dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2018-06-06

IL PRESIDENTE LUCA CERISCIOLI OGGI ALLA PRESENTAZONE DI RISORGIMARCHE

La partecipazione del presidente della Regione, Luca Ceriscioli  alla conferenza stampa di presentazione di RisorgiMarche2018, oggi al Pio Sodalizio dei Piceni a Roma, è stata anche l’occasione per parlare di ricostruzione post terremoto al numeroso pubblico intervenuto .

“La seconda edizione di questo Festival  ha un altro valore rispetto allo scorso anno- ha detto Ceriscioli – , un valore di stabilità e di continuità che assume un nuovo significato simbolico: se lo scorso anno era vicinanza alle popolazioni colpite, quest’anno è senso di consolidamento culturale e identitario. Che è importante quanto la ricostruzione materiale, perché significa dare ragioni per un pieno ritorno nei territori e viverli completamente , significa anche rendere un servizio straordinario alle popolazioni che si sentono giustamente  protagoniste anche dell’accoglienza .E contiamo che come lo scorso anno i flussi turistici facciano contare numeri positivi.  La situazione attuale nelle zone terremotate è quella di essere a cavallo tra la fine dell’emergenza e la prima fase  della ricostruzione . Tutti i cittadini hanno avuto le casette e il fatto di volerle vicino ai paesi di provenienza ha comportato maggiori tempi ma è stato giusto così,   le ultimissime saranno consegnate tra un mese. Abbiamo inaugurato la ricostruzione  della prima opera pubblica, il Municipio di Bolognola ma ce ne sono 800 finanziate da mettere in cantiere. La situazione della messa in sicurezza o ricostruzione  delle scuole è buona anche se ne mancano ancora molte, ma abbiamo garantito a tutti gli studenti un andamento regolare dell’anno scolastico. Insomma ora speriamo che il nuovo Governo garantisca la giusta attenzione prioritaria e continui a sostenere i nostri territori.”

 

 

PA Social Day, per la prima volta in tutta Italia. Dalle Marche confronto su Informazione e dialogo su chat e social. I nuovi stili della comunicazione pubblica e culturale’

Cesetti: “I social sono strumenti fondamentali per accorciare le distanze con i cittadini”

 

Oggi è il #PaSocial Day, in 17 città italiane in contemporanea ci si confronta sulle nuove frontiere della comunicazione pubblica per offrire servizi digitali in grado di mettere il cittadino sempre più al centro. 17 eventi in contemporanea, con il coinvolgimento di tutte le regioni italiane, sono dedicati ai nuovi servizi per i cittadini e alla nuova comunicazione pubblica di enti e aziende. Tra i temi, servizi pubblici e gestione delle emergenze, cultura del digitale, marketing territoriale, nuova organizzazione e profili professionali, cultura, musei e spettacolo,  ambiente, chat, community e comunità, fondi europei, sanità, fake news, servizi digitali, nuovi linguaggi. Nelle Marche, ad Ancona, il confronto  tra esperienze e buone pratiche ha il titolo ‘Informazione e dialogo su chat e social. I nuovi stili della comunicazione pubblica e culturale’. L’iniziativa, organizzata dall’associazione per la nuova comunicazione pubblica PA Social in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Ancona e il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, ha avviato un primo vero momento di incontro e di racconto tra le varie realtà che fanno comunicazione social.

“Occasione di riflessione – per l’assessore all’Informatica e reti Ict Fabrizio Cesetti che ha aperto la mattinata – nella consapevolezza che i social sono strumenti fondamentali per accorciare le distanze con i cittadini, aumentare la fiducia, rendere la P.A. veramente a portata di cittadino. Web, social e chat costituiscono una straordinaria opportunità per dare nuova centralità nelle politiche pubbliche alla comunicazione e al lavoro dei comunicatori.

La Regione Marche – ha rilevato Cesetti – è consapevole della necessità di un nuovo approccio culturale, più dinamico e orientato al lavoro in rete, che coinvolga tutti i soggetti della comunità marchigiana, che permetta di attivare una progettualità condivisa e che consenta di mettere a sistema conoscenze, competenze ed esperienze del territorio, utilizzando modalità di interazione di tipo social, ma garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni.

