Al via HangArtFest: la Danza tra Preghiera ed Opera d’Arte

Al via HangArtFest: la Danza tra Preghiera ed Opera d’Arte

Pesaro – Da giovedì 6 settembre Pesaro sarà teatro della XV edizione

Hangartfest apre le danze con tre prime nazionali

Domenica pomeriggio anche uno spettacolo itinerante per le vie del centro storico

La XV edizione di Hangartfest, festival di danza contemporanea, sostenuto dal MIBAC, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro e inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Cultuale 2018, si aprirà con MALINA, un progetto tutto pesarese, coprodotto da Hangartfest, che conferma l’attenzione del Festival verso il territorio. Lo spettacolo, in scena giovedì 6 settembre alle ore 21.00 presso lo Scalone Vanvitelliano, è tratto da Paesaggio con ossa di Lella De Marchi. In questo caso la danza e la rappresentazione teatrale diventano un pretesto per avvicinare il pubblico alle problematiche del disagio e dell’emarginazione. MALINA mette al centro le donne, vittime di violenze e discriminazioni. Lo spettacolo racchiude diversi linguaggi artistici: musica, poesia, teatro, canzone e danza si intrecciano fino a fondersi in un corpo unico. Ad accrescerne la forza suggestiva è lo Scalone Vanvitelliano, che diventa scenografia della performance e pretesto per una regia inusuale, site specific, in cui voci, suoni e movimenti si rincorrono lungo le scalinate e chiamano il pubblico a farsi inseguire. La poesia di Lella De Marchi incontra la vocalità della cantatrice Dona Ruy e la musica del polistrumentista GGG Tartaglia, mentre i movimenti coreografici saranno curati da Maurizio Dolcini. Le repliche dello spettacolo sono previste per il 21 settembre alle ore 18.00 e 21.00. Ingresso: € 5 unico in piedi.

Tra le collaborazioni durature che il Festival ha deciso di sposare troviamo il progetto triennale che vede impegnati Hangartfest e la compagnia Arearea nella coproduzione di 3 nuovi lavori della coreografa Marta Bevilacqua. Il primo lavoro è CONCETTI SFUMATI AI BORDI, un debutto assoluto previsto per venerdì 7 con replica sabato 8 alle ore 21.00, presso la Chiesa della Maddalena. CONCETTI SFUMATI AI BORDI è un giardino musicale che permette al corpo di fuoriuscire dall’ordine, dalla convenzione, dai recinti della rabbia. L’azione in scena ha poche regole: mettere al centro un concetto, tracciarne i bordi, guardarne attentamente l’essenza. Solo a quel punto interviene la danza che propone nuove scie, sfuma i contorni delle cose, crea echi e risonanze. Lo spettacolo predilige i dettagli, il fascino del vago – quando potevano accadere un sacco di cose che non sono accadute – si prende cura del vuoto tra le forme. Ciò che conta è generare immagini sonore.

Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.

Al termine dello spettacolo del 7 settembre è previsto L’INCONTRO CON L’ARTISTA che rientra nel progetto educativo EXPLORER. Il programma di sensibilizzazione dello spettatore alle arti performative ha lo scopo di fornire strumenti di lettura critica al fine di “costruire” un pubblico più consapevole. Silvia Poletti storico, giornalista e critico di danza per la rivista Danza&Danza coordinerà l’incontro con Marta Bevilacqua. Ad affiancare EXPLORER, tra i progetti educativi del Festival, anche OCCHI DA MARZIANI che prevede la formazione di un gruppo ristretto e definito di spettatori interessati al mondo della Danza Contemporanea e pronti a mettere a disposizione il proprio sguardo da non professionisti della disciplina. Il progetto si focalizza sullo studio dei lavori presentati da Marta Bevilacqua nel corso dei 3 anni di collaborazione con Hangartfest.

Tra le attività collaterali del Festival giovedì 6 alle ore 11.00, presso Atelier Danza Hangart, la Masterclass con Marta Bevilacqua, rivolta a danzatori con buone basi classiche e contemporanee.

Informazioni al Botteghino del Festival e sul sito www.hangartfest.it

Sempre la Compagnia Arearea, domenica 9 alle ore 18.00, presenta LE MURA, uno spettacolo itinerante, che parte dalla Corte di Palazzo Mazzolari-Mosca per proseguire in Piazza Mosca, coreografia di Roberto Cocconi, uno dei protagonisti della storica compagnia di danza contemporanea Sosta Palmizi. LE MURA, che vede in scena 10 danzatori, sono la scenografia dell’agire quotidiano, in cui ogni azione viene determinata da rituali rassicuranti, sono la protezione dall’ignoto, dei limiti definiti in un labirinto. Ma sono anche l’ambiente urbano circostante, che è sì creazione degli uomini, ma al tempo stesso anche motivo di condizionamenti sul loro agire.

Ingresso: € 3 unico in piedi.

Con il sostegno del Ministero della Cultura Israeliano domenica 9 alle ore 21.00, presso la Chiesa della Maddalena, Hangartfest ospita la prima nazionale di ALL’ARRABBIATA presentato dalla Sderot Adama Dance Company diretta da Liat Dror e Nir Ben Gal, sulle coreografie di Liat Dror. Nello spettacolo, il cui titolo riprende la tipica salsa italiana, la metamorfosi, il movimento, la trasformazione, il passaggio sono espressi dapprima nel collegamento tra energia vitale dentro e fuori di sé che entra ed esce grazie al nostro cuore, e poi nella connessione tra il movimento astratto e quello concreto creato sul tavolo da cucina, cuore delle nostre case.

Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.

Al termine dello spettacolo il secondo appuntamento con L’INCONTRO CON L’ARTISTA, questa volta curato da Carmelo Zapparrata, anch’egli giornalista e critico di danza per la rivista Danza&Danza, che dialogherà con Liat Dror e Nir Ben Gal. I due coreografi sono diventati ambasciatori della danza contemporanea israeliana nel mondo, dopo aver vinto il Primo Premio di coreografia alla prestigiosa Biennale di Parigi.

Maggiori informazioni sul sito del Festival www.hangartfest.it

Torna a Pesaro il Festival dedicato alla danza contemporanea con 5 settimane di spettacoli

Hangartfest riconosciuto dal MIBAC e inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018

Dal 6 settembre al 7 ottobre spettacoli dal vivo, conferenze, laboratori e programmi di sensibilizzazione del pubblico nel cuore della città

Sorprendente e meritato balzo in avanti per Hangartfest che con la XV edizione ottiene il riconoscimento del MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ha accolto l’istanza di finanziamento del Festival per i prossimi tre anni, inserendolo di fatto nella rosa dei soggetti finanziati dal FUS Fondo Unico dello Spettacolo. Il riconoscimento è valido anche per quanto riguarda la Regione Marche, che si affianca al Ministero nel sostegno della manifestazione per il prossimo triennio. Ma non è tutto, poiché Hangartfest, grazie al suo impegno nel promuovere le arti, nello specifico la danza contemporanea, nei luoghi di interesse storico e culturale della città è stato inserito tra gli eventi celebrativi dell’Anno Europeo del Patrimonio Cultuale 2018, iniziativa promossa

dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea.

Promosso da Atelier Danza Hangart e da Proartis e in rete con i maggiori protagonisti della scena culturale regionale tra cui il CMS Consorzio Marche Spettacolo e AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, il Festival conta anche sul sostegno del Comune di Pesaro che interviene mettendo a sua disposizione risorse e strutture in cui si svolgono gli eventi.

Con queste premesse, Hangartfest vara la XV edizione, che inizia il 6 settembre e si protrae fino al 7 ottobre, raddoppiando la sua portata e presentando un calendario che si spalma su 5 settimane e si articola in 27 eventi, tra cui 19 spettacoli, che comprendono 6 debutti nazionali tra cui 2 prime assolute, oltre a 4 incontri con gli artisti, 3 laboratori e una rassegna video, per un totale di 140 artisti coinvolti provenienti da 6 nazioni diverse: Italia, Germania, Belgio, Svizzera, Turchia e Israele.

Il centro storico diventa così per oltre un mese lo scenario privilegiato della danza contemporanea, poiché faranno da sfondo alla manifestazione il Teatro Sperimentale, la Chiesa della Maddalena, la Chiesa dell’Annunziata, lo Scalone Vanvitelliano, la Corte di Palazzo Mazzolari-Mosca e Piazza Toschi-Mosca.

Hangartfest sostiene coreografi di talento anche investendo in collaborazioni durature. Quest’anno la direzione artistica ha deciso di realizzare un progetto triennale che vede coinvolta la coreografa Marta Bevilacqua. Il Festival sarà quindi impegnato nella coproduzione di 3 suoi lavori che debutteranno ad Hangartfest nelle edizioni 2018, 2019 e 2020. Primo tra questi è proprio CONCETTI SFUMATI AI BORDI, che andrà in scena come debutto assoluto venerdì 7, con replica prevista per sabato 8, presso la Chiesa Della Maddalena.

Il Festival, che è sempre stato attento alla promozione del pubblico, propone anche EXPLORER e OCCHI DA MARZIANI progetti di sensibilizzazione che si prefiggono di accompagnare lo spettatore nella fruizione attiva della danza contemporanea, fornendo strumenti di lettura critica e favorendo quei processi che permettano allo sguardo di andare al di là della spettacolarità, per rintracciare le motivazioni e le modalità creative. I progetti hanno quindi come obiettivo quello di costruire spettatori consapevoli.

Inoltre, Hangartfest promuove la Piattaforma YOUNG UP! destinata ad aspiranti coreografi under 20 disposti a mettersi in gioco ed interessati a sperimentare la propria creatività nell’ambito della danza contemporanea in un contesto professionale, con l’obiettivo di favorire la crescita artistica e culturale dei giovani allievi nella pratica della coreografia.

