dalla Regione Marche

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Il presidente Ceriscioli incontra gli scout ambasciatori delle Marche per il 24° World Scout Jamboree in West Virginia

“Siete l’orgoglio di una regione aperta al mondo”: così il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha salutato oggi pomeriggio i giovani scout marchigiani e i loro capi che sono in procinto di partire alla volta del 24 ° World Scout Jamboree in West Virginia.

Saranno gli ambasciatori delle Marche per l’incontro mondiale che si svolgerà dal 22 luglio al 2 agosto 2019 negli Stati Uniti, presso la Bechtel Reserve, in West Virginia.

“Una bella idea quella di incontrarci nella sede regionale – ha detto il presidente –voi rappresentate le Marche, unica regione al plurale dove la pluralità è ricchezza e non un limite”. La bandiera delle Marche donata dal presidente ai ragazzi interpreta al meglio il tema dell’incontro in America ‘Unlock a new world, Sbloccare un nuovo mondo’ nel segno dell’amicizia  e dell’idea che nel mondo si può stare bene insieme nella diversità.  “Portate con voi questa bandiera delle Marche simbolo di condivisione e del riconoscersi nella nostra identità”.

Bellezza, Accoglienza, Ambiente, saranno le parole chiave delle sfide a cui ogni ragazzo è stato e sarà chiamato per sbloccare un nuovo mondo, fatto di persone uniche e irripetibili, dove l’altro è una ricchezza e non una minaccia. Per consolidare il messaggio che Papa Francesco ha donato all’AGESCI chiedendo di “Creare ponti e abbattere i muri”, ogni Reparto Scout partecipante l’evento mondiale ha adottato il nome di un Ponte significativo. Il Reparto della Regione AGESCI Marche si chiamerà “Ponte di Fermignano” e ne faranno parte 36 ragazzi, tra i 14 e i 16 anni, selezionati tra tutti i censiti nella Regione Marche.

Come tutti i Jamboree, sarà un’occasione speciale ed irripetibile per circa 45.000 giovani convergenti da tutto il mondo che si amalgameranno in una “marmellata” (da qui nasce la parola Jamboree). La presenza italiana sarà rappresentativa della Federazione Italiana dello Scautismo. Il contingente italiano formato dalle Associazioni AGESCI e CNGEI, che compongono la Federazione riconosciuta dalle Organizzazioni mondiali dello Scautismo, sarà composto da oltre 1.200 partecipanti.

 

IL PRESIDENTE CERISCIOLI: “IL DECRETO SBLOCCA CANTIERI  NON SBLOCCA NULLA”

 

Il governo dice no alle procedure di semplificazione  e all’implementazione del personale per accelerare le pratiche della ricostruzione post-sisma. Sono stati in gran parte respinti gli emendamenti presentati dalla Regione Marche e dalla Conferenza delle Regioni al decreto legge 189 il cosiddetto “sblocca cantieri” all’esame della Camera, su cui oggi il governo ha messo la fiducia.

“Le notizie non sono buone – ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli questa mattina a Fabriano per la Cerimonia di apertura della  XIII edizione di Città Creative Unesco al quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella  – Il Governo sullo  “sblocca cantieri” che possiamo ribattezzare “sblocca nulla” non ha sostanzialmente introdotto niente di significativo che potesse accelerare le procedure di ricostruzione pubblica e privata o in tema di personale per rafforzare le strutture che presidiano il dopo-sisma. E’ un fatto molto grave.  Abbiamo chiesto ripetutamente di semplificare le procedure: lo abbiamo fatto insieme alle altre Regioni e all’Anci  e speravamo che questa fosse la volta buona. La risposta, invece,  è stata negativa  in totale disprezzo nei confronti di chi lavora nelle strutture. Un duro colpo che  non ci permetterà, da qui a pochi mesi,  né di recuperare le 130 persone che mancano  all’Ufficio Ricostruzione, né di mantenere i  41  interinali il cui contratto scade a settembre, che dovranno andare via perché non è stata posta la giusta attenzione . Continuano quindi le procedure ordinarie nella ricostruzione pubblica e tutta la burocrazia in quella privata. Veramente un colpo durissimo. Nelle prossime ore insieme ai sindaci concorderemo la risposta più giusta da dare ad un atteggiamento che rischia di chiudere per sempre la partita terremoto”.

 

 

 

 

INCONTRO A ROMA SULLA QUESTIONE EX SGL CARBON DI ASCOLI PICENO

L’assessore regionale Sciapichetti in audizione presso il Consiglio dei Ministri.

