dall’Amat

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LE BELLE DOMENICHE IL 19 MAGGIO A SAN LORENZO IN CAMPO

PER CONOSCERE LA STORIA, ARTE E NATURA

E I TESORI NASCOSTI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

Continuano il 19 maggio gli appuntamenti con Le Belle Domeniche per conoscere la bellezza di una terra straordinariamente ricca di storia, arte e natura e i tesori nascosti della provincia di Pesaro e Urbino. Ogni appuntamento è l’incontro guidato con la visione di un luogo d’arte, la degustazione di un vino e l’ascolto di un concerto di musica classica in un meraviglioso sito storico. Sei preziose occasioni per piccole, grandi Gite di Piaceri organizzate da AMAT con la partecipazione degli studenti del Conservatorio Rossini di Pesaro e i Comuni di Frontone, Macerata FeltriaMondavio, San Costanzo, San Lorenzo in Campo e Sant’Angelo in Vado.

Domenica 19 maggio il luogo d’arte a San Lorenzo in Campo è il bellissimo Teatro Tiberini raccontato da Lorenzo Bonafede. La parte musicale sarà interpretata da Martyna Gesella soprano, Ekaterina Maslakova soprano, Mara Gaudenzi mezzosoprano, Tamar Ugrekhelidze mezzosoprano, Shizuka Sakurai pianoforte su musiche di ?ajkovskijBellini, RossiniMozartMoniuszkoMonteverdiOffenbachDelibes. Infine il vino protagonista sarà il Bianco Marche IGTAzienda agricola Pandolfi OrsiniSan Lorenzo in Campo raccontato da Andrea Orsini.

Biglietto: euro 5 posto unico non numerato. Biglietterie nei luoghi d’arte dalle ore 17. Prevendita nei punti vendita AMAT (info su www.amatmarche.net) e online su vivaticket.it

Informazioni: 366.6305500, call center 0712133600.

 

 

 

 

DA MARTEDÌ 14 A DOMENICA 19 MAGGIO A PESARO PER TEATROLTRE

LO SPETTACOLO È IN FURGONE CON MEDEA PER STRADA

 

Da martedì 14 a domenica 19 maggio a Pesaro TeatrOltre – il più grande palcoscenico italiano per le più importanti esperienze dei linguaggi contemporanei promosso dall’AMAT con i Comuni del territorio, la Regione Marche e il MiBAC – invita il pubblico a vivere una vera e propria esperienza non solo teatrale con Medea per strada, uno spettacolo itinerante con Elena Cotugno del Teatro dei Borgia per sette spettatori, su un furgoncino che percorre le strade della prostituzione per settanta minuti che non lasciano indifferenti.

“Quello che proponiamo al pubblico – scrive la compagnia nelle note allo spettacolo – è una esperienza che va oltre il semplice assistere a uno spettacolo teatrale. Gli spettatori vengono invitati a salire su un furgoncino, un vecchio ferro del ’94 allestito da Filippo Sarcinelli che rievoca un teatrino, oppure un postribolo viaggiante. Il furgone parte e percorre la strada, non una ma tutte le strade della prostituzione. Ogni città ne ha una: Via Ripamonti, Viale Cristoforo Colombo, Statale 231, Riviera Nord, Lungo mare Canepa. L’attrice, Elena Cotugno, sale come una di quelle e ci racconta la storia di una giovane migrante, scappata dal proprio paese, arrivata in Italia e finita a prostituirsi per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli. In ogni città ci lasciamo condurre dalle associazioni che si occupano di tratta e prostituzione in un viaggio attraverso quei luoghi, raccogliendo storie, osservando come il fenomeno cambi pur restando sempre fedele agli stessi rituali: abbordaggio, contrattazione, consumo della prestazione. Ci sono roulotte, ombrelloni, furgoni, fuochi, luoghi di avvicinamento, di sfruttamento e schiavitù.

