Porto d’Ascoli Che storia!

Porto d’Ascoli Che storia!

2° edizione 2018

 

San Benedetto del Tronto – I comitati di quartiere di Porto d’Ascoli: Agraria, Fosso dei Galli, Mare, Sentina, Porto d’Ascoli centro, Ragnola, Salaria propongono il secondo appuntamento con “Porto d’Ascoli Che storia!”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto, il sostegno del comitato festeggiamenti Santo Patrono, del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo e della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto

Domenica 14 Ottobre 2018

Ore 16:30 – Hotel Solarium

Viale A. Scipioni, 102

Intervengono

Gino Micozzi, Architetto

Carlo Dezi, Nautica Merlino

M. llo Biagio Carrano, Primo Luogotenente Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto

Modera

Franco Cameli, Direttore Adriatico 24 Ore.it

Interludi musicali del Quartetto di Sassofoni del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo

M° Vincenzo De Angelis, M° Wang You Jang, M° Domenico di Maria, M° Adolfo del Guercio

Tema: Il relitto. Un tesoro nascosto nel nostro mare

C’è una storia che aleggia sulle acque antistanti la foce del fiume Tronto, al “confine Pontificio-Borbonico”. Uno specchio cristallino nasconde un tesoro da oltre 150 anni, un relitto abbandonato a sé stesso e lasciato, per decenni, in fondo al mare.

Prima metà del 1800 – Fosche nubi si addensavano sul Regno delle Due Sicilie ma Francesco II sembrava non accorgersene; tutto continuava sulla scia di una lenta modernizzazione, specialmente delle strutture industriali. Il regio cantiere navale di Castellammare di Stabia lavorava alacremente, attrezzato per la costruzione di navi in ferro. A metà 800 aveva varato diversi navigli militari, la nave di nostro interesse – una pirofregata – fu varata il 28.5.1856 a Castellamare di Stabia per la Real Marina delle Due Sicilie. Nel settembre 1859, tre anni dopo, si temeva uno sbarco di Garibaldi sulle coste Pontificie. Per questo una flotta di sorveglianza fu organizzata lungo le coste, tra Brindisi e la foce del Tronto. Il 10 febbraio 1860 la Pirofregata colta da un violento fortunale, nei pressi della foce del fiume Tronto si arenò. Fu tentato di rimetterla in mare, ma un’ennesima tempesta, ne causò la perdita definitiva. Questo è l’inizio della storia.

La seconda edizione di “Porto d’Ascoli Che storia!”, iniziativa promossa dai comitati di quartiere di Porto d’Ascoli per i festeggiamento dedicati al santo patrono, cerca di aprire uno spiraglio sulla vicenda della quale, fino a qualche anno fa, si aveva notizia soltanto attraverso le pagine dei libri di storia ma che ora ha le sue prove concrete e testimoni oculari.

Al termine dell’incontro i Comitati di quartiere sono lieti di offrire ai presenti un aperitivo di commiato

 

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