 

L’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti ha partecipato oggi ad una riunione a Roma,  presso il Consiglio dei Ministri,  per un’audizione sulla questione della bonifica e messa in sicurezza dell’area ex SGL Carbon di Ascoli Piceno.  Come è noto, nelle more dell’approvazione del progetto di bonifica, nel 2014, dopo l’acquisto da parte della RESTART s.r.l. nel 2011,  la stessa area è stata oggetto di una procedura d’infrazione promossa dalla Unione Europea  in relazione alla presenza di discariche ritenute “ abusive”. A seguito di alcune controversie legali,  relative anche agli obblighi assunti dalla società acquirente  sulla bonifica dell’area,  si è arrivati ad oggi alla volontà del Governo e in particolare del Ministro all’Ambiente, Costa di nominare un commissario ad acta per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente , individuando nell’ex generale dei Carabinieri in congedo , Giuseppe Vadalà tale figura. L’assessore Sciapichetti, prendendo atto della decisione del Governo sul commissariamento, ha tuttavia illustrato la posizione della Regione Marche sostenendo che “non sono mutate le condizioni per cui, come più volte rappresentato, non sarebbe necessario l’intervento di un commissario con conseguente impiego di risorse finanziarie pubbliche, poiché la stessa Regione si è sempre dichiarata disponibile ad intervenire in caso di inadempienza della RESTART,  anche se i fondi CIPE destinati alla messa in sicurezza non sono mai stati assegnati. Infatti è l’unico motivo per cui non si è dato il via alla procedura è perché i fondi non sono mai stati trasferiti.  Inoltre – ha ribadito ancora Sciapichetti – la stessa RESTART nel febbraio di quest’anno aveva dichiarato davanti al TAR di voler procedere all’inizio dei lavori e alla stipula della convenzione con il Comune di Ascoli Piceno che però non è mai avvenuta.“

 

IL PATRIMONIO COSTIERO DELLE MARCHE, LA GIUNTA APPROVA IL NUOVO PIANO PER LA SUA TUTELA E VALORIZZAZIONE

 

Le Marche sono davvero l’Italia in una regione, anche per la ricca diversità del litorale. Dalle spiagge di sabbia per le famiglie, ai paesaggi esotici all’ombra delle palme, fino alle baie selvagge di roccia e mare profondo e cristallino e alle dune. In 176 chilometri di litorale, 141 sono di spiagge, di sabbia, ghiaia, ciottoli, roccia e 55 siti costieri. E’ immenso il patrimonio costiero delle Marche da tutelare, proteggere e valorizzare basandosi sul principio dell’equilibrio e del rispetto delle dinamiche naturali di un territorio delicato e vulnerabile. Obiettivi che sono l’assioma del nuovo “Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere” approvato dalla giunta regionale e trasmesso all’Assemblea legislativa per l’approvazione.

Alluvioni marine, inedificabilità della fascia costiera, procedura di revisione del demanio marittimo, fenomeni di erosione, interventi di difesa costiera, monitoraggio ambientale: tematiche affrontate dal Piano che si adegua alle norme e alle linee guida nazionali in evoluzione in relazione anche agli effetti dei cambiamenti climatici e alla tutela della costa.

Sono 37, per un costo totale di circa 290 milioni di euro, gli interventi strutturali di difesa della costa pianificati e programmati in parte nel Piano GIZC che riguardano il riallineamento e la revisione delle opere esistenti, la sostituzione di scogliere radenti con scogliere emerse e spiaggia e ripascimenti. Gli interventi programmati hanno attualmente una copertura finanziaria di circa 60 milioni di euro, sono stati poi ipotizzati 140 milioni di euro per la realizzazione di ulteriori interventi. Di questi ultimi, circa 45 milioni di euro potrebbero essere reperiti da RFI per tratti di litorale segnalati a difesa della linea ferroviaria posta lungo il litorale.

Tra i 37 interventi, il Piano contiene gli interventi strutturali di difesa costiera per i Comuni di Montemarciano, Porto Recanati, Porto Potenza Picena e Porto Sant’Elpidio che da decenni sono minacciati dall’erosione costiera con pericoli per le infrastrutture e le abitazioni. L’intervento di Porto Recanati e Potenza Picena è in corso ed è cofinanziato anche con fondi europei POR FESR 2014-2020 per un costo totale di circa 15 milioni di euro.

La redazione del piano restituisce anche un quadro molto interessante sulla ricchezza del paesaggio marchigiano.

Il litorale costiero è suddiviso in falesie e litorale alto, ovvero Parco del San Bartolo e Parco del Monte Conero per 28 km, spiagge e litorale basso, per 141 km, e porti per 7 km circa. