HangArtFest, “concetti non più sfumati” dopo l’incontro con l’artista Marta Bevilacqua

HangArtFest, “concetti non più sfumati” dopo l’incontro con l’artista Marta Bevilacqua

Incontro con l’Artista svoltosi ieri sera in occasione della prima assoluta di “Concetti Sfumati ai Bordi”.
Silvia Poletti, giornalista e autorevole critico di danza per la rivista Danza&Danza, intervista la coreografa Marta Bevilacqua

Dialogo a cuore aperto tra Silvia Poletti, critico di danza, e Marta Bevilacqua dopo la “prima”

 

Grande successo per Hangartfest all’apertura della XV edizione.
Domani sera doppio appuntamento

 

Pesaro, 2018-09-07 – Il pubblico che ha riempito le tribune allestite alla Chiesa della Maddalena per la prima nazionale della coreografa Marta Bevilacqua “CONCETTI SFUMATI AI BORDI” (sold out anche giovedì per Malina) ha potuto assistere al termine dello spettacolo all’atteso appuntamento “L’incontro con l’artista”, un momento significativo della XY Edizione di Hangartfest e che rientra nel progetto educativo EXPLORER, ideato per favorire la sensibilizzazione dello spettatore alle arti performative con lo scopo di fornire strumenti di lettura critica per “costruire” un pubblico più consapevole.

Coordinatrice dell’incontro Silvia Poletti, giornalista e autorevole critico di danza per la rivista Danza&Danza: <Devo innanzitutto sottolineare l’importanza di sostenere un’artista nella sua ricerca e nel suo lavoro offrendole una tranquillità come ha deciso di fare Hangartfest per Marta Bevilacqua> ha detto Silvia Poletti, tratteggiando il profilo artistico ed umano, dalla fase formativa all’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carson fino ad arrivare all’attuale collaborazione con la Compagnia Arearea (1998) dell’artista veneta.

<L’incontro con Carolyn Carson ha rappresentato una svolta importante per la mia carriera – ha affermato Marta Bevilacqua – la sua visione dello spazio-tempo nel gesto individuale del linguaggio è molto presente anche in questo spettacolo>.

Nella provincia remota veneta non c’erano molte alternative: ginnastica o danza: <Mi sono avvicinata subito ai concetti di “disobbedienza” rappresentati dalla possibilità di rotolare sulle tavole di un palcoscenico in contrapposizione con la formalità dello studio>.

Il pubblico, rimasto incollato alla poltrona ad ascoltare affascinato al colloquio tra il critico Silvia Poletti e Marta Bevilacqua, ha visto dal “vivo” la nascita di un’opera teatrale di danza: <Che è senz’altro perfettibile – ha detto Marta Bevilacqua – perché dopo mesi di lavoro esaltante, alternato a momenti di sconforto, il rapporto e le emozioni che si traggono ogni sera dal pubblico sono utili per la crescita dello spettacolo>.

Come nasce Concetti sfumati ai bordi e quali sono le sue frasi interpretative?

<Per me è e per Valentina Saggin, che mi accompagna in questo viaggio, il punto centrale del nostro linguaggio interpretativo è la sintonizzazione spazio-temporale in cui cerchiamo di essere presenti a noi stessi. Il corpo offre un’eccedenza di linguaggio – ha detto ancora Marta Bevilacqua – che è non solo verbale o numerico. Noi ci fidiamo di un linguaggio condiviso in cui diventiamo cosa tra le cose, madre-figlia, amanti e attraversiamo questo percorso per analogie con la “disubbidienza” come punto di partenza. Devo dire che questo uso dello spazio scenico l’ho acquisito molto grazie alla mia esperienza ormai ventennale in Arearea>.

Ed a proposito di Arearea, domani domenica 9 alle ore 18.00, presenta LE MURA, uno spettacolo itinerante, che parte dalla Corte di Palazzo Mazzolari-Mosca per proseguire in Piazza Mosca, coreografia di Roberto Cocconi, uno dei protagonisti della storica compagnia di danza contemporanea Sosta Palmizi. LE MURA, che vede in scena 10 danzatori, sono la scenografia dell’agire quotidiano, in cui ogni azione viene determinata da rituali rassicuranti, sono la protezione dall’ignoto, dei limiti definiti in un labirinto. Ma sono anche l’ambiente urbano circostante, che è sì creazione degli uomini, ma al tempo stesso anche motivo di condizionamenti sul loro agire. Ingresso: € 3 unico in piedi.

Alle ore 21, con il sostegno del Ministero della Cultura Israeliano, alla Chiesa della Maddalena, Hangartfest ospita la prima nazionale di ALL’ARRABBIATA presentato dalla Sderot Adama Dance Company diretta da Liat Dror e Nir Ben Gal, sulle coreografie di Liat Dror. Ingresso € 10 intero, € 7 ridotto

 

ph Camilla De Filippis

MARTA BEVILACQUA

Danzatrice e coreografa collabora stabilmente con la Compagnia Arearea dal 1998. Si forma all’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carlson (2001). Il suo tratto coreografico si contraddistingue per la combinazione di ricerca gestuale e necessità tematiche. Le sue creazioni si nutrono di riferimenti filosofici espressi in chiave contemporanea e autorale. Tra le sue coreografie più premiate Nec Nec (Anticorpi Explò), Organonsull’ingombranza del pensiero (Premio Equilibrio), Innestiil corpo tecnico, Ruedisruote di confine. Duttilità e fascino per il rischio, fanno sì che venga coinvolta in progetti educativi e sociali che affondano nella realtà di tutti i giorni. È docente di danza contemporanea in centri di alta formazione come l’Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine, l’Accademia delle Diversità di Bolzano, Lo Studio di Udine. È docente tutor della sezione Performance nel Master in Comunicazioni e Linguaggi non Verbali – Università Cà Foscari di Venezia. Lavora con passione nella doppia dimensione del teatro e della danza urbana. Ha danzato come interprete con compagnie di ricerca come Adarte, Aldes, Balletto Civile, Ersilia Danza, Naturalis Labor, TPO, CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia, Versilia Danza. È stata coinvolta nei seguenti progetti internazionali: Luoghi Comuni (Lieux Publics) con la performance Dafneper una mitologia urbana (2011), al progetto “Writing site by site” in Graz, per la piattaforma internazionale IN-SITU, per la quale ha creato Panta Reiper una filosofia urbana (2012), coprodotto dalla Reggia della Venaria Reale (Torino) e il suo progetto Oltre La Luna (2012), è stato prodotto da Dance Channels, piattaforma europea di sostegno a nuovi coreografi tra Saragoza, Manchester e Genova. Tra le sue ultime produzioni figurano: SchnurrbartFritz secondo Lou, Play With Me, Le Quattro Stagioni. In versione urbana e Le Quattro Stagioni_From Summer to Autum (selezionato per Nid Platform 2017).

Collabora con Ricci/Forte in qualità di coach di compagnia per La Ramificazione del Pidocchio (2016) e firma i movimenti scenici dell’opera Turandot per Macerata Opera Festival.

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