Francesca Filippi, “Conoscere per comprendere”: sulla viabile Transiberiana da Mosca a Vladivostock

Francesca Filippi, “Conoscere per comprendere”: sulla viabile Transiberiana da Mosca a Vladivostock

L’Ambasciatrice del Parco Francesca Filippi parte per un nuovo viaggio per far conoscere al mondo la bioversita’ dal Parco

Assergi_ 22-05-2019_ Francesca Filippi, atleta Teramana, protagonista di imprese epiche, Ambasciatrice del Parco nel mondo, è pronta per una nuova sfida dal titolo “Conoscere per comprendere”: da giugno ad agosto prossimi, percorrerà in bicicletta la viabile Transiberiana da Mosca a Vladivostock.

Ieri, 21 maggio 2019, alla partenza della nuova memorabile impresa, presso l’Università di Teramo,  unitamente al Magnifico Rettore Prof. Lino Mastrocola, il Presidente del Parco Tommaso Navarra ha consegnato nelle mani della nostra Ambasciatrice la bandiera del Parco.

Già nel 2017 la Filippi aveva percorso circa 4000 km in 40 giorni: partendo da Pietracamela, comune dove è presente il “Calderone”, il ghiacciaio più a sud d’Europa, e raggiungendo Capo Nord dove si trova il ghiacciaio più a nord d’Europa. Pedalando attraverso Germania, Danimarca e Svezia Francesca ha trasportato la bandiera del Parco in Norvegia, nella cittadina di Hammerfest, dove è stata issata in gemellaggio culturale e scientifico per unire, non solo idealmente, i due ghiacciai: quello più a sud con quello più a nord del continente europeo.  L’atleta teramana ha svolto l’impresa in solitaria, affrontando mille difficoltà soprattutto climatiche, vento e pioggia ed ha deposto una pietra del Gran Sasso, una targa commemorativa e la bandiera del Parco ai piedi del ghiacciaio norvegese. In quell’occasione il Parco ha patrocinato l’evento con l’apposizione del logo sull’abbigliamento tecnico indossato per tutta la spedizione e donando una bandiera alla cittadina norvegese come gesto di perenne gemellaggio tra i due ghiacciai.

L’impresa 2019 porterà Francesca in zone dove le condizioni climatiche sono ancora più estreme, per un percorso previsto di circa 9.000 km, da effettuare in 90 giorni interamente in bicicletta e per lo più in solitaria. L’obiettivo della sportiva ambientalista, amica del Parco, questa volta, è il gemellaggio culturale tra il nostro Parco e il Parco Nazionale siberiano di Stolby, scelto come tappa intermedia.

Il 13 luglio 2019 a Krasnoyarsk verrà firmato un protocollo d’intesa tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco di Stolby ai margini di un Convegno Internazionale dedicato allo studio della biodiversità delle due strategiche aree naturali protette.

L’iniziativa rende evidente l’importanza della figura degli “Ambasciatori del Parco nel mondo”, fortemente voluta dal Presidente, quale utile strumento di forte diffusione dell’immagine dell’Ente al di fuori dei confini dell’area protetta e sempre nel rispetto dei principi di tutela della biodiversità che costituiscono l’anima e la funzione primaria dell’istituzione Parco.

Partner fondamentali dell’impresa sono: l’Università degli Studi di Teramo e l’Università degli Studi di Krasnoyarsk; l’Università di Teramo seguirà anche con la propria radio e i propri social l’iniziativa e sottoscriverà anch’essa un accordo che legherà in gemellaggio le due importanti realtà universitarie.

“Grazie Francesca, sei la splendida ambasciatrice del nostro straordinario territorio” dichiara il Presidente Tommaso Navarra “e con il tuo eccezionale sforzo fisico saprai unire, non solo idealmente le nostre strategiche aree protette sottolineandone la decisiva importanza per i nostri valori di tutela della biodiversità che ospitiamo e tuteliamo e delle nostre comunità identitarie da sempre fieramente unite nel loro magico attaccamento all’eccezionale bellezza dove vivono”.  “La nostra bandiera da te portata con meritoria azione, saprà propagandare i valori di ambiente, cultura e territorio che esprime rafforzando l’amicizia tra i nostri popoli, amicizia che rappresenta il viatico migliore per un’Europa e un modo di pace ove le nazioni, i popoli e le persone sanno ancora stringersi la mano, guardarsi negli occhi e tutelare le matrici ambientali ove vivono.”

Il viaggio di Francesca sarà seguito in tempo reale sui canali social dell’Ente Parco.

Nota sul Parco Nazionale siberiano di Stolby

La Riserva Naturale Stolby (Krasnoyarsk Siberia) ufficialmente Parco nazionale dal 1925, paradiso degli arrampicatori e a pieno titolo attrazione principale della vicina città di Krasnojarsk, nel bel mezzo della Siberia (si trova all’incirca nel punto in cui la Ferrovia Transiberiana compie metà del suo lungo tragitto da Mosca a Vladivostok).

Nel Parco russo si trovano numerose specie animali, tra le quali ricordiamo il lupo, l’orso bruno, la lince, il ghiottone, la donnola di montagna (Mustela altaica), la puzzola delle steppe, il cinghiale, l’alce, il mosco della Siberia, il capriolo della Siberia, il cervo nobile degli Altaj, la lepre della Siberia, lo scoiattolo rosso, lo scoiattolo volante della Siberia, il tamia della Siberia, ecc. Gli uccelli sono rappresentati da oltre duecento specie, tra le quali figurano il gallo cedrone eurasiatico e alcuni suoi cugini, come il gallo cedrone becconero e il fagiano di monte eurasiatico, la pernice bianca e anatre di ogni sorta. A seconda dell’altitudine, nel Parco Nazionale della Tunka troviamo ambienti di tundra alpina, di foreste di conifere, di taiga, di steppa di montagna. La vegetazione è quindi estremamente varia. Metà del territorio forestale è ricoperto da pini siberiani. Nelle zone più in alto domina il pino mugo siberiano. Un quarto della zona forestale è ricoperto da larici siberiani, un decimo da pini silvestri. Ai confini del Parco russo crescono anche pecci siberiani e abeti siberiani. Sono presenti anche betulle della Manciuria (Betula platyphylla) (8,5%), pioppi tremuli (1,6%) e zone con pioppi balsamici, salici di Hondo e salici comuni.

 

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