Inaugurato il 683° Anno accademico dell’UniCam

Inaugurato il 683° Anno accademico dell’UniCam

IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO ANTONIO TAJANI ALL’INAUGURAZIONE DEL 683mo ANNO ACCADEMICO DI UNICAM

Camerino, 26 novembre 2018 – “Carissime studentesse e carissimi studenti, permettetemi di concludere questo mio intervento con un pensiero rivolto a voi, con le parole del filosofo e dottore della Chiesa, Sant’Agostino d’Ippona: “Noi viviamo in contemporanea tre tempi: il presente del passato, che è la storia; il presente del presente, che è la visione; il presente del futuro che è l’attesa”. Come Universitas abbiamo il grande compito di alimentare questa vostra attesa, contribuendo a formare le vostre menti, mostrandovi il percorso più congeniale ai vostri talenti, sostanziando la grande opportunità di poter vivere in un’Europa libera e unita, come cittadine e cittadini europei, colmando la vostra sete di conoscenza, perché “(…)tutte le cose sono belle in sé, e più belle ancora diventano quando l’uomo le apprende. La conoscenza è vita con le ali”. Vivete questa opportunità come ricchezza, come valore aggiunto. Siate costruttori di legami e reti, di rapporti ed armonia, di pace e sviluppo. Abbiate cura di questi anni, perché non li potrete rivivere ed entreranno a far parte di quel bagaglio di ricordi cui attingerete, per superare momenti di difficoltà o per godere appieno dei successi. A noi rimane il privilegio di essere stati parte della vostra vita, pur se per un breve tratto, di aver vissuto con voi questi giorni e di aver contribuito a renderli fondamentali per il vostro domani. Entrando a far parte della nostra comunità universitaria ci consegnate con fiducia la vostra attesa e noi, ogni giorno ci impegniamo a renderla concreto presente”: con questa certezza e con grande emozione, il rettore Claudio Pettinari ha dichiarato aperto il 683mo anno accademico dell’Università di Camerino.

Ricerca, formazione, sviluppo: #UniversitasEuropa” è stato il tema scelto quest’anno per la cerimonia, alla quale ha preso parte il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Un titolo che simbolicamente riassume il legame inscindibile tra i luoghi di cultura e di sapere, le Universitas, e la mission che li contraddistingue, in Italia e nel mondo, con il respiro e la caratterizzazione europei che essi devono avere ed assumere sempre di più” – ha esordito il Rettore Pettinari.

Dopo una fase inevitabile di gestione straordinaria dell’emergenza, abbiamo avviato quella dell’analisi del contesto e della riflessione sul nostro futuro e ci siamo messi al lavoro per dotarci di una pianificazione strategica concreta per il prossimo quinquennio, una pianificazione caratterizzata da poca enfasi e molta operatività, concretizzata in un piano strategico che include anche una significativa campagna di sviluppo del patrimonio edilizio, – ha proseguito il Rettore –.  Nella consapevolezza che l’università non esisterebbe senza studenti, visti i tempi dilatati della ricostruzione privata che solo nel lungo periodo consentirà di ripristinare la ricettività della città si è ritenuto vitale puntare al recupero e all’ampliamento delle strutture abitative di Unicam. Siamo rimasti, senza piangerci addosso, radicandoci se possibile maggiormente nel territorio, facendo ingenti investimenti, ma nello stesso tempo abbiamo allargato ancora di più le nostre collaborazioni internazionali e i nostri spazi di ricerca: la vocazione Unicam di Research University multidisciplinare e cosmopolita si è costantemente rivelata dalla sua crescente missione in ambito internazionale, anche nello scorso anno accademico. In particolare abbiamo ottenuto numerosi finanziamenti internazionali nell’ambito dell’EXCELLENCE SCIENCE, tipologia di programmi e finanziamenti, senza dubbio fondamentali per chi come noi, vuole continuare ad essere UNIVERSITAS e favorire una ricerca di frontiera, multidisciplinare e transnazionale. E’ un motore importante dell’innovazione e ad essa prodromo, su cui confidiamo, l’UE continuerà ad prestare attenzione e a dedicare maggiori risorse.

Non abbiamo ignorato poi la Terza Missione – ha proseguito il prof. Pettinari – ma l’abbiamo resa cardine delle nostre attività, per entrare in interazione diretta con la società; le azioni messe in campo riguardano la valorizzazione economica della conoscenza soprattutto attraverso il trasferimento tecnologico e la divulgazione.

La nostra Università si adopera ogni giorno affinché la ricerca non sia solo un’opportunità per le grandi imprese ma lo diventi anche per le micro, piccole e medie che peraltro rappresentano l’ossatura della nostra economia”.

Il sistema universitario italiano – ha sottolineato il Rettore Pettinari – con sedi universitarie piuttosto omogenee tra loro, dislocate su quasi tutto il territorio nazionale, viene spesso considerato un problema dalla classe politica esistente, non avendo, come quello inglese, due o tre sole università di “eccellenza” o un club di private molto quotate, come quello americano. Eppure l’’Italia per produzione scientifica si colloca tranquillamente tra i primi dieci paesi al mondo, un risultato positivo che diventa quasi eccezionale se si considera il bassissimo livello di finanziamento dell’università italiana; un dato confermato anche di recente dalla Commissione Europea, che ha definito il sistema della ricerca pubblica italiana «forte, nonostante un complessivo sottofinanziamento in ricerca e innovazione». Malgrado il sottofinanziamento, in ogni caso, il nostro sistema universitario è ancora competitivo in Europa e i dati smentiscono un ulteriore luogo comune: non è vero che Italia ci sono troppe università. L’Italia, con un numero pari a 1,6 istituti per milione di abitante viene dopo il Regno Unito (2,3), l’Olanda (3,4), la Germania (3,9) e molto dopo la Francia (8,4) e gli Stati Uniti (14,5, oppure 8,8 considerando le sole università quadriennali). Forse quindi, di Università in Italia non ce ne sono abbastanza”.

