dalla Regione Marche

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2018-07-05

Valfornace, consegna delle chiavi delle ultime casette.

Si ricongiunge la comunità.

Con quelle di oggi le Sae consegnate sono in tutto 1644

Un giorno di festa a Valfornace dove oggi sono state consegnate le chiavi delle ultime 48 Sae sulle 152 complessive. Cerimonia unica per circa 380 persone nel giorno di ricongiungimento della comunità, insieme famiglie e anziani, tra loro anche Raul Lucarini, 105 anni, simbolo della longevità marchigiana, e la signora Varnelli, presidente della nota distilleria.

Un segnale di ritorno alla normalità e di ripresa della vita a quasi due anni dal devastante evento che ha colpito il Comune nato dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte.

“I Comuni che devono completare le Sae sono rimasti 2  – ha riferito il presidente Luca Ceriscioli proprio questa mattina in audizione alla Camera – e ciò significa che 25 comunità su 27 sono tornate nei propri territori di appartenenza. Restano Visso, che completerà entro il mese, e Camerino, dove il lavoro è stato imponente, perché si sta, di fatto, costruendo una città e dove i lavori richiederanno un mese in più rispetto a Visso per essere completati. Attualmente la Regione Marche ha 3337 persone nelle Sae, 1300 in albergo, 28730 in Cas e 385 in altre sistemazioni. Per quanto riguarda l’invenduto, abbiamo avuto due mesi fa il via libera sui fondi e da quel momento tutti i 335 alloggi disponibili sono stati richiesti per la contrattazione. I primissimi sono stati consegnati in occasione della visita a Esanatoglia del Presidente della Repubblica alcuni giorni fa”.

“Si completa un percorso per dare il via ad un nuovo inizio, ricostruiamo per intero la comunità di Valfornace, un segnale di speranza per tutto il territorio che ci permette di guardare avanti con maggiore ottimismo – secondo l’assessore alla Protezione civile  Angelo Sciapichetti presente alla cerimonia –  Sono questi gesti concreti che rispondono alle esigenze delle famiglie. I cittadini devono poter tornare il prima possibile nei propri luoghi d’origine, Comuni e singole frazioni. Occorre ricongiungere le comunità, poi far ripartire le attività commerciali e artigianali, così riprende un’economia e questi luoghi tornano a vivere”.

Le aree dove sono state disposte le casette a Valfornace sono piazza Vittorio Veneto, Fiordimonte Piani Campi e San Giovanni XIII. 152 Sae in tutto per un  totale di spesa che ammonta a 13.968.007,40 euro.  Le ultime 48 abitazioni, le cui chiavi sono state consegnate oggi davanti alla scuola Ugo Betti, si trovano in piazza Vittorio Veneto.

“È importante assistere sempre più spesso a questi momenti dove le comunità si ritrovano e lo Stato mantiene i propri impegni – ha detto il commissario straordinario per la ricostruzione del terremoto Paola De Micheli – Alle persone a cui consegniamo le casette faccio sempre una domanda, se hanno fatto la richiesta per la ricostruzione: perché dobbiamo fare in modo che rientrino al più presto nelle loro abitazioni. Il mio appello è quello di avere fiducia nelle istituzioni perché abbiamo lavorato senza tregua per stanziare le risorse e offrire tutti gli strumenti per ripartire. Per questo abbiamo appena approvato un’ordinanza di ulteriore semplificazione della ricostruzione privata, legata ad alcune procedure dei comuni: è un passo in avanti per far avanzare i cantieri”. Commosso il sindaco Massimo Citracca che nel condividere con la popolazione il momento definito “nuova alba”, ha sottolineato che si tratta di un punto di partenza importante per cui vanno ringraziati tutti coloro che ci stanno lavorando.

Con Valfonace le Sae consegnate sono in tutto 1644 sul fabbisogno di 1945.

Focus sui temi strategici per la ricostruzione nel corso dell’Audizione della commissione Ambiente della Camera
Ceriscioli: “Proroga ammortizzatori Whirlpool, il lavoro è una esigenza su cui si fonda la rinascita dei territori colpiti”

