dalla Regione Marche

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mercoledì 3 aprile 2019

Le Marche della “Bellezza Infinita” al Vinitaly 2019 festeggiano i 50 anni della DOC del Bianchello del Metauro.

A Verona con 144 aziende e 255 etichette da gustare nella “Terrazza Marche”

 

Si riparte, con un impegno orientato alla promozione delle Marche, nell’ambito di una prestigiosa vetrina internazionale del settore vitivinicolo. Con queste parole la vicepresidente ha anticipato la partecipazione della Regione a Vinitaly 2019, che vede la presenza di 144 aziende marchigiane e 255 etichette da gustare nella “Terrazza Marche”, all’interno dello stand istituzionale.

Quest’anno verranno festeggiati i 50 anni della Doc del Bianchello del Metauro, confermando una tendenza consolidata negli ultimi anni: “Bianchi” prodotti di punta (Verdicchio, Pecorino, Passerina in testa), affiancati da 20 denominazione autoctone dalla forte identità territoriale e un biologico in crescita che consolida le Marche seconda realtà italiana per incidenza Bio sul totale della superficie vitata.

 

Il presidente della Regione ha sottolineato l’impegno nella valorizzazione dei vitigni locali che fanno parte della ricchezza enologica marchigiana. Ha ribadito il sostegno ai viticoltori che valorizzano questo settore dell’agricoltura marchigiana, orientato all’export, con valori economici importanti. I rappresentanti della Camera di commercio unica delle Marche e dei Consorzi di tutela hanno sostenuto l’impegno a promuovere il brand Marche a Verona: un territorio da scoprire e ricercato dagli stranieri, con una storia da raccontare che è fondamentale nella crescita del settore vitivinicolo.

Dal 7 al 10 aprile i viticoltori marchigiani saranno presenti alla 53a edizione della manifestazione nel Padiglione 7 (C6/7/8/9), su una superficie espositiva di 2.500 mq. Ospiterà 71 aziende nella collettiva della Regione Marche (57 coordinate dall’Istituto marchigiano di tutela vini e 14 dal Consorzio vini piceni). A queste se ne aggiungono altre 69 che hanno fatto la scelta di presentarsi in stand autonomi, avendo ormai acquisito forza e capacità per affrontare questo evento. Insieme alla Camera di commercio unica delle Marche, altre 20 saranno presenti a Sol&Agrifood, Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità.

Tra le novità dell’edizione 2019, il convegno, promosso insieme all’associazione “Le donne del vino”, per valorizzare il ruolo femminile nello sviluppo del settore enologico. Inoltre, la prima monografia su una regione, le Marche, firmata da Valoreitalia (società leader per la certificazione di vini) verrà presentata a Verona, in omaggio a una realtà ricca di Denominazioni di origine, tutte racchiuse in un piccolo territorio.

Occupazione giovanile e ricambio generazionale in agricoltura, per il Crea positivo l’approccio del “pacchetto giovani Marche”

 

Il “Pacchetto giovani” è stato la leva che ha consentito o accelerato la scelta dei ragazzi marchigiani di iniziare un’attività agricola. Oltre un terzo dei 240 giovani che si sono insediati con il Psr (Programma di sviluppo rurale) 2007-2013 proveniva da settori extragricoli ed erano disoccupati. Questo intervento ha avuto importanti effetti occupazionali, in controtendenza rispetto al contesto economico regionale. Anche la priorità di investimento, assegnata alle zone montane e interne, ha determinato importanti effetti socio economici, in contesti tradizionalmente fragili, favorendo la rivitalizzazione del tessuto sociale e l’offerta dei servizi. È quanto certificato da un’indagine finanziata dalla Commissione europea per valutare l’efficacia della politica agricola comunitaria sull’occupazione agricola. La ricerca ha interessato sette Paesi membri (Francia, Belgio, Irlanda, Estonia, Ungheria, Polonia e Italia), in ognuno dei quali sono state individuate due aree di studio. Per l’Italia il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha scelto la Sicilia (Montagna delle Madonie) e le Marche (Colli Esini dell’alta collina anconetana). I risultati della ricerca sono stati recentemente presentati, a Roma, presso Spazio Europa (struttura gestita dall’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e dalla rappresentanza in Italia della Commissione europea). Le Marche, è emerso, sono state individuate perché pioniere di una nuova modalità di agevolare il ricambio generazionale nel settore agricolo. Tra le prime in Europa, hanno adottato il cosiddetto “pacchetto giovani”, uno strumento che consente, presentando una sola domanda alla Regione, di aderire a un ventaglio di contributi: dal premio vero e proprio per l’insediamento, al sostegno degli investimenti aziendali, alla formazione professionale. Fondamentale è risultato il ruolo del premio come capitale iniziale da investire, a fronte delle difficoltà di accesso al credito in assenza di garanzie reali. Permangono, tuttavia, “barriere all’entrata” nel mondo agricolo, rappresentate dalla onerosità degli investimenti necessari e dalla rigidità burocratica. La Regione Marche, a questo scopo, è orientata a semplificare ulteriormente le procedure, puntando sull’adozione di costi standard negli interventi a investimento che riducono il carico burocratico per il giovane agricoltore.

 

 

SECESSIONE SASSOFELTRIO-MONTECOPIOLO, LA REGIONE PRONTA A TUTELARE I CITTADINI. RACCOLTE OLTRE 1000 FIRME PER DIRE NO AL DISTACCO DALLE MARCHE

In 5 giorni sono state raccolte oltre mille firme dei cittadini di Sassofeltrio e Montecopiolo per opporsi alla secessione dei Comuni dalle Marche. Secondo il presidente della Regione Marche  queste persone rappresentano più della metà dei votanti di questi due paesi ed è quindi  evidente che il Montefeltro vuole restare unito, che il distacco non deve avvenire perché i cittadini non lo vogliono più e si sono mobilitati spontaneamente per dire no. Il referendum di 12 anni fa non ha più valore perché tante condizioni sono mutate e lo stesso numero di firme così imponente testimonia che i cittadini hanno cambiato idea. La Regione Marche chiede dunque  al governo di fermare l’iter e di tornare a coinvolgere i territori ascoltando la loro voce.  La Regione Marche darà battaglia su questo in tutte le sedi per tutelare i cittadini perché non crede nella logica del trasloco e la giunta cerca di mettere in campo azioni che soddisfino i bisogni del territorio. A partire dalle infrastrutture:  si è aperto il percorso per la galleria della Guinza che torna ad avere progetti ed investimenti. Continua l’ impegno per la Fano Grosseto e per le infrastrutture strategiche per  il rilancio delle aree interne. L’obiettivo è quello di salvare le scuole per mantenere le famiglie sul territorio, di avviare progetti importanti sul turismo aprendo un dialogo con i diversi Comuni, di preservare i servizi sanitari di emergenza e prevenzione. Il Montefeltro è un’identità che va oltre una possibile “fusione”, è un concetto che non prevede solo confini amministrativi ma la coscienza di una terra di frontiera che ha permesso la costruzione di una collettività.

 

 

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