakespeare e subito dopo tornano a raccontare la storia rivolgendosi direttamente agli spettatori. Il classico viene agito, raccontato e illustrato. Accanto agli attori un musicista che dal vivo crea atmosfere sonore sempre più ricche in un crescendo che corre verso il gran finale. Il repertorio di riferimento per la composizione dei brani originali spazia dalla classica al rock anni 70 in uno scontro/incontro tra classico e moderno. Un atto poetico che assume la forza di un vero e proprio gesto ideologico in grado di portare benefici alla cittadinanza tutta.

AbitiAMO le Marche intende sostenere la ricostruzione per le comunità colpite dal sisma, attraverso la promozione dello spettacolo dal vivo, nella consapevolezza del ruolo primario che la cultura può svolgere per favorire la coesione, rinnovare l’identità e promuovere la crescita personale. Tutti gli spettacoli proposti sono a ingresso gratuito e intendono accompagnare e sostenere il percorso di ricostruzione di un futuro positivo.

TEATROLTRE, GIOVEDÌ 10 MAGGIO A URBINO

FRANCESCA BENEDETTI IN L’INDECENZA E LA FORMA. PASOLINI NELLA STANZA DELLA TORTURA

Una “signora della scena” di grande maestria, Francesca Benedetti, interpreta giovedì 10 maggio al Teatro Sanzio di Urbino L’indecenza e la forma. Pasolini nella stanza della tortura, nuovo testo scritto da Giuseppe Manfridi, per la regia di Marco Carniti, ultimo appuntamento urbinate del cartellone di TeatrOltre, la più ampia rassegna regionale multidisciplinare di 32 appuntamenti legati a esperienze del contemporaneo promossa da AMAT con i Comuni del territorio.

Un testo polifonico a più voci, tutte affidate a Francesca Benedetti, per un viaggio dal reale autobiografico a quel “romanzo mai scritto” in cui Pasolini rivive i suoi rapporti con la madre e il padre in una sorta di incubo feroce, un “caos” involontario che lo porta all’autodistruzione.

“Un Pasolini capovolto che esce allo scoperto – scrive Marco Carniti nelle note allo spettacolo – mostrando la parte più fragile di se stesso. Un vero e proprio sacrificio umano che si svolge davanti agli occhi del mondo fuori da ogni tipo di giudizio o giustificazione. Ho cercato di rappresentare ciò che è stato creato per essere solo ascoltato. Unendo sacralità e perversione in un laccio inestricabile. Un cordone ombelicale che strangola senza pietà un figlio-vittima lasciando senza respiro sia l’attore che lo spettatore. Ho dato corpo e azione teatrale a un personaggio inesistente nel testo originale che rappresenta in senso fisico e metafisico il rapporto vittima-carnefice che si instaura tra madre-figlio e padre-figlio. Un testo che vuole superare tutti i limiti della decenza verbale e fisica scompigliando le carte del nostro destino e generando il caos che ci coinvolge tutti”.

“Si sa: nella vita e nell’opera di Pasolini l’indecenza e la forma coabitano – afferma Giuseppe Manfridi -, confliggono e si mischiano. Nel profluvio dei versi che compongono il copione, nei lacci delle rime e delle assonanze, nel rap dissennato che traversa facce, gole, miti e nervature, l’osceno ambisce a purificarsi, mostrandosi ansioso di una spietatezza che lo giustifichi, fomentando dialoghi estremi, fatali”.

In scena accanto a Francesca Benedetti anche l’attore Dario Guidi, le musiche sono di David Barittoni, la produzione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale.

Per informazioni e biglietti (10 euro, ridotto 8 euro): biglietterie circuito AMAT (071 2072439 – www.vivaticket.it vendita on line), Teatro Sanzio 0722 2281. Inizio spettacolo ore 21.

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