David Diop vince il Premio Strega Europeo 2019

David Diop vince il Premio Strega Europeo 2019

David Diop, con Fratelli d’anima, pubblicato da Neri Pozza e tradotto da Giovanni Bogliolo, si aggiudica la sesta edizione del Premio Strega Europeo.

Nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza di alcune tra le voci più originali e profonde della narrativa contemporanea, il Premio Strega Europeo è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, dall’azienda Strega Alberti Benevento, dalla Casa delle Letterature di Roma e in collaborazione con BPER Banca e con il Salone Internazionale del libro di Torino.

L’Europa era al centro degli interessi di Antonio Megalizzi, giovane giornalista radiofonico di Trento ucciso a Strasburgo nell’attentato dell’11 dicembre scorso. Ha scritto Antonio: “Inseguo le mie passioni: il giornalismo e l’Europa. Vorrei che i giovani come me lo capissero. Mai come oggi un’Europa unita è cruciale e mai come oggi siamo a un passo dal distruggerla.” Questa edizione del Premio Strega Europeo è dedicata alla sua memoria.

Nel corso della cerimonia di premiazione, che ha avuto luogo al Circolo dei lettori di Torino nell’ambito della rassegna Salone OFF, condotta dalla giornalista Eva Giovannini, sono intervenuti, con i cinque autori finalisti, Giulio Biino, presidente del Circolo dei Lettori, Maria Ida Gaeta, direttrice di Casa delle Letterature e del Festival Internazionale Letterature, Emanuele Sacerdote, membro del CDA dell’azienda Strega Alberti Benevento, Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci e Eugenio Tangerini, responsabile delle relazioni esterne di BPER Banca.

Erano presenti in sala i familiari di Antonio Megalizzi, Anna Maria Cutrupi e Federica Megalizzi, e Luana Moresco, a cui Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, ha consegnata la targa dedicata ad Antonio.

Nel consegnare a David Diop il premio di 3.000 euro Giovanni Solimine ha dichiarato: “Mai come quest’anno l’Europa è al centro del dibattito pubblico e della lotta politica. Non si discute abbastanza, invece, dello spazio culturale europeo, di una secolare circolazione delle idee nel vecchio Continente, delle relazioni che tengono insieme i contesti di una ricca e diversificata produzione letteraria. Proprio per valorizzare tutto questo abbiamo istituito il Premio Strega Europeo”.

Un riconoscimento della stessa entità, offerto da BPER Banca, è stato assegnato al traduttore del libro premiato, Giovanni Bogliolo, segno tangibile dell’importanza che hanno le traduzioni come strumento di dialogo e di conoscenza. Il premio è stato ritirato da Giuseppe Russo, direttore editoriale di Neri Pozza. 

Fratelli d’anima ha ottenuto 11 voti su 22 espressi ed è stato votato da una giuria composta da scrittori vincitori e finalisti del Premio Strega – Laura Bosio, Giuseppe Catozzella, Teresa Ciabatti, Antonella Cilento, Maria Rosa Cutrufelli, Paolo Di Paolo, Mario Fortunato, Helena Janeczek, Paolo Giordano, Nicola Lagioia, Lia Levi, Dacia Maraini, Wanda Marasco, Paola Mastrocola, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, Valeria Parrella, Lorenzo Pavolini, Romana Petri, Domenico Starnone, Sandro Veronesi e Andrea Vitali. A i loro voti si aggiungono quelli di Maria Ida Gaeta, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rappresentanti delle istituzioni responsabili della selezione dei libri in gara.

Hanno concorso a ottenere il riconoscimento cinque romanzi recentemente tradotti in Italia, provenienti da aree linguistiche e culturali diverse, che hanno vinto nei Paesi europei in cui sono stati pubblicati un importante premio nazionale:

David DiopFratelli d’anima (Neri Pozza), traduzione di Giovanni Bogliolo
– Prix Goncourt des Lycéens 2018

Catherine Dunne, Come cade la luce (Guanda), traduzione di Ada Arduini
2018 Irish PEN Award

Robert Menasse, La capitale (Sellerio), traduzione di Marina Pugliano-Valentina Tortelli – Deutcher Buchpreis 2017

Ilja Leonard Pfeijffer, La Superba (Nutrimenti), traduzione di Claudia Cozzi
– Libris Literatuur Prijs 2014

Sasha Marianna SalzmannFuori di sé (Marsilio), traduzione di Fabio Cremonesi
Literaturpreis der Jürgen Ponto-Stiftung 2017

 

I vincitori delle scorse edizioni:

2018 Fernando Aramburu, Patria (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia

2017 Jenny Erpenbeck, Voci del verbo andare (Sellerio), tradotto da Ada Vigliani

2016 Annie Ernaux, Gli anni (L’orma), tradotto da Lorenzo Flabbi

2015 Katja Petrovskaja, Forse Esther (Adelphi), tradotto da Ada Vigliani

2014 Marcos Giralt Torrente, Il tempo della vita (Elliot), tradotto da Pierpaolo Marchetti

SCHEDA DEL LIBRO PREMIATO E NOTE BIOGRAFICHE

Fratelli d’anima (Neri Pozza)

Sul fronte occidentale, nelle trincee francesi, tra i soldati bianchi coi loro vistosi calzoni rossi spiccano i fucilieri senegalesi, “i cioccolatini dell’Africa nera”, come li chiama il capitano Armand. Prima di ogni assalto, il capitano non manca di ricordare loro che sono l’orgoglio della Francia, “i più coraggiosi dei coraggiosi”, un autentico incubo per i nemici che hanno paura dei “negri selvaggi, dei cannibali, degli zulú”. I senegalesi ridono contenti. Poi, mettendosi in faccia gli occhi da matto, sbucano fuori dalla trincea con il fucile nella mano sinistra e il machete nella destra. Alfa Ndiaye e Mademba Diop sono amici, fratelli d’anima cresciuti insieme in Africa, lontano dai freddi accampamenti del fronte. Quando in trincea risuona il colpo di fischietto del capitano, escono anche loro dal buco urlando come selvaggi indemoniati per non apparire meno coraggiosi degli altri. Un giorno, però, Mademba Diop viene ferito mortalmente e, con le budella nell’aria, chiede per tre volte ad Alfa di dargli il colpo di grazia. Per tre volte Alfa si rifiuta e, dopo una lunga e atroce agonia, Mademba muore. La morte dell’amico consegna Alfa all’impensabile, a tutto ciò che gli antenati e il mondo di ieri avrebbero proibito e che invece la grande carneficina della guerra moderna concede. A ogni fischio di chiamata del capitano Armand, Alfa si precipita fuori della trincea e corre verso i “nemici dagli occhi azzurri”, uccidendo senza pietà e tagliando alle sue vittime una mano come trofeo di guerra. Una, due, tre, quattro… otto mani. Come un demone, uno stregone, un divoratore di anime, che soltanto una voce del mondo di ieri potrebbe salvare…

David Diop è nato a Parigi ed è cresciuto in Senegal. Attualmente vive nel Sud-Ovest della Francia dove insegna letteratura francese presso l’Università di Pau. Fratelli d’anima è il suo secondo romanzo, che gli è valso il prestigioso premio Goncourt des Lycéens e l’entusiastico e unanime apprezzamento della critica.

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