Infine, Hangartfest, sensibile anche alle tematiche sociali che caratterizzano il nostro mondo, è promotore di due spettacoli che avranno proprio il disagio e la solitudine come focus. Il primo, dal titolo MALINA, è una produzione

del Festival ed aprirà la XV edizione allo Scalone Vanvitelliano il 6 settembre. Il secondo, dal titolo SENZA/CON- FINE andrà in scena il 30 settembre alla Chiesa della Maddalena.

Per gli ingressi agli spettacoli sono previste ampie possibilità con tariffe agevolate per i giovani, per le scuole di danza e per gli over 65, compreso un abbonamento a 5 spettacoli, a scelta su 10 diverse opzioni, al costo di € 25,00. Maggiori informazioni sul sito del festival www.hangartfest.it

 

 

Al via giovedì 6 Settembre la XV edizione di Hangartfest presentata nella Sala Rossa del Comune di Pesaro

LA DANZA TRA PREGHIERA E OPERA D’ARTE

Intimistica definizione di Marta Bevilacqua, talentuosa coreografa e ospite speciale del Festival

 

<Il quindici è un numero bello e non casuale – ha detto Daniele Vimini, assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, in apertura della conferenza stampa di presentazione della XV edizione di Hangartfest che prenderà il via giovedì 6 settembre – perché rappresenta un traguardo importante, come il riconoscimento del MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali: ndr), cosa gradita come sostanza e non solo come immagine anche per la nostra città. Sottolinea il lavoro di Antonio Cioffi (Direttore artistico del festival : ndr) il quale ha sempre creduto in questa manifestazione>.

HangArtFest

Hangartfest è diventato grande e non solo per l’età: <Noi in passato – ha proseguito l’assessore Vimini – non abbiamo potuto sostenere come volevamo questo appuntamento, causa tagli ai bilanci: va riconosciuto ad Hangartfest il merito di aver contribuito a certificare la nostra città tra le tante realtà che riescono ad avere rapporti privilegiati con il resto del mondo>.

Non a caso Hangartfest è stato inserito tra gli eventi celebrativi dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, per iniziativa promossa dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea.

<Ho capito subito l’importanza di Hangartfest – ha detto il consigliere regionale Andrea Biancani – tanto che sono stato io a cercare Antonio Cioffi dopo aver assunto la nuova carica. Oggi Hangartfest è una realtà significativa per la Regione Marche. Con il Fus e con i contributi regionali questa manifestazione può star tranquilla per i prossimi tre anni e potrà programmare e pianificare le proprie attività mantenendosi su livelli di eccellenza>.

Biancani, per come ha illustrato le salienti caratteristiche di Hangartfest, ha dimostrato che la sua conoscenza è frutto di un genuino accostamento agli spettacoli <Mi piace perché è un festival itinerante nei luoghi di cultura della nostra città, che può essere così apprezzata dagli spettatori. Un altro fattore di novità, che mi fa piacere sottolineare, è che quest’anno gli spettacoli sono a pagamento, con prezzi accessibili a tutti, un modo per dare riconoscimento di vera passione a chi partecipa agli eventi >.

Il Direttore Artistico Antonio Cioffi non nasconde la propria soddisfazione: <Dopo aver partecipato per tre anni al bando regionale, abbiamo partecipato per la prima volta al bando del ministero e ci è andata bene; inoltre essere stati promossi all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale ha significato anche alzare l’asticella della proposta, e non solo perché c’è lo richiedevano i vari enti, l’abbiamo fatto perché fondamentalmente ci piace. L’anno scorso gli eventi erano otto, quest’anno solo gli spettacoli sono 19, di cui 6 prime Nazionali: senza contare gli incontri con gli artisti, masterclass ecc>

Molte, come si è sottolineato, le novità: <Ci presentiamo a questa edizione molto carichi – ha proseguito Cioffi – abbiamo voluto apportare delle migliorie sul piano logistico, assegnare agli spettacoli posti numerati, attivare prenotazioni online ideando un abbonamento per scegliere su dieci opzioni cinque spettacoli. Tante cose per consentire che Hangartfest fosse fruibile a un vasto pubblico, soprattutto fosse rivolto ai giovani, una costanza del nostro festival>.

Presente alla conferenza stampa anche Marta Bevilacqua, talentuosa coreografa che dopo i successi dello scorso anno con il gruppo Arearea, torna ad Hangartfest con un progetto triennale ed una partnership nata dalla volontà di Antonio Cioffi <di investire una parte dei contributi ricevuti su un coreografo che potesse creare tre nuovi spettacoli>.

<La proposta di proseguire con Hangartfest il mio percorso artistico – ha detto Marta Bevilacqua – è stato un fulmine a ciel sereno, perché il nostro mondo è fatto di grandi inciampi, di picchi ma anche ricadute. Per un artista avere una certezza per tre anni è raro. Il fatto di debuttare alla Maddalena, in un luogo creato per una cosa altissima, mi fa pensare alla danza come ad un linguaggio artistico tra sacro e profano.

Hangartfest è un luogo di cura, di ricerca del contesto più giusto per far nascere un’opera d’arte, una dimora dove sviluppare progetti artistici>.

 

ph Camilla De Filippis

 

 

 

 

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