dall’UniUrb

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Michel Troper inaugura il 513° anno accademico dell’Università Carlo Bo

Mercoledì 14 novembre la sua Lectio Magistralis sull’attualissimo tema “L’Unione Europea e la sovranità dei popoli”-

L’Università di Urbino apre con un grande ospite internazionale l’anno accademico numero 513 dalla fondazione del Collegio dei Dottori da parte di Guidubaldo da Montefeltro, affidando la Lectio Magistralis al grande studioso di diritto Michel Troper che tratterà il tema “L’Unione Europea e la sovranità dei popoli”. Alle 11 di mercoledì 14 novembre 2018, l’Aula Magna dell’Area Scientifico-didattica “Paolo Volponi” dopo il Gaudeamus Igitur intonato dal Coro 1506 della Carlo Bo vedrà il discorso di apertura del rettore Vilberto Stocchi, poi l’intervento di Alice Amadori, rappresentante degli studenti e quello del personale tecnico-amministrativo Daniela Capponi. Infine la parola andrà a Michel Troper, tra i più autorevoli studiosi internazionali nel campo giuridico e politico.

Nato a Parigi nel 1938, Troper consegue nel 1967 il Dottorato in Diritto all’Università internazionale di ricerca “Sciences-Po”. Teorico di un Diritto rigoroso e aperto al confronto con gli altri campi del sapere, Troper ha creato esemplari proposte teoriche divenute oggetto di studio e ammirazione in tutto il mondo. Nel dicembre 2002 l’Université Paris II ha organizzato un congresso al pensiero di Michel Troper, che si articola attualmente in più di 300 pubblicazioni scientifiche. Tra i principali riconoscimenti accademici ricevuti dallo studioso, La laurea ad Honorem in Giurisprudenza conferitagli nel 2010 dall’Università degli studi di Napoli “Parthenope”. clicca l’allegato: Inaugurazione-aa-20182019

Domani 10 novembre il convegno “Donne e carcere”

“DONNE E CARCERE”: RIFLESSIONI INTERDISCIPLINARI SULLA CONDIZIONE DELLA DONNA DETENUTA

– Sabato 10 novembre a Palazzo Battiferri il XVII Workshop organizzato dal Centro di Ricerca e Formazione in Psicologia Giuridica –

Il binomio donna-carcere è poco presente nell’immaginario collettivo, già lontano dalle problematiche del carcere, e riguarda solo una parte che nelle statistiche della popolazione detenuta, il 4,5% circa. Un fenomeno complesso e rilevante sul piano sociale, in quanto la condizione della donna in carcere presenta delle specificità di disagio sociale, motivazioni alla devianza e reazioni alla detenzione poco riconosciute in un’istituzione prettamente maschile.

Il convegno “Donne e carcere” in programma dalle 9 alle 13 a Palazzo Battiferri in Via Saffi, 42 Urbino riguarda in primo luogo la donna detenuta, ma, visto il ruolo che la donna ha nel contesto familiare la visuale si allarga alla madre, figlia, moglie o compagna di un detenuto, in quanto la condizione della donna cambia nel momento in cui deve misurarsi con un familiare significativo che vive un’esperienza detentiva, specie se di lunga durata.

Un tema centrale è quello della donna-madre sia che abbia figli piccoli, per i quali è previsto che possano vivere con la madre in carcere in realtà appositamente strutturate, ad esempio le carceri che abbiano i nidi o gli ICAM (Istituti a custodia attenuata per detenute madri). La presenza dei figli in carcere tutela la relazione di attaccamento tra madre e figli ma presenta evidenti problematiche per i bambini che vivono in contesti chiusi: si tratta di un tema di grande attualità che verrà ampiamente discusso nella mattinata.

Il mantenimento della relazione con un genitore detenuto e la rielaborazione dei vissuti dei bambini rispetto all’avere un genitore detenuto è importante non tanto nell’ottica del genitore quanto per il/la figlio/a per lo sviluppo della sua identità. Un tema che sarà trattato anche alla luce di alcuni progetti sulle relazioni familiari condotti dalla Prof. Pajardi e dal suo staff presso le carceri marchigiane di Fossombrone e Pesaro e co-finanziati dal Garante per i diritti dei detenuti e dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche.

I relatori offriranno un punto di vista interdisciplinare e interprofessionale sul tema.

Interverranno la Dott.ssa Anna Bello, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, la Dott.ssa Carla Marina Lendaro, consigliere della Corte d’Appello di Trieste e Presidente dell’ Associazione Italiana Donne Magistrato, la Dott.ssa Gloria Manzelli, Provveditore dell’ Amministrazione Penitenziaria dell’ Emilia Romagna e Marche, per oltre dieci anni Direttore del Carcere “San Vittore” di Milano dove è stato istituito il primo ICAM italiano e che ospita una delle più numerose sezioni detentive femminili, l’ Avv. Andrea Nobili, Garante per i Diritti dei Detenuti della Regione Marche.

Coordinerà i lavori la Prof.ssa Daniela Pajardi, Direttore del Centro di Ricerca e Formazione in Psicologia Giuridica, che promuove la giornata, che è anche coordinatore del Polo Universitario Regionale che l’ Università di Urbino ha istituito presso la Casa di Reclusione di Fossombrone.

Alcuni degli autori che interverranno, Lendaro, Masi, Manzelli e Pajardi, sono anche autori di un recente volume pubblicato da Giuffrè (“Donne e Carcere” a cura di D. Pajardi, R. Adorno, C. M. Lendaro, C. A. Romano) 2018.

 

 

UniUrb – Il 14 novembre si presenta il volume in onore di Aldo Venturelli

La Fondazione Carlo e Marise Bo ospiterà mercoledì 14 novembre alle ore 16, nella sua sede a Palazzo Passionei in Via Valerio 9, Urbino la presentazione del volume:
Arte e Scienza / Kunst und Wissenshaft. Miscellanea in onore di Aldo Venturelli
Relatori:
Maria Fancelli, Luca Renzi e Luigi Alfieri
Saluti del Magnifico Rettore, Vilberto Stocchi

La miscellanea dedicata ad Aldo Venturelli, eminente personalità delle relazioni culturali italo-tedesche, raccoglie i saggi di importanti studiosi e rappresentanti della germanistica internazionale. Tema generale è il doppio termine “arte e scienza”. Degne di nota sono le ricerche su Musil e Nietzsche, i temi della modernità, dell’arte, della storia dell’arte e della storiografia, nonché motivi relativi allo scambio culturale e alle relazioni politiche italo-tedesche del XX secolo.

 

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