dall’Amat

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2018-12-19

CIVITANOVA DANZA, MERCOLEDÌ 19 DICEMBRE SECONDA TAPPA DI ALASKA

CON KINKALERI E GLI ALLIEVI DELLE SCUOLE DI DANZA DELLA CITTÀ

 

Mercoledì 19 dicembre al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche seconda tappa di Alaska – lavoro collettivo di tre importanti compagnie italiane KinkaleriLe Supplici e mk insieme con il nome di KLm – un progetto innovativo e curioso che percorre la danza in un modo assolutamente originale.

In residenza in questi giorni al Teatro Annibal Caro di Civitanova Marche, nell’ambito del progetto Civitanova Casa della Danza promosso dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda Teatri di Civitanova e dall’AMAT, la compagnia Kinkaleri alle ore 19 mostra l’esito del percorso condiviso con alcuni allievi delle scuole di danza della città (Camilla AmatucciClaudia Brunelli,Beatrice CancellieriAlice Gironacci e Greta Polenti) nell’ambito del lavoro Virus | All!.

Virus si basa sulla trasmissione del codiceK, una pratica motoria dove l’alfabeto gestuale che lega ogni lettera a un movimento semplice viene trasferita ai performer che rendono il proprio corpo leggibile come una scrittura manuale. Nell’apertura pubblica saranno presentati tutti gli elementi costitutivi del codice, fornendo al pubblico le possibili applicazioni che coinvolgono il corpo nella sua potenzialità comunicativa e coreografica.

Kinkaleri – composto da Massimo ContiMarco Mazzoni e Gina Monaco –  un gruppo toscano attivo dal 1995 che opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, materiali sonori, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto.

L’ingresso è gratuito e seguirà un brindisi. Per informazioni 333 2401035.

ASCOLI PICENO, GIOVEDÌ 20 DICEMBRE AL TEATRO DEI FILARMONICI

UN INFINITO VIAGGIO CON GIORGIO COLANGELI E LUCILIO SANTONI

Giovedì 20 dicembre il Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno ospita – come secondo appuntamento del “Prologo” promosso dal Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT  Un infinito viaggio con Giorgio Colangeli eLucilio Santoni.

Nel 2019 saranno passati 200 anni da quando Giacomo Leopardi scrisse L’infinito. La ricorrenza costituisce materia per questa conversazione poetica fra un attore e uno scrittore con musiche eseguite dal vivo da Clementina Perozzi al clavicembalo. Un’occasione per affinare l’arte della lettura e la pratica dell’ascolto, come esperienze necessarie per un’educazione all’esperienza estetica. Sentirsi a casa ritrovandosi dentro un racconto, un ragionamento o una testimonianza può generare aperture inaspettate nella sensibilità di chiunque, nonché offrire parole e senso ai sentimenti più intimi. Può contribuire a far nascere l’adesione a una comunità culturale, offrendo la possibilità di non sentirsi soli nell’arida quotidianità. Un Infinito viaggio è una cavalcata che ha come fulcro la celeberrima poesia di Leopardi, ma che torna indietro fino a Omero, a Lucrezio, passa per Dante e arriva ai giorni nostri. Un percorso che mostra come il poeta recanatese, forse più di tutti gli altri grandi, dia soluzioni poetiche a problemi filosofici: i limiti e l’infinito sono, da sempre, materia contraddittoria e feconda per scrivere la vita e le sue inquietudini.

Giorgio Colangeli dopo aver conseguito una laurea in Fisica Nucleare, si appassiona al teatro nel 1974, organizzando laboratori nelle scuole e poi calcando i più importanti palcoscenici nazionali. Comincia la sua lunga carriera cinematografica con il film su Pasolini, Un delitto italiano (1995) di Marco Tullio Giordana. Con La cena (1998), regia di Ettore Scola, vince il “Nastro d’Argento”, poi con L’aria salata (2006), regia di Alessandro Angelini, vince il “David di Donatello 2007”, come miglior attore non protagonista. Dopo una serie di fiction televisive che rendono noto il suo volto, interpreta Salvo Lima nel film Il divo di Paolo Sorrentino. Nel 2014 prende parte alla miniserie televisiva Non è mai troppo tardi, interpretando il direttore del carcere minorile dove insegno? l’allora giovane maestro Alberto Manzi. Il successo al grande pubblico arriva interpretando uno dei piu? noti personaggi della fiction Rai Braccialetti Rossi. Da qualche anno è protagonista della serie televisiva Tutto può succedere.