Unicam, con la propria azione nella formazione, vuole fornire il proprio contributo per cambiare questo posizionamento negativo del sistema universitario italiano nel quadro internazionale della formazione e vuole fornirlo soprattutto attraverso l’innalzamento della qualità e dell’efficacia dei processi formativi, intesi anche come diffusione e condivisione di conoscenze e competenze derivanti dalle acquisizioni più avanzate sul fronte della ricerca.

Per raggiungere tutti questi obiettivi – ha concluso il Rettore Pettinari – abbiamo bisogno di una Università Europea: abbiamo regolamentato le attività di ricerca, abbiamo finanziato progetti, li abbiamo monitorati e abbiamo individuato buone pratiche, ma non abbiamo ancora realizzato l’Europa degli studenti, dei docenti e del personale tecnico, l’Europa delle Università, fondamentale per rilanciare la costruzione dello stato europeo. Come creare questo spazio europeo? Le Università devono collaborare, mettendo a disposizione le proprie competenze a vantaggio di tutti, integrandosi fra loro, dando in base alle loro peculiarità, esattamente come dovrebbe avvenire tra discipline diverse per rafforzare la ricerca e formazione e renderle interdisciplinari”.

E’ stata poi la volta dell’intervento del Presidente Tajani.

L’Università di Camerino rappresenta la forza di un territorio, di persone che hanno saputo reagire alla violenza della calamità naturale che ha ferito la città, l’Università, l’Italia Centrale. Quando c’è la forza e la volontà ci si può rialzare, come dimostrato dal caloroso appaluso a conclusione del discorso del Rettore” – ha affermato il Presidente Tajani.

“Senza dei sogni da realizzare, non si possono superare le difficoltà. Tutto ciò che avete dentro, ragazzi, la vostra formazione, il vostro bagaglio culturale, che acquisite anche in questa Università, così aperta al mondo, non ve lo toglierà mai nessuno. Non rinunciate mai quindi a realizzare i vostri sogni. Ognuno di voi è determinante per mandare avanti questa Europa. Vale la pena battersi per cambiarla. Non rinunciate alla vostra identità, alla storia e alla civiltà perché è quello che ci permette di andare avanti”. Questo l’augurio del Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani agli studenti, a conclusione del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico di Unicam.

L’evento, che si è tenuto presso l’Auditorium Benedetto XIII, si è aperto con gli indirizzi di saluto del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, del Sindaco della Città di Camerino Gianluca Pasqui, del Presidente del Consiglio degli studenti Riccardo Cellocco, del Rappresentante del personale tecnico e amministrativo Stefano Burotti, del Rappresentante del personale docente e ricercatore Barbara Re, del Direttore Generale Unicam Vincenzo Tedesco.

 

CERISCIOLI: “GRAZIE RAGAZZI PER NON AVER MAI MOLLATO E MAI ABBANDONATO IL TERRITORIO”

Il presidente della Regione Marche si rivolge agli studenti durante il suo intervento in occasione dell’apertura del 683° Anno accademico dell’Università di Camerino. “Giorno dopo giorno stiamo costruendo insieme le risposte per l’intera comunità colpita dal sisma”

 

“Gli studenti di questo Ateneo non hanno mai mollato anche nei momenti più difficili. Si sono adattati prima nei container e poi in altre strutture di maggior qualità, ma non hanno mai abbandonato il territorio e per questo va un plauso per il grande segno di vicinanza straordinaria. Giorno dopo giorno, anno dopo anno stiamo costruendo insieme le risposte necessarie per la comunità. Tutte le linee strategiche che la Regione ha attivato in questi ultimi due anni hanno visto come prime protagoniste le Università, in particolar modo quella di Camerino. Occorre superare le difficoltà e vedere passo dopo passo recuperate quelle presenze e quelle attività che ci garantiranno il futuro. L’Europa ci è vicina – lo dimostra anche la presenza oggi qui del Presidente Tajani –  e bisogna ridare alle imprese del territorio strumenti per il rilancio e la rinascita. Tutto questo lo abbiamo inserito nel Piano strategico che a fine anno vedrà la sua approvazione per poi avere un confronto con il Governo nazionale. Occorre un rilancio delle infrastrutture e sostegno all’economia al fine di dare ai comuni più colpiti misure come le zone franche urbane, necessarie per dare alle imprese capacità di reagire alle difficoltà”.

Così il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, accolto dal Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari e dal sindaco, Gianluca Pasqui, ha partecipato all’apertura del 683° Anno Accademico alla presenza del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

“L’Università – ha sottolineato Tajani – è un simbolo di rinascita e ci si può rialzare quando c’è volontà e forza. L’Europa ci difende dalla globalizzazione però ha anche bisogno di una politica industriale che sostiene chi è in grado di poter dare lavoro, perché senza lavoro non c’è libertà, dignità e una società senza lavoro è una società destinata a morire”.

Ricerca, formazione, sviluppo, ma anche fierezza, orgoglio, senso di appartenenza al territorio: il rettore ha evidenziato questi sentimenti e valori ringraziando il personale tutto, sia tecnici e amministrativi che docenti e ricercatori, nonché tutti gli studenti dell’Ateneo.

 

 

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