Si chiude in bellezza la 15ma edizione di HangArtFest

Si chiude in bellezza la 15ma edizione di HangArtFest

Ancora spettacoli e incontri per l’ultimo weekend del Festival di danza contemporanea che si svolge a Pesaro

Sei prime nazionali e un successo di pubblico al di sopra di ogni più rosea aspettativa hanno segnato 5 settimane di eventi nel centro storico della città

Pesaro – Dopo 5 settimane e 28 eventi, tra cui 20 spettacoli (gli ultimi tre in programma da venerdì a domenica prossimi), che hanno compreso 6 debutti nazionali tra cui 2 prime assolute, cala il sipario su Hangartfest. È ancora presto per stilare un bilancio significativo ma non vi è dubbio che questa XV edizione, che ha visto in scena anche 4 incontri con gli artisti, 3 laboratori e una rassegna video, per un totale di 140 artisti coinvolti provenienti da 6 nazioni diverse: Italia, Germania, Belgio, Svizzera, Turchia e Israele, sarà annoverata tra quelle più riuscite, con una presenza di pubblico ed un consenso critico senza precedenti. Anche quest’anno il centro storico è diventato per oltre un mese lo scenario privilegiato della danza contemporanea, poiché hanno fatto da sfondo alla manifestazione il Teatro Sperimentale, la Chiesa della Maddalena, la Chiesa dell’Annunziata, lo Scalone Vanvitelliano, la Corte di Palazzo Mazzolari-Mosca e Piazza Mosca.

L’ultimo weekend della XV Edizione di Hangartfest, festival di danza contemporanea, sostenuto dal MIBAC, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro e inserito nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, si apre con RITUAL QUINTET_01, venerdì 5 ottobre alle ore 21:00 presso la Chiesa della Maddalena. Lo spettacolo, presentato dalla Compagnia Menhir sulle coreografie di Giulio De Leo, vede in scena cinque danzatori e indaga sulla cultura della trance a partire dal Tarantismo. Il lavoro si esercita sulla ripetizione, lo scuotimento, il tremore e la vibrazione con la complicità della musica percussiva di Pino Basile, artista spesso legato alla danza e al circo contemporaneo. Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.

A seguire, dopo lo spettacolo, torna L’INCONTRO CON L’ARTISTA, un’opportunità per il pubblico di rintracciare le motivazioni e le modalità creative che sottendono l’opera. Carmelo Zapparrata, giornalista e critico di danza per la rivista Danza&Danza, intervisterà il coreografo Giulio De Leo. L’appuntamento rientra nel progetto EXPLORER, un programma di sensibilizzazione alle arti performative che ha lo scopo di accompagnare lo spettatore nella fruizione attiva della danza contemporanea, fornendo strumenti di lettura critica.

Sarà sempre la Compagnia Menhir a presentare sabato 6 alle ore 21.00 alla Chiesa della Maddalena un altro lavoro di Giulio De Leo, dal titolo TRILOGIA. Lo spettacolo è una riflessione politica e sociale che si ispira a tre opere di William Shakespeare: Romeo e Giulietta, La Tempesta e Macbeth. La coreografia, dal carattere estetico e teatrale, suggerisce l’apertura verso il corpo come terreno universale di confronto per la formazione di una società danzate.

Ingresso € 10 intero, 7 ridotto.

A chiudere le danze sarà la PIATTAFORMA YOUNG UP!, una vetrina promossa da Hangartfest e destinata a giovani danzatori under 20 interessati a sperimentare la propria creatività, mettendosi in gioco come “aspiranti coreografi”. Obiettivo del Festival è quello di individuare talenti da sostenere in futuro, offrendo risorse e residenze creative in un contesto professionale protetto. Domenica 7 ottobre alle ore 18.00 presso la Chiesa della Maddalena i giovani performer provenienti dalle Marche e da altre regioni italiane avranno l’opportunità di presentare i propri lavori al pubblico del Festival. Ingresso: € 5 unico  

 

Scheda spettacolo RITUAL QUINTET_01 del 5 ottobre

Compagnia Menhir (Italia)

Coreografia: Giulio De Leo

Interpreti: Vanessa Cokaric, Erika Guastamacchia, Cinzia Sità, Giulio De Leo,

Rodolfo Piazza Pfitscher Da Silva

Musiche eseguite dal vivo: Pino Basile

Disegno luci: Giuseppe Pesce

Collaborazione artistica: Rosellina Goffredo

Cura del progetto: Marina Peschetola

Esecuzione tecnica: Domenico Testini

Produzione: Compagnia Menhir

Con il sostegno di: Teatro Garibaldi, Bisceglie

In collaborazione con: AMAT Residenze Marche Spettacolo promosse dal MIBACT / Teatro Comunale di

Ruvo di Puglia / Compagnia La Luna nel Letto

Durata: 60 minuti

Un’indagine sulla cultura della trance a partire dal Tarantismo, senza ambizioni archeologiche o vizi necrofili. Un’occasione per guardare alla danza come pratica collettiva di cura e protezione. Un lavoro che si esercita sulla ripetizione, la ciclicità, lo scuotimento, il tremore e la vibrazione come strumenti per spingere il danzatore e lo spettatore oltre l’orizzonte della crisi di presenza che ammorba gli individui e la collettività.