Il canale social rimane importante, strumento necessario per arrivare a tutti, ma grande energia deve essere profusa per restituire ad ogni cittadino una maggiore garanzie sull’affidabilità delle informazioni che vengono veicolate e combattere così le fake news”. Questa è la sfida che la P.A. si pone nei prossimi anni, ha insistito l’assessore: “L’Amministrazione regionale, per garantire a cittadini e imprese una migliore fruizione dei contenuti informativi, documenti ed atti disponibili online, ha avviato un processo di razionalizzazione dei siti regionali, al fine di ridurre il numero dei siti esistenti ad uno solo. Una grande attività che ha dato risultati. L’impianto del nuovo sito e il percorso iniziato nel 2016 sono stati essenziali per garantire una comunicazione ufficiale efficace a supporto del sisma e della ricostruzione. Condividere con le popolazioni colpite dal sisma e con le Istituzioni locali la strategia generale, e le specifiche misure per la ricostruzione, è fondamentale e per questo abbiamo implementato gli strumenti per raccogliere informazioni e contributi, perché su questo terreno si può costruire e consolidare il necessario rapporto di fiducia e per ricostruire il senso di comunità e appartenenza. La comunità deve poter dialogare all’interno di essa e con le istituzioni. Questa è stata la nostra priorità”. Trasparenza, semplificazione e razionalizzazione: “Una Amministrazione facilmente accessibile e trasparente per assicurare l’imparzialità, la legalità ed anche la buona amministrazione nell’uso delle risorse pubbliche ed una migliore gestione dei servizi al cittadino. E’, in definitiva, anche una grande questione democratica perché attraverso di essa si può dare una risposta all’esigenza, forte e da più parti avvertita, di recuperare il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini” ha concluso Cesetti.

Dopo l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, Franco Elisei, che ha espresso soddisfazione per il confronto sempre proficuo e positivo la cui sintesi arricchisce ogni categoria e ruolo in questa fase di evoluzione rapida dell’informazione, la mattinata è proseguita con  interventi sulle diverse realtà marchigiane e alcune esperienze uniche come quella del Museo Omero,  struttura di eccellenza nazionale, che rende le arti visive fruibili anche per i non vedenti; l’attività del Social media team; l’esperienza di chat pubbliche del Comune di Ancona e di Jesi e quella del dipartimento di linguistica dell’Università di Macerata che si occupa in maniera strutturale di linguaggio social con un hashtag ormai trend fisso soprattutto su Twitter (#scritturebrevi) e ha recentemente pubblicato interi volumi scritti in emoji (Pinocchio e la Costituzione tra i più significativi). Il tema della certezza delle fonti nella comunicazione istituzionale è stato affrontato da Serena Carota, dirigente dell’Informatica, che ha parlato del sistema di piattaforme condivise per il reperimento di dati certi e aggiornati, che, soprattutto nella gestione del sisma, è risultato fondamentale per essere presenti nelle pagine istituzionali con notizie e risposte verificate e tempestive. Tra i relatori, le due Università di Urbino e Macerata, tre Comuni (Jesi, Macerata e Ancona), il Rossini Opera Festival e Cosmari e Tonidigrigio srl che curano settori strategici della comunicazione culturale e ambientale.

clicca gli allegati: CS_ENTE_PARCO_SIBILLINI CS_Pio_Sodalizio_dei_Piceni CS_REGIONE_MARCHE CS_RISORGIMARCHE_2018 CS_RISORGIMARCHE_2018 RisorgiMarche_COLOPHON_2018_A4 Calendario_RisorgiMarche2018

 

 

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la Giunta regionale invia all’Assemblea legislativa una proposta di legge che semplifica l’applicazione della 7/2014 sulla realizzazione delle coperture edili.

Casini: “Recepite le indicazioni delle categorie professionali, si migliora la qualità e l’efficacia delle disposizioni”

La Giunta regionale ha presentato all’Assemblea legislativa una proposta di legge che migliora le disposizioni previste dalla legge regionale 7/2014 sulla realizzazione delle coperture edili. Le modifiche portate all’approvazione dei consiglieri riguardano questioni emerse durante la stesura del regolamento attuativo, segnalate dalle categorie professionali. “Sono integrazioni e precisazioni che non alterano il quadro normativo, ma lo rendono più funzionale alle esigenze di chi progetta e opera in cantiere – spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Edilizia – La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità che viene riconfermata, mentre vengono previste integrazioni tecniche migliorative del precedente testo”. La 7/2014 regolamenta le misure di prevenzione e di protezione dai rischi di caduta dall’alto nell’esecuzione di lavori di manutenzione sulle coperture, che vanno realizzati in condizioni di massima sicurezza. Si applica sulle nuove costruzioni, sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, sugli interventi di restauro, risanamento conservativo e sulle ristrutturazioni. Riguarda anche l’installazione di nuovi impianti tecnici, come quelli fotovoltaici e gli interventi in sanatoria. Le nuove disposizioni che si propone di introdurre nel testo legislativo interrompono il procedimento di formazione del regolamento, che sarà riavviato a conclusione del percorso di modifica legislativa. Le integrazioni proposte definiscono meglio gli interventi interessati e quelli esclusi sulla base delle disposizioni che disciplinano il “lavoro in quota”, interessano “l’elaborato tecnico di copertura” (documento con le indicazioni progettuali, le prescrizioni tecniche e le certificazioni di conformità del sistema anticaduta), l’attività di formazione e informazione affidata all’Asur, le sanzioni, una predisposizione più snella del regolamento attuativo della legge.