“L’empatia che si crea nel furgone tra quelle sette persone – afferma il regista Gianpiero Borgia – determina la replica. All’interno del veicolo scorre un racconto interiore, intimo e mitico a un tempo. All’esterno scorre la strada, quella stessa che tutti i giorni ci risulta indifferente e che così prende un senso. È l’estremizzazione di una poetica ventennale nella quale, sin dal lavoro dell’attore, che non interpreta e non s’immedesima ma convive con il personaggio e tende a coincidere con esso, utilizziamo il reale nell’immaginario e l’immaginario nel reale, elementi del passato nel presente e del presente nel passato, temi sociali nel teatro d’arte e momenti di teatro d’arte nell’azione sociale, cercando un senso dove non ci appare e cercando d’infrangerlo dove ci pare troppo cristallizzato. Infine, e? stato possibile sviluppare il progetto, anche e soprattutto, grazie a un lungo e intenso percorso di approfondimento e mesi di volontariato sul campo che Elena Cotugno tuttora prosegue a fianco di assistenti sociali e associazioni che si occupano dell’assistenza in strada e del tentativo di recupero di queste donne. Agli operatori sociali che ci hanno aiutato va un ringraziamento speciale soprattutto per l’incredibile lavoro che fanno ai confini dello stato e del vivere civile. Ci hanno permesso di accompagnarli sulle strade durante le operazioni di assistenza,

di parlare con le ragazze e di confrontarci con il fenomeno in prima persona, nel rispetto di tutti, di mantenere viva la voglia di raccontare un mondo sterminato di viaggi e di schiavitù, di non chiudere gli occhi, le orecchie, la bocca”.

La drammaturgia di Medea per strada è di Elena Cotugno e Fabrizio Sinisi.

Prenotazione obbligatoria al numero 0721 387621. Informazioni: Teatro Rossini 0721 387621. Biglietto 15 euro, ridotto 12 euro.

PLAYLIST PESARO, SABATO 18 MAGGIO

FOSCO17 E NOSTROMO IN CONCERTO

 

Sabato 18 maggio alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro Playlist – rassegna promossa dal Comune e dall’AMAT  offre l’’occasione per conoscere due nuovi talenti emergenti della musica indie italiana che, da Calcutta a Frah Quintale sta spopolando in questi ultimi anni fra le nuove generazioni. Protagonisti dell’appuntamento Nostromo, figura ancora “molto misteriosa” di origine marchigiana, all’Annunziata nella sua prima uscita live e Fosco17, speaker radiofonico e ingegnere nella vita di tutti i giorni, che fa musica da sempre e tra i protagonisti di Sanremo Giovani 2019.

Fosco17, all’anagrafe Luca Jacoboni, è nato sotto i portici della città di Bologna con l’esigenza di scrivere le disavventure di una vita normalissima. Fosco17 fa musica da sempre, ma si chiama così da pochi mesi, muove i primi passi come interprete e autore nella band Le Ceneri e i Monomi. La sua musica è pop sintetico, si allontana dai dogmi dell’indie italiano ma cresce sotto un non troppo velato astro pop, capace sì, di far ballare e commuovere, ma sicuramente di far cantare. Luca racconta le storie di tanti, ma non di tutti, i momenti importanti e perché no, quelli brutti. Una doppia anima, fresca e classica, si miscelano in una dicotomia esplosiva.

Nicolò Santarelli, in arte Nostromo, cantautore marchigiano classe 1994 con il primo singolo Giradischi (Trident Music/Sony) – disponibile in radio dal 10 maggio su Spotify – catapulta l’ascoltatore in una dimensione spazio-tempo piena di nostalgia e di gusto retrò. Nostromo è un cantautore che naviga a vista tra un tempo che non c’è più e un futuro che non c’è ancora, sospeso in perfetto equilibrio in un presente denso di ricordi, di necessari silenzi e di attese piene di sentimento. Scrive dell’eros e la sua musica si muove tra ambientazioni post elettroniche e graffi retrò. Nostromo è qualcosa che viviamo nel nostro contemporaneo, nella vita di tutti i giorni, è il momento in cui ci ritroviamo soli e abbiamo bisogno di ascoltarci, ma anche quello in cui vogliamo lasciarci andare. “Giradischi è la canzone del desiderio – afferma Nostromo – ma anche della rassegnazione ai colorati silenzi che riempiono le stanze. Giradischi è quell’amore particolare, quello che non si accetta facilmente ma si desidera più di ogni altra cosa”. Non è vintage, non andrà mai di moda perché non passerà mai di moda. Nostromo è il tatuaggio sotto al loden, il giradischi con cui ascolti la musica ma soprattutto, Nostromo è il ricordo nostalgico che sai portarti dietro e vivere nel tuo futuro.

Per informazioni e biglietti (10 euro – ridotto 8 euro): biglietterie circuito AMAT (071 2072439 – www.vivaticket.it vendita on line), Teatro Rossini di Pesaro 0721 387621, Chiesa dell’Annunziata 334 3193717, la sera del concerto da un’ora prima dell’inizio previsto alle ore 21.

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