La musica percussiva di Pino Basile, artista spesso legato alla danza e al circo contemporaneo (Roberto Olivan, Akram Khan, Ruspa Rocket) e cinque danzatori provenienti da luoghi ed esperienze differenti completano un’esogamia sincretica che mescola culture, evoca luoghi rurali, metropolitani e genera una babele in cui fomenta il nuovo e germoglia il vecchio.

L’opera inaugura una ricerca sulla ritualità corporea contemporanea e sulla necessità collettiva del danzare in relazione ai luoghi, alle comunità e alle culture che la compagnia Menhir svilupperà nel triennio 2016-18.

COMPAGNIA MENHIR

È una compagnia di danza nata nel 2008 da un progetto artistico di Giulio De Leo. La ricerca coreografica della Compagnia Menhir è stata da sempre contrassegnata dalla collaborazione e dal confronto con coreografi, drammaturghi e interpreti provenienti da tutto il territorio nazionale ed europeo. Menhir ha prodotto Danze di neve, Dear Dad, Radicchio, Cigni a Sud, Solitario e Trilogia di Giulio De Leo, ha supportato altri giovani coreografi, ha coprodotto con la Cie Blicke di Strasburgo Romanze di Virginia Heinen e ha realizzato numerosi progetti speciali come Le Danzatrici, Il Vangelo di Pasolini e Gesto Sospeso (Ulivi e Biosculture) di Giulio De Leo. Nel 2011 inizia la lunga collaborazione con la Compagnia Sieni Danza di Firenze, Arte del gesto nel Mediterraneo e l’Accademia del gesto in occasione della produzione di Dialoghi sul Corpo di Virgilio Sieni. Nel 2012 la compagnia cura la produzione del Grande Adagio Popolare_Agorà Bari, un progetto di Virgilio Sieni con l’assistenza di Giulio De Leo realizzato nell’ambito di AdriaticIPA e ARCHEO.S da Teatro Pubblico Pugliese e Dansystem.

Nel 2013 in partenariato con la compagnia teatrale Teatroscalo, la Compagnia Menhir ha ottenuto la residenza artistica presso il Teatro Saltimbanco di Santeramo in Colle nell’ambito del progetto Teatri Abitati/Residenza Teatrale di Santeramo in Colle, cofinanziato con l’intervento regionale, Innovazione nella rete delle Residenze – PO FESR PUGLIA 2007/2013-Asse IV-Linea 4.3-Azione 4.3.2-lett.I. Dal 2015 Menhir è compagnia residente presso il Teatro Garibaldi di Bisceglie, dove fra le varie attività coordina Libero Corpo, il progetto di formazione e orientamento coreutico professionale, di promozione della cultura della danza contemporanea e di formazione del pubblico del Teatro Garibaldi di Bisceglie con il sostegno di Teatro Pubblico Pugliese e Città di Bisceglie.

Fra i progetti di formazione realizzati spiccano, Cerbiatti di Puglia di Virgilio Sieni (2011-2013) e Libero Corpo. Il biennio 2015/17 di Libero Corpo è stato sviluppato con la collaborazione di Roberto Zappalà e Scenario Pubblico/Centro di Produzione Nazionale della Danza di Catania e Compagnia Zappalà Danza, si è nutrito dei contributi formativi di numerosi maestri e coreografi e quest’anno ha sviluppato quattro atelier di creazione coreografica condotti da Giulio De Leo, Simona Bertozzi, Maud de la Purification e Michele Di Stefano. 

GIULIO DE LEO

Tra le collaborazioni con artisti, teatri e compagnie spiccano quelle con Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Compagnia Virgilio Sieni Danza, Virginia Heinen/Compagnia Blicke di Strasburgo, Biennale di Venezia Danza. Nel 2008 fonda la Compagnia Menhir per cui firma la coreografia e la regia di Danze di neve, Dear Dad, Radicchio, Cigni a Sud, Solitario e Trilogia. Con la Compagnia Menhir realizza dal 2011 ad oggi i progetti speciali Le Danzatrici, Il Vangelo di Pasolini_Volti, Luoghi e suoni della Murgia a cinquant’anni dal film e Gesto Sospeso. Dal 2008 al 2010 è responsabile artistico del progetto Teatro e Handicap del Teatro Kismet OperA di Bari. Nell’ambito di tale progetto firma la regia e la coreografia de La prima classe, Azioni da camera e Santi impossibili. Dal 2010 torna a collaborare con la Compagnia Sieni Danza in veste di assistente di Virgilio Sieni nell’ambito di Dialoghi sul corpo, Grande Adagio Popolare_Agorà Bari, L’art du geste dans la Méditerranée – Trois Agoras Marseille e La Biennale di Venezia Danza 2013. È responsabile del settore danza della residenza presso il Teatro Saltimbanco di Santeramo in Colle del Teatroscalo e della Compagnia Menhir – Teatri Abitati/Residenze Teatrali in Puglia. Dal 2014 al 2016 è assistente alla direzione artistica della Biennale di Venezia Danza di Virgilio Sieni. In tale ambito è coordinatore dei partecipanti alla Biennale College Danza 2014, 2015 e 2016 e assistente alla coreografia per il progetto speciale della Biennale College Danza 2014 Vangelo Secondo Matteo dello stesso Sieni. Attualmente dirige le attività danza di sistemaGaribaldi presso il Teatro Garibaldi di Bisceglie sostenute da Teatro Pubblico Pugliese e Città di Bisceglie ed è ideatore e direttore della sezione danza di Talos Festival 2017/20, progetto sostenuto da Comune di Ruvo di Puglia e Regione Puglia.

INCONTRO CON L’ARTISTA

5 ottobre, dopo lo spettacolo

CARMELO ZAPPARRATA, giornalista e critico di danza per la rivista Danza&Danza, curerà l’incontro con GIULIO DE LEO.

La conversazione rientra in EXPLORER programma di sensibilizzazione dello spettatore.

 

Scheda spettacolo TRILOGIA del 6 ottobre

Compagnia Menhir (Italia)

Coreografia: Giulio De Leo

Cura del progetto: Marina Peschetola

Interpreti: Erika Guastamacchia, Rosellina Goffredo

Produzione: Compagnia Menhir

Con il sostegno di: Teatro Garibaldi, Bisceglie

Durata: 65 minuti

Trilogia è una riflessione politica e sociale attraverso il corpo che prescinde dal contesto narrativo delle opere e scaturisce invece dall’esame dei corpi politici in esse centrali: due adolescenti ribelli, una donna di potere, lo spirito incarnato del naufragio.

Il discorso coreografico si dipana attraverso corpi di differenti generazioni: due adolescenti, una danzatrice trentenne e una danzatrice matura. Le differenti generazioni in scena fanno dell’opera un’occasione di riflessione civica per la formazione di una possibile società danzante ed esplodono il carattere estetico e teatrale della coreografia e ne impongono l’apertura verso il corpo come terreno universale di confronto.

I tempo (durata 20 min.)

Romeo e Giulietta

giovani generazioni resistono

Due giovanissimi

danzatori s’impegnano in un esercizio

coreografico complesso, come pratica di

ribellione e resistenza alla corruzione del

contesto sociale.

II tempo (durata 25 min.)

Macbeth

Lady Macbeth_corpo femminile

fra potere e perdita

Interprete: Erika Guastamacchia

Una giovane danzatrice si

confronta con una coreografia specchio del

machismo, del porno e del conflitto e in cui

l’unica declinazione concessa al femminile

sembra essere la fragilità.

III tempo (durata 20 min.)

La Tempesta

Ariel_canto per le tragedie del mare

Interprete: Rosellina Goffredo

Una danzatrice matura

sperimenta una danza priva di carnalità ed

edonismo per muoversi leggera sulle tracce di

Ariel e compiere il viaggio ideale verso i corpi

dispersi dagli innumerevoli naufragi

contemporanei.

COMPAGNIA MENHIR

È una compagnia di danza nata nel 2008 da un progetto artistico di Giulio De Leo. La ricerca coreografica della Compagnia Menhir è stata da sempre contrassegnata dalla collaborazione e dal confronto con coreografi, drammaturghi e interpreti provenienti da tutto il territorio nazionale ed europeo. Menhir ha prodotto Danze di neve, Dear Dad, Radicchio, Cigni a Sud, Solitario e Trilogia di Giulio De Leo, ha supportato altri giovani coreografi, ha coprodotto con la Cie Blicke di Strasburgo Romanze di Virginia Heinen e ha realizzato numerosi progetti speciali come Le Danzatrici, Il Vangelo di Pasolini e Gesto Sospeso (Ulivi e Biosculture) di Giulio De Leo. Nel 2011 inizia la lunga collaborazione con la Compagnia Sieni Danza di Firenze, Arte del gesto nel Mediterraneo e l’Accademia del gesto in occasione della produzione di Dialoghi sul Corpo di Virgilio Sieni. Nel 2012 la compagnia cura la produzione del Grande Adagio Popolare_Agorà Bari, un progetto di Virgilio Sieni con l’assistenza di Giulio De Leo realizzato nell’ambito di AdriaticIPA e ARCHEO.S da Teatro Pubblico Pugliese e Dansystem.