Il presidente Luca Ceriscioli è stato ascoltato questa mattina nel corso dell’Audizione informale della commissione Ambiente della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame in sede referente del D.L. 55/2018, approvato dal Senato, “Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”.
Il presidente ha immediatamente evidenziato come questione specifica e urgente per il territorio marchigiano la necessità di portare da sei mesi ad almeno un anno la durata degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Comunanza.  “L’approvazione dell’emendamento Verducci – ha detto – limitata al Senato a soli sei mesi, è come lasciare un ponte a metà in mezzo al fiume. L’emendamento a sei mesi non è efficace, c’è la necessità di portarlo almeno a un anno, perché il lavoro è una esigenza su cui si fonda la ricostruzione e questo atto è corale, è infatti il frutto di un accordo tra i sindaci del territorio e il voto unanime del Consiglio regionale. Si tratta di lavoratori inseriti in un contesto sociale in grave difficoltà a causa del sisma. La capienza economica c’è – ha detto il presidente – e la Regione Marche ha suggerito l’utilizzo di un fondo già dedicato per il sisma, che prevede l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. E’ una misura di fatto finanziata, con risorse già destinate”.
Tra gli altri temi strategici per la ricostruzione, il presidente si è soffermato in particolare sul quelli relativi al mantenimento delle risorse economiche e umane e sul perfezionamento del quadro delle regole.
“Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la grande difficoltà sta nel portare avanti la realizzazione, a causa di un quadro di regole che non facilitano il percorso. Se si riuscisse ad applicare  regole straordinarie ad un contesto straordinario come questo, come ad esempio quelle che l’Anas usa per i suoi cantieri, si velocizzerebbero in modo sostanziale le procedure. Di fatto basterebbe mutuare le regole che già si utilizzano per le strade Anas o per le opere di urbanizzazione Sae. Con le opere previste nell’emergenza Anas ha già realizzato il 50% dei lavori (250 su 600)”.
Quanto al tema della conferma del personale, Ceriscioli ha ribadito la necessità di mantenere e aumentare gli attuali livelli e di garantire che non vengano perse conoscenze e competenze già acquisite.
“In particolare – ha detto – occorre che dal punto di vista normativo si intervenga in modo efficace sul ruolo del responsabile unico del procedimento (Rup). Il Rup di Arquata – ha spiegato – sta portando avanti 120 cantieri di messa in sicurezza. La norma che è stata accolta in parte e consente ai dipendenti aggiuntivi di ricoprire il ruolo di Rup va chiarificata e specificata, perché deve comprendere anche le deroghe da applicare. Le caratteristiche di legge per il Rup non le ha quasi nessuno dei 700 tecnici”.
“Per quanto riguarda i Soggetti attuatori, allargare la platea degli attori sarebbe una scelta strategica perché distribuirebbe il carico di lavoro – ha proseguito il presidente -.  Non si perde il ruolo di regia, che viene mantenuto dalle centrali uniche di committenza. Le università, ad esempio, chiedono di diventare soggetto attuatore e potrebbero essere un valore aggiunto per le competenze che hanno al loro interno. Lo stesso vale per la sanità, dove le aree vaste sono già dotate di uffici e professionalità. Sull’edilizia privata, inoltre, il tema delle difformità è stato affrontato e  va mantenuto per gli 87 comuni del cratere ed esteso a tutti i comuni fuori del cantiere. Se oggi sulle 45 mila potenziali domande ne sono state affrontate 2900, questo è in parte dovuto anche alla difficoltà nell’affrontare il tema delle difformità”.
Il presidente ha poi fatto il punto sulla ricostruzione privata: “A ieri – ha detto – sono state presentate 2928 pratiche, di cui sono state approvate il 25%, cioè 744, quindi un numero importante, ed è qui la differenza fra le pratiche private e quelle pubbliche. Il nostro sistema di monitoraggio avviene attraverso la piattaforma Domus, che abbiamo prodotto come Regione per integrare il sistema Mude, e ci permette controllo e monitoraggio comune per comune e provincia per provincia di quante pratiche sono state presentate e di dove si trova la pratica. Il cittadino marchigiano con il proprio codice fiscale, può conoscere lo stato esatto della sua pratica e il responsabile procedimento. Crediamo che questo sia uno strumento molto utile alla ricostruzione, perché fornisce le coordinate esatte per risolvere gli eventuali problemi. Il 45 % delle pratiche è attualmente in Comune, perché la maggior parte delle competenze relative alla pratica sono del Comune, l’11% all’Usr, il 17% è in attesa di integrazioni da parte del professionista, l’1% sono state rigettate e l’1% rinunciate. Dal punto di vista economico, parliamo di 106 milioni di euro di finanziamento concesso, di cui 19 già erogati.
Sulla ricostruzione pubblica i dati sono molto diversi: su un totale di 2715 opere del piano, che afferiscono alla Regione (escluse le 600 di Anas, che sono in altri piani realizzativi), ne sono state finanziate 853, il 31%, una percentuale molto importante: 1 miliardo di euro. Una trentina di queste sono in fase di progettazione. Molte di queste non hanno la nomina del Rup, solo il 20% ha nominato il Rup. Questo segna l’importanza del tema del Rup”.
Per quanto riguarda l’emergenza, questo il punto fatto sulle Sae: “Ne sono state consegnate 1644, dato aggiornato a oggi, perché questa mattina Valfornace completava la consegna. Sono in montaggio in questo momento 65 casette e 8 stanno facendo le platee di fondazione. I comuni che devono completare le Sae sono rimasti 2 e ciò significa che 25 comunità su 27 sono tornate nei propri territori di appartenenza. Restano Visso, che completerà entro il mese, e Camerino, dove il lavoro è stato imponente, perché si sta, di fatto, costruendo una città e i lavori richiederanno un mese in più rispetto a Visso per essere completati. Attualmente la Regione Marche ha 3337 persone nelle Sae, 1300 in albergo, 28730 in Cas e 385 in altre sistemazioni. Per quanto riguarda l’invenduto, abbiamo avuto due mesi fa il via libera sui fondi e da quel momento tutti i 335 alloggi disponibili sono stati richiesti per la contrattazione. I primissimi sono stati consegnati in occasione della visita a Esanatoglia del Presidente della Repubblica alcuni giorni fa. Per avere una accelerazione in questo settore, perché si tratta di un valore molto importante, non solo dal punto di vista economico ma anche umano, abbiamo interessato anche le associazioni di categoria, che ci terrebbero anche ad aprire una nuova fase di messa a disposizione dell’invenduto.
La Regione Marche sta anche – ha concluso il presidente – pianificando insieme con tutti gli attori del territorio una ricostruzione oltre la ricostruzione materiale. Sono stati coinvolti nella visione strategica i sindaci, le università e gli stakeholder, in un piano strategico ottenuto incrociando un profilo progettuale che raccogliesse i principi generali sui quali agire, e uno sui principi generali, da declinare poi attraverso i progetti, un piano su cui convoglieremo sia i fondi europei straordinari per il sisma, sia i fondi che richiederemo come è accaduto negli altri terremoti attraverso un accordo di programma quadro con i Governo. Servizi, lavoro e connessioni sono i tre pilastri che fondano questa strategia di più lungo respiro”.

Prevenzione della corruzione e trasparenza amministrativa, la Giunta approva il protocollo per la costituzione del Tavolo regionale.

Cesetti: “Collaborazione con le cinque Prefetture e il Difensore civico per supportare gli enti del territorio”. Domani Giornata della trasparenza della Regione Marche

Si costituisce un Tavolo regionale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza amministrativa: è quanto stabilisce il protocollo di intesa il cui schema è stato approvato nel corso dell’ultima seduta di Giunta su iniziativa dell’assessore agli enti locali Fabrizio Cesetti. “Verrà formalizzata la collaborazione con le cinque Prefetture e il Difensore civico per supportare gli enti del territorio nell’applicazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, con particolare riferimento al settore dei contratti pubblici. Il tavolo sarà sede di confronto, di coordinamento – specifica Cesetti – in grado di veicolare le problematicità incontrate dagli enti locali nell’applicazione della normativa sulla trasparenza e anticorruzione, come pure le buone prassi, al fine di rafforzare il sistema di lotta ai fenomeni corruttivi, in particolare nel delicato settore degli appalti e dei contratti”. La prevenzione della corruzione, aggiunge Cesetti, “si raggiunge meglio mettendo a sistema le competenze delle diverse amministrazioni del territorio e attivando specifici strumenti di collaborazione”. Proseguendo l’impegno della Regione Marche, che ha visto negli ultimi anni il rafforzamento della Stazione unica appaltante Marche (Suam), strumento privilegiato per assicurare regolarità ed economicità della gestione dei contratti pubblici, il Protocollo rappresenta un’importante opportunità per rafforzare la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Con l’approvazione del provvedimento si vuole quindi avviare un percorso più ampio di collaborazione con Anci, Upi, Uncem, e Crcu per supportare gli enti del territorio. “La trasparenza è come un ponte di dialogo tra le istituzioni e i cittadini – insiste l’assessore – strumento fondamentale anche per assicurare l’imparzialità nell’uso delle risorse pubbliche e una migliore gestione dei servizi al cittadino. Dialogo e confronto trasparente tanto più necessario in una regione, come le Marche, impegnata nella ricostruzione post terremoto”. È proprio con questo spirito che domani, 6 luglio 2018, a Palazzo Li Madou, si terrà la Giornata della trasparenza, momento istituzionalmente dedicato all’incontro con i cittadini, nel quale saranno presentati il Piano della performance e il Piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta regionale, dell’Assemblea legislativa e degli enti dipendenti.

 

 

LAVORARE IN STILE : RICONOSCIMENTO EUROPEO PER IL PROGRAMMA REGIONALE CHE PROMUOVE SALUTE  NEI LUOGHI DI LAVORO

Dodici aziende e oltre 4.500 lavoratori coinvolti per promuovere nei luoghi di lavoro le  “buone pratiche” finalizzate al contrasto dei principali fattori di rischio delle malattie croniche non trasmissibili quali alcol, fumo, scorretta alimentazione, sedentarietà.

Sono i numeri del programma di Promozione della Salute nei luoghi di lavoro nella Regione Marche “Lavorare in stile”  che, ad un solo anno dalla presentazione,  è stato riconosciuto dal  Comitato internazionale Workplace Health Promotion il in linea con la definizione europea della dichiarazione di Lussemburgo ed ha ottenuto l’autorizzazione all’uso del logo ENWHP (European Network For Workplace Health Promotion).

“Avviare e costituire nelle Marche una rete di imprese  che promuovono la salute e il benessere dei lavoratori è uno degli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione – sottolinea l’assessore al Lavoro Loretta Bravi -.  Questo riconoscimento europeo è particolarmente importante anche perché è stato ottenuto grazie all’impegno e alla condivisione degli obiettivi da parte  delle prime aziende ed enti che hanno aderito all’iniziativa regionale la cui attuazione rappresenta nei fatti un esempio di strategia trasversale secondo la logica della salute in tutte le politiche.  La chiave dei risultati ad oggi ottenuti sono da ricondurre alla collaborazione instauratasi tra i diversi servizi sanitari coinvolti e alla massima disponibilità di tutti gli attori di ogni singola ditta: datore di lavoro, responsabile sicurezza prevenzione e protezione, rappresentate dei lavoratori per la sicurezza e medico competente. L’auspicio è che sempre più aziende aderiscano all’iniziativa”.

Libra ESVA ha rilevato un possibile tentativo di phishing da “www.google.it” Le aziende finora coinvolte sono: OPTIMA MOLLITER, ICA, IPR, EUROSUOLE, IGUZZINI e PASTA DI CAMERINO (in provincia di Macerata), ASTALDI, CNH, TRENITALIA, UNIPM, COMUNE DI FALCONARA, INRCA (in provincia di Ancona). Al fine di sostenere il  progetto  e monitorare l’andamento delle buone pratiche è stato costituito un gruppo tecnico regionale composto da operatori (coordinatori e referenti) dell’Agenzia regionale sanitaria e dei Dipartimenti di Prevenzione delle cinque Aree vaste dell’ASUR.

I referenti, individuati su base territoriale, agiscono in coordinazione fra loro su indicazioni condivise all’interno del Gruppo tecnico e, nei confronti delle aziende, svolgono un ruolo di orientamento metodologico e organizzativo attraverso:

–          il sostegno all’azienda nel percorso sin dalla fase di pianificazione e valorizzazione delle opportunità aziendali comprese quelle già eventualmente in essere;

–          un’offerta di informazioni sulle opportunità di accesso a servizi sanitari e socio sanitari.

Gli spot tv in onda da domani per i quarti di finale e per le semifinali del Campionato del mondo

 

LE MARCHE AI MONDIALI

Montagna, borghi e sport ; Città d’arte e Mare. Sono questi i temi scelti per gli spot della Regione Marche che andranno in onda sui canali Mediaset in occasione dei Mondiali 2018. In particolare sono in tutto 23 spot da trenta secondi nelle giornate dei quarti di finale ( 6 e 7 luglio) e poi nel corso delle semifinali l’11 e il 12 luglio anche su La5, IRIS, TGCOM 24 e altri spazi e che stanno registrando un costante aumento di telespettatori. Domani 6 luglio andranno in onda 12 spot da 30 secondi su CANALE 5 e Mediaset EXTRA nel break, subito prima dell’inizio della partita. Gli spot che ricalcano quelli andati in onda a inizio anno,  si concludono con la voce di Giancarlo Giannini  che recita il claim “Marche, bellezza infinita” e il sottofondo musicale tratto da La Cavatina di Rosina del Barbiere di Siviglia,  in omaggio alle Celebrazioni rossiniane in corso.

La scelta dei luoghi nelle immagini degli spot ha la finalità di rilancio prioritario dei territori  colpiti dal sisma armonizzata con l’esigenza di promuovere anche la destinazione Marche nel suo complesso. Tre tipi di spot dunque, così articolati:

  • SPOT N. 1 – Montagna borghi e sport  con riferimento in particolare all’area dei Sibillini;
  • SPOT  n. 2 – Città d’arte con sequenze che partono da Ascoli Piceno, Macerata e arrivano ai capoluoghi delle Marche,  Fermo, Ancona, Pesaro Urbino;
  • SPOT n. 3 – Mare

La campagna televisiva segue quella radiofonica ed è integrata alle altre attività di promozione turistica tra cui la pubblicazione a Giugno dello Speciale Marche su DOVE,  LA GRANDE BELLEZZA su QN e la campagna su YOU TUBE e GOOGLE promossa da ENIT per le regioni del Centro Italia:  Marche Umbria Abruzzo e Lazio

 

 

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