dalla Regione Marche

dalla Regione Marche

2018-06-19

SOPRALLUGO NEI CANTIERI SUL MISA E CONFERENZA STAMPA SULLA MANUTENZIONE DELLE ASTE FLUVIALI DELLA REGIONE

Il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha partecipato questa mattina a Bettolelle di Senigallia ad un sopralluogo nei cantieri in atto per la manutenzione del Fiume Misa, avviati lo scorso quattro giugno e che termineranno il quattro dicembre. “Oggi vediamo la concretizzazione di un lungo lavoro – ha detto Ceriscioli – cominciato con l’analisi e il reperimento di tutte le risorse utilizzabili per i tanti lavori di cui necessita il Misa. Abbiamo lavorato su tre fronti: sbloccato risorse ferme da anni, anche a causa del patto di stabilità e della frammentazione delle competenze. Abbiamo poi concentrato su questo versante risorse europee destinate al bilancio regionale, infine abbiamo messo a frutto i fondi del governo nazionale, intercettati grazie al buon lavoro dei nostri uffici. Parallelamente agli stanziamenti finanziari, abbiamo predisposto per la prima volta una mappatura degli assetti idrografici della regione, per definire le priorità su cui indirizzare i fondi. L’obiettivo è quello di operare il meno possibile in emergenza, programmando adeguatamente gli interventi di prevenzione, affinché le emergenze siano ridotte al minimo. Qui a Senigallia vediamo concretizzato un metodo, un intervento che si inserisce in un disegno più grande. Governare le acque, significa governare il territorio”. Erano presenti al sopralluogo l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Angelo Sciapichetti, il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, il consigliere regionale, Fabrizio Volpini, il presidente del Consorzio di Bonifica, Claudio Netti, il presidente dell’Assemblea regionale del Consorzio di Bonifica, Michele Maiani. Dopo il sopralluogo si è tenuta una conferenza stampa presso il Comune di Senigallia. “Stiamo realizzando – ha detto Sciapichetti – una serie di interventi necessari, fortemente voluti dal sindaco Mangialardi e dalla città, nessun fiume delle Marche rispetto al Misa gode in questo momento di maggiore attenzione da parte della Regione. L’impegno, ora che ci sono i fondi disponibili,  è fare presto. Non tutti i problemi sono risolti, ma questi lavori mitigano molto il rischio idraulico, aggravato purtroppo dai cambiamenti climatici”. “Per la prima volta – ha detto Mangialardi – non vediamo lavori avviati per riparare i danni dopo le emergenze, bensì per programmare una manutenzione necessaria, attuata con grande attenzione e scadenze precise, inserita in un disegno più ampio di gestione del Misa”. “La delega ricevuta dal presidente Ceriscioli in veste di Commissario straordinario per il dissesto idrogeologico – ha detto Netti – sta permettendo al Consorzio la realizzazione della più grande opera pubblica diffusa sul territorio a cui partecipano circa 300 aziende agricole. La stiamo facendo investendo su professionalità giovani, dando opportunità di lavoro qualificato. Lo facciamo nel rispetto di tutte le regole a presidio dell’ambiente, con il metodo della condivisione propositiva e partecipata con tutti i soggetti coinvolti”. “Nel programma di governo di questa maggioranza – ha detto Volpini – c’è la lotta al dissesto idrogeologico, perché un euro investito in prevenzione ne fa risparmiare tantissimi in emergenza. Senza proclami, ma con i fatti, stiamo realizzando questo obiettivo”. Durante la conferenza stampa sono stati presentati anche i lavori per otto milioni di euro oggetto della delega al Consorzio di Bonifica per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e che coinvolgeranno le provincie di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino, mentre seguiranno presto interventi per le province di Fermo e Ascoli Piceno con i fondi per il terremoto. Infine il presidente Ceriscioli ha anticipato il progetto di diversificazione delle fonti idropotabili da inserire nell’accordo di programma con il governo nazionale per il rilancio post sisma. Un tema legato anche agli effetti del terremoto sulle falde acquifere, che prevede un investimento di 200 milioni di euro.(f.b.)

SCHEDA LAVORI FIUME MISA

La Regione Marche e il Comune di Senigallia, in diversi incontri, hanno fatto il punto sulla situazione del fiume Misa, sui lavori in procinto di essere realizzati e sui finanziamenti in arrivo. Sono in divenire due opere consistenti: le vasche di espansione e il rifacimento dei tratti più ammalorati degli argini. Per quanto riguarda le vasche di espansione è stata completata la realizzazione dei rialzi arginali a monte del ponte tra Bettolelle e Brugnetto e l’argine di valle della vasca in adiacenza al fosso del Giannino a tutti noto come fosso del Sambuco. Le restanti opere (quelle più consistenti che faranno funzionare la vasca ovvero il completamento degli argini della vasca, l’opera di presa, l’opera di restituzione, la strettoia necessaria per attivare l’invasamento nella vasca) sono oggetto di una gara d’appalto integrata di progettazione esecutiva e realizzazione. Dopo un rallentamento legato al passaggio di funzioni da Provincia a Regione, la gara d’appalto è attualmente prossima al termine. Ad aggiudicazione definitiva si potrà quindi procedere con la stipula di una convenzione per il passaggio dell’intervento in capo alla Regione Marche, la quale provvederà alla sottoscrizione del contratto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori (importo complessivo di progetto di oltre 4 milioni di euro). Per quanto concerne il rifacimento di vari tratti di argine che verrà realizzato dal Consorzio di Bonifica delle Marche, è già iniziato l’approntamento del cantiere. I lavori riguardano il rifacimento di più tratti di argine a partire dalla città di Senigallia per una lunghezza complessiva di oltre 4.000 m  per un importo totale di 3.700.000 euro. In particolare, LOTTO 1 – intervento su due tratti arginali tra Ponte Vallone e Pianello di Ostra per complessivi 2.306 m.  Importo complessivo 2.050.000 circa (di cui per lavori 1.460.000). LOTTO 2 – intervento su cinque tratti arginali tra Ponte Portone ed il ponte Vallone per complessivi 1.777 m.  Importo complessivo 1.650.000 circa (di cui per lavori 1.190.000). Ad essi si potranno aggiungere ulteriori sezioni di arginatura su cui risultano segnalate erosioni spondali o bucature dovute ad animali. Direttamente dalla Regione sono stati attivati due interventi in somma urgenza a seguito degli eventi di piena dei primi giorni di marzo, il primo in zona Marazzana ed il secondo in zona Vallone, per un importo complessivo di quasi 450.000 euro. Il primo dei due lavori è terminato mentre l’altro, i cui lavori hanno risentito maggiormente delle difficoltà operative a causa dei livelli idrici che si sono mantenuti alti per diverso tempo, sarà concluso entro una decina di giorni. Risultano necessari ulteriori interventi sia in zona Marazzana, sia in corrispondenza del depuratore, sia in ulteriori tratti. Con i futuri fondi si prenderanno in considerazione anche questi. Infatti, sono previsti:

  • 4.300.000 euro da POR FESR della Regione Marche che saranno assegnati al Consorzio di Bonifica per sistemare con urgenza  ulteriori tratti di erosione e per operare una manutenzione diffusa sul Nevola, per i quali è previsto per Luglio l’avvio della progettazione;
  • 10.000.000 di euro da ITALIA SICURA – fondo BEI per arginature ed aree di laminazione.

Nel complesso la Regione Marche metterà dunque a disposizione nell’immediato o a breve circa 18 milioni di euro per lavori sul Misa, che naturalmente non esauriscono né risolvono tutte le problematiche legate al fiume, ma che consentiranno di dare avvio ad un’importante azione di manutenzione.

 

“Narrare il paesaggio attraverso i social media”, workshop del progetto Europetour

Casini: “Investire sull’ambiente, salvaguardare la ruralità”

Il paesaggio come opportunità economica delle aree interne: una fonte di reddito che può essere valorizzata mettendo a rete le potenzialità del turismo, della cultura e del territorio, partendo dalle capacità comunicative dei social media. Era il tema del convegno “Narrare il paesaggio attraverso i social media”, promosso dalla Regione Marche nell’ambito del progetto Europetour. Sviluppato all’interno del programma di alta formazione Erasmus+, punta a valorizzare le aree rurali attraverso il turismo culturale. Le Marche si sono affermate, a livello internazionale, per l’originalità della narrazione che ha coinvolto la fotografia e la cinematografia: al recente Festival di Cannes, su 2.426 cortometraggi proposti, sono stati selezionati 17 corto di cui uno italiano, prodotto dalla Regione nelle zone terremotate marchigiane. Ora si punta decisamente sui social media. L’esperienza maturata dal Social media team della Fondazione Marche Cultura, particolarmente attivo sul fronte turistico, è stata presa a riferimento da Europetour per la realizzazione di manuali destinati agli operatori della comunicazione. “L’importante è investire su un turismo amico del paesaggio che salvaguardi l’ambiente, le risorse naturali, la qualità di vita che è alta nella nostra regione”, ha detto la vice presidente Anna Casini, assessore al Paesaggio, nel saluto istituzionale rivolto ai partecipanti al workshop. La comunicazione digitale offre nuove opportunità di narrazione, in particolare nelle Marche, “dove non si è abusato nel racconto del paesaggio come in altre realtà regionali che emergono per aspetti per lo più standardizzati. Noi, invece, abbiamo caratteristiche omogene su tutto il territorio, ma con le peculiari differenziazioni che vanno raccontare e valorizzate, ad esempio nella promozione delle produzioni agroalimentari”. Casini ha citato il paesaggio agricolo contraddistinto dalla presenza dell’ulivo. “La Spagna ha due cultivar (varietà) riconosciute dall’Unione europea, le Marche 20. Quindi possiamo contare su infinite possibilità di narrazione che vanno colte, con il duplice intento di attrarre turisti e di promuovere i nostri prodotti. È un lavoro virtuoso da sperimentare, comunicando al meglio il paesaggio e le sue ricchezze culturali, enogastronomiche, artigianali di qualità”. La giornata ha previsto relazioni sulla strategia comunicativa digitale, con due laboratori sulla narrazione del pae

saggio e sulla promozione turistica.

L’assessore Bravi sulla visita del ministro Bussetti nelle Marche: “Occasione importante per il territorio e la scuola”

“La visita a Macerata e Tolentino del nuovo ministro dell’istruzione Marco Bussetti sarà un’occasione importante per il territorio e per la scuola in cui il governo centrale potrà acquisire coscienza e reperire realisticamente il fabbisogno della nostra regione. Il primo atto formale della Giunta marchigiana nei confronti del nuovo governo era stata proprio una lettera al ministro dell’Istruzione, a poche ore dal suo insediamento, in cui si rappresentavano le criticità e le priorità indispensabili per non arrestare il complesso processo di ricostruzione del territorio e di ripopolamento dell’entroterra, che, per precisa scelta dell’esecutivo regionale, parte dalla scuola”. Lo afferma l’assessore regionale Loretta Bravi. “Sin dal primo sisma – prosegue Bravi – la Regione ha costantemente dialogato con il Miur, per farsi portavoce delle principali urgenze dei territori terremotati, in particolare della necessità di mantenere l’organico a prescindere dal numero degli alunni e, laddove ancora le scuole non sono ripopolate, di tenere a disposizione gli organici. Ciò, per non mortificare la progettualità del dimensionamento scolastico in questi comuni, in cui è in atto un processo graduale ma costante di ripopolamento. Anche il nuovo ministro, dunque, è stato tempestivamente informato delle nostre istanze sulla scuola, che rappresentano una tra le condizioni fondamentali per il rientro a casa delle popolazioni colpite dal sisma e, quindi, per contribuire a ridare vita ai nostri paesi. Il Miur, tra l’altro, è anche a conoscenza di un progetto territoriale impostato da più Comuni”. “Il carteggio intercorso con la ministra Fedeli – conclude l’assessore – è stato già inviato al nuovo ministro Bussetti, per favorire la continuità nella relazione istituzionale e nella progettazione avviata. Confidiamo nella sua attenzione e nella proroga quinquennale dell’intervento straordinario sul sisma per questi territori, che a partire dalla scuola ricominciano a vivere e a progettare il loro futuro”.

 

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