Lucilio Santoni, traduttore e operatore culturale, si interessa di poesia e anarchia. Ama collaborare con musicisti, teatranti e direttori di festival. Tra i suoi primi libri: L’infinito nella voce – Su poesia e psicoanalisi (Franco Angeli); Dell’amore – Distruzione e creazione (Quodlibet). Il suo libro Corpo di guerra è anche un’opera musicale interpretata da importanti musicisti. Ha realizzato la collana di video documentari sui poeti marchigiani contemporanei. In seguito, le edizioni Infinito hanno pubblicato Cristiani e anarchici – Viaggio millenario nella Storia tradita verso un futuro possibile. Successivamente ha curato un libro di Federico Garcìa Lorca: E poi libri, e ancora libri (Lindau). Poi Lavorare sfianca – Ozio creativo per imparare l’arte del vivere (Damiani). È del 2018 Guarire senza dottori – Medicamenti per il corpo e per l’anima (Lindau). Infine, il più recente,  al mare l’amore(Ianieri).

Ingresso gratuito. Per informazioni: biglietteria del teatro 0736 298770, biglietteria del Teatro dei Filarmonici 334 6634432. Inizio spettacolo ore 21.

 

ASCOLI PICENO, SABATO 22 DICEMBRE AL TEATRO DEI FILARMONICI

IL PLURIPREMIATO ITALIANESI CON SAVERIO LA RUINA

Sabato 22 dicembre il pluripremiato Italianesi di e con Saverio La Ruina – Premio UBU 2012 “Migliore attore”, nomination Premio UBU 2012 “Migliore testo italiano”, Premio Lo straniero 2015, Premio Enriquez 2012 per la drammaturgia, Premio Antonio Landieri 2012 “Migliore attore”, Menzione speciale al Premio Internazionale Teresa Pomodoro 2012 – conclude al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno il trittico di appuntamenti di dicembre del “Prologo” promosso dal Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT.

“Grande, grandissimo Saverio La Ruina, un condensato di bravura e di alto senso poetico, capace di condurre passo passo lo spettatore – per accenni, per piccoli gesti – dentro l’anima di un personaggio, come forse solo Eduardo e pochi altri hanno saputo fare. Eccezionale”, così scrive Renato Palazzi ne “Il Sole 24 ore” a proposito de “l’ultimo struggente spettacolo di uno straordinario Saverio La Ruina” come annota Magda Poli nelle pagine del “Corriere della Sera”.

Italianesi è uno spettacolo poetico, ispirato a storie vere, struggente e commovente, una partitura millimetrica, un incantevole e malinconico “lieder” di emozioni e sfumature che non ci lascia indifferenti.

“Esiste una tragedia inaudita – si legge nelle note allo spettacolo -, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi chilometri dalle nostre case. Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant’anni, dimenticati. Come il “nostro” che vi nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia”.

Le musiche originali dello spettacolo – prodotto da Scena Verticale – sono di Roberto Cherillo, il contributo alla drammaturgia di Monica De Simone, il disegno luci di Dario De Luca.

Per informazioni: biglietteria del teatro 0736 298770, biglietteria del Teatro dei Filarmonici 334 6634432.

Inizio spettacolo ore 21.

 

 

 

 

DAL 1 GENNAIO URBINO IN MUSICA

? STAGIONE MUSICALE AL TEATRO SANZIO

Come già anticipato dal Sindaco di Urbino Maurizio Gambini, dall’Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi e dal direttore dell’AMAT Gilberto Santini in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’intera Stagione teatrale 2018/2019, il Teatro Sanzio torna a ospitare la sezione dedicata alla musica con Urbino in Musica, attesa quinta edizione della stagione musicale promossa dal Comune di Urbino e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i beni e le attività culturali, che accresce la composita e ricca proposta culturale della città con appuntamenti per un pubblico ampio e diversificato per un’esperienza a 360° nell’universo musicale.

