Pirandello, “Non si sa come” all’Ospitale

Pirandello, “Non si sa come” all’Ospitale

Teatro: NON SI SA COME di Luigi Pirandello, con Vincenzo Di Bonaventura e il gruppo Aoidos – Ospitale delle Associazioni – Paese Alto di Grottammare – domenica 28 aprile ore 17.00

 

Tornano alla grande Vincenzo Di Bonaventura e il gruppo Aoidos per la stagione teatrale 2018-2019 di “Officina Teatrale” nell’ambito della 24a stagione culturale dell’Associazione Blow Up intitolata “Labirinti familiari”.

Domenica 28 aprile alle ore 17.00 presso l’Ospitale Casa delle Associazione al Paese alto di Grottammare, un altro straordinario lavoro di squadra di Vincenzo Di Bonaventura e del suo gruppo: NON SI SA COME, ultimo lavoro teatrale compiuto di Luigi Pirandello, scritto nel 1934, lo stesso anno nel quale gli venne conferito il Premio Nobel per la Letteratura. Non si sa come è il capolavoro della maturità, con cui l’Autore riassume e porta ai massimi livelli, con raffinatezza e profondità, i temi a lui più cari: la duplicità dell’Io, la follia vera o apparente, il contrasto tra la realtà e il sogno, tra la facciata di rispettabilità sociale e le pulsioni più istintive dell’essere umano, tra la razionalità e i “pensieri bastardi” che emergono malgrado noi. Con la sapiente riscrittura di Vincenzo Di Bonaventura, entreranno in scena Simone Cameli nei panni del conte Romeo Daddi, Maria Gaetani nel ruolo di Donna Bice Daddi (sua moglie), Claudio Censori che interpreterà Giorgio Vanzi (ufficiale di marina), Daniela Agostini nella parte di Ginevra Vanzi (sua moglie), Lirim Gela nelle vesti del marchese Nicola Respi e Vincenzo di Bonaventura che impersonerà il Dottor Hinkfuss. In un raffinato salotto dell’alta borghesia degli anni Trenta, si intrecciano – proprio come labirinti familiari – le vicende di due amici di infanzia, Romeo Daddi e Giorgio Vanzi, con le rispettive mogli Bice e Ginevra, in presenza di un comune conoscente, il marchese Nicola Respi; coinvolti in un crescendo di tensione psicologica ed emotiva, i personaggi sono trascinati in un gorgo di segreti, bugie, tradimenti, confessioni e rimorsi di coscienza che li risucchierà inesorabilmente fino alle più drammatiche ed inaspettate conseguenze.

L’improvviso comportamento apparentemente folle e accusatorio di Romeo, incline a scovare in ognuno “delitti innocenti”, compiuti senza volerlo e senza spiegazione (“non si sa come”), al fine di cercare inutilmente un’assoluzione o un’espiazione, sconvolge i suoi congiunti e li rende partecipi dell’agghiacciante confessione di un antico delitto, sopito e dimenticato, di cui Romeo rievoca con inquietante precisione tutti i particolari. A ciò si aggiunge un secondo “delitto”, un tradimento, consumato anch’esso al di fuori della coscienza, “come in un sogno”; ma il problema per Romeo Daddi non è tanto il rimorso quanto l’investigazione torturante della ricerca della responsabilità. Chi ha compiuto quelle azioni, se non è stato certo lui a volerle? La scissione dell’Io, entità non certo unitaria e monolitica, ritorna in questo dramma molto serrato e convincente nelle stravolte ma lucidissime argomentazioni del protagonista. La parte animale ed istintiva dell’uomo vive una sua vita profonda assolutamente non riconducibile alla ragione, alle convenzioni, alle regole della società. Ma per Pirandello non si può certo rimanere nell’abisso; la riemersione porta con sé il pesante fardello della responsabilità che l’uomo contemporaneo non può certo eludere.

A proposito di questo dramma Pirandello così si esprimeva: «… nel mondo morale la coscienza si risveglia come un giudice severissimo e intransigente nell’animo di chi ha infranto la legge. Il delitto appartiene alla natura, ma il momento veramente drammatico è quello della giustizia, ed è tanto più drammatico quanto più il tribunale è invisibile cioè nella coscienza… ».

L’ingresso allo spettacolo  prevede un biglietto di 10 euro e la sottoscrizione della tessera-abbonamento alla Federazione Italiana Cineforum 2018-2019, rilasciata dall’Assocazione Blow Up al costo di 7 euro, che può essere sottoscritta rapidamente all’ingresso (tessera studenti 5 euro). La tessera F.I.C. consentirà poi di accedere alle ultime iniziative del calendario della rassegna.

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