 

Nasce una nuova figura professionale nelle Marche: l’accompagnatore cicloturistico

Le Marche avranno una nuova figura professionale: l’accompagnatore cicloturistico.  Questo profilo, già esistente a livello nazionale,  è stato inserito dalla giunta nel repertorio dei profili professionali su proposta dell’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi.

“L’escursionismo in bicicletta sta conoscendo anche in Italia uno sviluppo crescente e nelle Marche- spiega l’assessore Bravi – e  ci sono tutte le premesse perché si affermi  come fattore significativo sotto il profilo economico, turistico, ambientale  e culturale. La Regione sta cogliendo questa opportunità  promuovendo  il cicloturismo come offerta turistica rispettosa dell’ambiente e del paesaggio sull’intero territorio regionale: lo dimostrano le numerose risorse destinate alla realizzazione di piste e percorsi ciclabili. In questo contesto l’offerta di servizi di accompagnamento cicloturistico è un a esigenza, come  segnalano anche  gli operatori turistici,  e  può costituire uno strumento utile per l’allargamento dell’utenza e per la promozione di un turismo salutare e sostenibile.”

L’accompagnatore cicloturistico avrà quindi il compito di guidare sia nella breve escursione giornaliera  che nella vacanza in bici di più giorni  una molteplicità di utenti: individui, famiglie, gruppi associativi o aziendali, gruppi scolastici. Dovrà inoltre  fornire anche in lingua straniera informazioni  sul territorio e proporre itinerari ciclistici in relazione alle capacità, alle richieste e agli interessi   degli utenti (ambiente, cultura, enogastronomia,…).

Il percorso formativo prevede 410 ore comprensive di 100 ore di stage e 10 ore per l’esame finale.  I soggetti che erogano la formazione dovranno essere accreditati dalla Regione Marche e la macrotipologia formativa  fa riferimento alla formazione superiore e continua.
Requisiti generali di accesso al corso
–          Compimento 18° anno
–          Diploma di scuola secondaria di II grado
–          Titoli di studio conseguiti all’estero accompagnati da una dichiarazione che attesti il livello di scolarizzazione
–          Per gli stranieri è indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta
–          Dotazione tecnica necessaria (bicicletta, abbigliamento specifico, casco, scarponcini trekking, zaino)
–          Superamento prove selezioni

 

 

Ciclovia Adriatica, scorrimento graduatoria per il progetto di San Benedetto del Tronto e completa assegnazione per quello con capofila Civitanova.

Casini: “Investimenti per completare il tratto marchigiano”.

Completo finanziamento del progetto con capofila il Comune di Civitanova Marche e prima assegnazione di fondi per quello di San Benedetto del Tronto. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha destinato risorse aggiuntive del Por Fesr 2014-2020 al completamento della Ciclovia Adriatica nel territorio marchigiano. Un bando regionale, nei giorni scorsi, aveva finanziato i primi quattro progetti in graduatoria con i primi 4 milioni di euro disponibili: quelli con capofila i Comuni di Fano, Pedaso, Fermo e Civitanova Marche. Civitanova, insieme a Porto Sant’Elpidio e Potenza Picena, aveva avuto assegnato un contributo di 1,2 milioni sui 1,4 ammissibili per la messa a rete delle ciclabili cittadine. Ora riceverà la somma necessaria a completare l’intervento. Lo scorrimento consente anche di destinare i primi 240 mila euro (rispetto ai 373 mila ammissibili) al progetto di San Benedetto del Tronto che intende realizzare un “Bicycle Water Front” di 7,7 km sul Lungomare cittadino. “Come avevamo promesso, destiniamo le risorse disponibili al completamento del tracciato marchigiano della Ciclovia Adriatica – afferma la vicepresidente Anna Casini, assessore alle Ciclabili – È un progetto che sosteniamo perché corrisponde alle priorità della Regione che punta sulla mobilità dolce, interconnettendo le aree interne con la costa, seguendo lo sviluppo delle direttrici nazionali. L’Adriatica è una priorità anche per lo Stato, per cui le disponibilità che verranno dal Governo centrale, nell’ambito del Sistema nazionale di ciclovie turistiche, le utilizzeremo per completare i lotti funzionali marchigiani”.

 

 

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