Chiara Bellabarba, “Racconti fra le dita”

Chiara Bellabarba, “Racconti fra le dita”

San Benedetto del Tronto – Venerdi 17 maggio alle ore 18, nella sala della Poesia di Palazzo Piacentini, Chiara Bellabarba presenterà, per il ciclo “Gli incontri con l’autore – Primavera 2019”, il libro “Racconti fra le dita”, evento organizzato da “I luoghi della Scrittura”, la Bibliofila, la Cooperativa Fabbrica dei Fiori con il Patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione comunale e la regione Marche. Lettura di Piergiorgio Cinì. Conversano con l’Autrice Valentina Vagnoni, Francesca Sartori, Massimo Scarponi.

Chiara Bellabarba è docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Linguistico “Capriotti ” di San Benedetto del Tronto. Nel suo percorso di vita ha avuto la fortuna di appassionarsi alla scrittura, all’insegnamento, al teatro e alla recitazione, alla conduzione di trasmissioni radiofoniche , alla musica, alla fotografia, al tango e allo sport. Da sempre amante degli animali e della natura.

IL LIBRO
“Racconti fra le dita” è una raccolta di racconti brevi nati con l’intento di attraversarele molteplici sfumature di un orizzonte al femminile, di donne e non solo, nel tentativodi coglierne la sempre fuggevole essenza. La raccolta è organizzata in quattro sezioni. La prima è “Racconti di donne”, in cui l’autrice ci fa vivere con delicatezza passioni, tentazioni, trasgressioni, vocazioni, paradossi e contrasti di alcune donne”fuori dal coro”, gettando uno sguardo furtivo su quelle loro presunte debolezzeche, quasi sempre, sono la radice ontologica della loro grande forza.

La seconda è “Racconti di animali”, in cui Chiara Bellabarba dà voce, con ironia esensibilità, a pensieri profondi, a reazioni e a presunti sentimenti di gatti, cani, pesci edi diversi elementi della natura, per valorizzarne la componente “umana, troppo umana”, nel tentativo di sottolinearne la vicinanza al nostro mondo.

La terza è “Racconti di fantasia”. Qui prendono vita storie che si collocano nel mondofantastico dell’autrice e che in esso trovano la loro principale ragion d’essere. Anchein questa sezione ad essere protagonista è la radice femminile, a cui l’autrice faindossare, in maniera camaleontica, costumi diversi: quello della signora tempesta,della boa, della nota “la”, di Camille e Cécile, etc.

L’ultima parte è intitolata “Emozioni profonde”, nell’intento di sottolineare la matricefondamentale dei testi in essa raccolti. La sensualità della notte insieme al misteroche porta con sé, il dolore “puro” di una madre sola, la drammatica immedesimazione con uno straccetto rosso da parte di una donna di strada, le maniche si incontrano e che si parlano attraverso impercettibili movimenti sono alcuni deiprotagonisti di questa sezione. La caratterizzano, fra gli altri, due testi teatrali “Donna notte e Straccetto rosso” che sono stati inseriti all’interno dello spettacolo “Il giudizio della notte”, realizzato dal Laboratorio teatrale Re Nudo.

Tutte queste storie sono nate nell’ambito della trasmissione radiofonica “La folliadelle donne”, ideata e creata in parte dalla stessa autrice.

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