Nel 2013 in partenariato con la compagnia teatrale Teatroscalo, la Compagnia Menhir ha ottenuto la residenza artistica presso il Teatro Saltimbanco di Santeramo in Colle nell’ambito del progetto Teatri Abitati/Residenza Teatrale di Santeramo in Colle, cofinanziato con l’intervento regionale, Innovazione nella rete delle Residenze – PO FESR PUGLIA 2007/2013-Asse IV-Linea 4.3-Azione 4.3.2-lett.I. Dal 2015 Menhir è compagnia residente presso il Teatro Garibaldi di Bisceglie, dove fra le varie attività coordina Libero Corpo, il progetto di formazione e orientamento coreutico professionale, di promozione della cultura della danza contemporanea e di formazione del pubblico del Teatro Garibaldi di Bisceglie con il sostegno di Teatro Pubblico Pugliese e Città di Bisceglie.

Fra i progetti di formazione realizzati spiccano, Cerbiatti di Puglia di Virgilio Sieni (2011-2013) e Libero Corpo. Il biennio 2015/17 di Libero Corpo è stato sviluppato con la collaborazione di Roberto Zappalà e Scenario Pubblico/Centro di Produzione Nazionale della Danza di Catania e Compagnia Zappalà Danza, si è nutrito dei contributi formativi di numerosi maestri e coreografi e quest’anno ha sviluppato quattro atelier di creazione coreografica condotti da Giulio De Leo, Simona Bertozzi, Maud de la Purification e Michele Di Stefano. 

GIULIO DE LEO

Tra le collaborazioni con artisti, teatri e compagnie spiccano quelle con Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Compagnia Virgilio Sieni Danza, Virginia Heinen/Compagnia Blicke di Strasburgo, Biennale di Venezia Danza. Nel 2008 fonda la Compagnia Menhir per cui firma la coreografia e la regia di Danze di neve, Dear Dad, Radicchio, Cigni a Sud, Solitario e Trilogia. Con la Compagnia Menhir realizza dal 2011 ad oggi i progetti speciali Le Danzatrici, Il Vangelo di Pasolini_Volti, Luoghi e suoni della Murgia a cinquant’anni dal film e Gesto Sospeso. Dal 2008 al 2010 è responsabile artistico del progetto Teatro e Handicap del Teatro Kismet OperA di Bari. Nell’ambito di tale progetto firma la regia e la coreografia de La prima classe, Azioni da camera e Santi impossibili. Dal 2010 torna a collaborare con la Compagnia Sieni Danza in veste di assistente di Virgilio Sieni nell’ambito di Dialoghi sul corpo, Grande Adagio Popolare_Agorà Bari, L’art du geste dans la Méditerranée – Trois Agoras Marseille e La Biennale di Venezia Danza 2013. È responsabile del settore danza della residenza presso il Teatro Saltimbanco di Santeramo in Colle del Teatroscalo e della Compagnia Menhir – Teatri Abitati/Residenze Teatrali in Puglia. Dal 2014 al 2016 è assistente alla direzione artistica della Biennale di Venezia Danza di Virgilio Sieni. In tale ambito è coordinatore dei partecipanti alla Biennale College Danza 2014, 2015 e 2016 e assistente alla coreografia per il progetto speciale della Biennale College Danza 2014 Vangelo Secondo Matteo dello stesso Sieni. Attualmente dirige le attività danza di sistemaGaribaldi presso il Teatro Garibaldi di Bisceglie sostenute da Teatro Pubblico Pugliese e Città di Bisceglie ed è ideatore e direttore della sezione danza di Talos Festival 2017/20, progetto sostenuto da Comune di Ruvo di Puglia e Regione Puglia.

 

Scheda spettacolo PIATTAFORMA YOUNG UP del 7 ottobre

È un laboratorio destinato a giovani danzatori interessati a sperimentare la propria creatività mettendosi in gioco come “aspiranti coreografi”.

La piattaforma è un banco di prova che si svolge in un contesto professionale protetto, dove con fiducia i giovani si espongono portando in scena le loro opere prime (in forma di studio) davanti ad un pubblico attento e disposto a condividere la loro esperienza artistica.

L’obiettivo è quello di stimolare la creatività affinché questa possa diventare prassi a supporto delle future esperienze nel mondo del lavoro e nei rapporti interpersonali. 

 

Maggiori informazioni sul sito del Festival: www.hangartfest.it

 

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