L’inaugurazione il 1 gennaio è con l’abituale e festoso Concerto di Capodanno dal titolo Opera e dintorni con l’Orchestra di Strumenti a Fiato di Urbino diretta dal  Michele Mangani che per l’occasione accompagna due giovani solisti, il soprano Samantha Pagnini e il tenore Alessandro Moccia. Il Concerto è incentrato sull’operetta a cavallo tra il 1800 e 1900, con musiche che vanno dai celebri compositori danubiani come Kálmán, Lehar e Strauss fino ai nostri Italiani Lombardo e Ranzato. Tra le arie proposte ci sono brani tratti da La Principessa della CzardasIl Pipistrello, Madama di TebeIl paese dei campanelli e Cin-ci-là.

Una vera e propria festa della musica per le nuove generazioni è Giovani fluo party il 24 gennaio alla DATA – Orto dell’Abbondanza con Asia Ghergo, giovane artista marchigiana classe 99, musicista, cantautrice e youtuber con una speciale Plays italian indie songs. Asia ha conquistato la scena indie italiana dopo aver scalato la classifica Vir Italia 50 su Spotify col brano Giovani fluo e ha spopolato su YouTube con le sue cover delle più belle canzoni della scena indie italiana attuale. L’evento più significativo che sancisce la sua entrée come artista nell’ambiente musicale è l’apertura del concerto de Lo Stato Sociale al Mediolanum Forum di Assago dove erano presenti 10.000 persone. Dopo il concerto la serata – realizzata nell’ambito di KLANG. Altri suoni, altri spazi in collaborazione con Loop Live Club – prosegue con il dj set (selezione di musica indie) di Daniel L. Il 17 febbraio si torna all’opera con Tosca, opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica composta nel 1900 a Roma e capace ancora oggi di entusiasmare il pubblico per la sua grande tensione. Il libretto deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione di Sarah Bernhardt. L’interpretazione proposta a Urbino in musica è affidata all’Orchestra Raffaello diretta da Stefano Bartolucci per la regia di Roberto Ripesi.

Il 28 febbraio l’appuntamento è con Claudio Gregori, in arte Greg, in un concerto realizzato in collaborazione con Urbino Jazz Club che offre un repertorio che attraversa Frank Sinatra e Dean Martin, accompagnato dal quintetto The making’ swing five, diretto dal trombonista Massimo Pirone con arrangiamenti originali usciti dalla sua penna e Enrico Guarino (sax tenore), Muzio Marcellini (pianoforte), Alessandro Patti (contrabbasso) e Mauro Salvatore (batteria).

Gianluca Luisi – considerato dalla critica internazionale (Potsdamer Nachrichten , Fanfare , New York Concert reviews at Carnegie Hall, Musica, American Record Guide) uno dei migliori pianisti italiani del nostro tempo – e Lorenzo Di Bella – musicista di grande talento, nel 2005 primo premio e medaglia d’oro al concorso pianistico Horowitz di Kiev (unico italiano ad aver vinto un concorso pianistico in una nazione dell’ex Unione Sovietica – deliziano il pubblico il 3 aprile con Pianomania, un concerto della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana che percorre gli splendidi concerti per pianoforte di Bach, Mozart e Beethoven. A distanza di tre anni dall’uscita di Spassiunatamente che aveva visto per la prima volta Peppe Servillo e i Solis String Quartet – Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio al violino, Gerardo Morrone alla viola, Antonio Di Francia al cello e chitarra – affrontare con il dovuto rispetto capolavori della canzone classica napoletana, ecco Presentimento che conclude il 4 maggioUrbino in musica. Da Gil a Viviani, da E.A. Mario a Cioffi/Pisano, da Scalinatella a Mmiez’o grano a M’aggia curà, la lista di autori e canzoni che rendono unico e imperdibile questo spettacolo, sempre in bilico tra musica e teatro, e capace di spaziare all’interno di un immenso panorama musicale, senza cercare di circoscriverlo a un periodo o a un autore.

Per informazioni AMAT 071 2072439, Teatro Sanzio 0722 2281.

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