L’energia della città inonda Rive

L’energia della città inonda Rive

Tantissima partecipazione attiva per la sesta edizione del Festival ideato da Giorgio Felicetti: “Un successo perché la manifestazione nasce dalla città”. Mostre aperte fino a domenica 15 luglio

 

Civitanova 6 luglio – “La città ha risposto in maniera incredibile, con grande entusiasmo”. Sono le parole del direttore artistico Giorgio Felicetti che commenta la sesta edizione di Rive. “Ciò che caratterizza questo Festival – dichiara – sono l’energia, la qualità dello stare insieme e della fruizione dell’evento dal vivo”. Partecipatissimi gli oltre venti appunamenti programmati nei tre giorni della manifestazione, da quelli dedicati all’infanzia ai momenti di intrattentimento, da quelli di riflessione a quelli musicali.

“Se facciamo una carrellata dei vari incontri sia nella città alta che in quella portuale – afferma Felicetti – non c’è stato un momento in cui non si è respirato che stava accadendo qualcosa di importante. Una bella partecipazione attiva da parte del publico: ecco cosa connota Rive e lo rende unico anche nel panorama culturale regionale”.

Prosegue l’assessore alla Crescita culturale del Comune di Civitanova Maika Gabellieri: “È un Festival rinnovato, cresciuto, in continuo divenire e dialogo con il nostro territorio e sta trovando sempre di più la sua identità. Nei tre giorni ha offerto numerosi spunti: dall’incontro più intimo a quello più scherzoso, c’è sempre stata la possibilità dell’introspezione. I partecipanti hanno potuto trovare la possibilità per avere dei pensieri più profondi, cercando le chiavi giuste per riattivarsi e mettersi nuovamente in moto. Toccante il ricordo di Antonio Santori, uomo di grande intelligenza che per la città ha fatto davvero tanto”.

Rive ha coinvolto nella costruzione del programma associazioni culturali, artisti del luogo e anche aziende che sono stati presenti sia come sponsor che come fruitori. Grazie alla BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, main sponsor di Rive, a Optima Mollyter, a I.P.R., a Emmedata, a L’antico bar Maretto, a Pipponzi costruzioni, al Cuore Adriatico e a Clinicalab è stato possibile anche realizzare l’installazione luminosa che per tutta la settimana ha colorato di verde una linea che volge al futuro, da Porta Marina a Villa Conti. 

“Il successo sta in questa chiave – dice il direttore artistico -: il Festival nasce dalla città ed è il luogo dove Civitanova si esprime al meglio. In tre giorni il pubblico è passato dalla meraviglia, alla commozione, alle risate: un contenitore di emozioni. La gente ha fatto suo questo progetto. Voglio ringraziare l’assessore Gabellieri e tutto lo staff perché lo hanno reso possibile”.

Poi, uno sguardo va al 2019: “Il focus infanzia che ha dato il via alla sesta edizione è una cosa che vorrei rinforzare nei prossimi anni, con un ruolo sempre più importante”.

Per tutta la settimana, fino a domenica 15 luglio, le mostre Reliquiàrio Vegetativus di Paola Tassetti, allestita nello spazio multimediale di San Francesco a Civitanova Alta, e Micropolis, la città di provincia al tempo del melting pot di Claudio Colotti nella palazzina liberty di Lido Cluana rimangono aperte tutti i giorni, dalle 18 alle 20 (ingresso gratuito).

Il Festival è stato organizzato dal Comune di Civitanova, dall’Azienda dei Teatri e dall’associazione EsteuropaOvest.

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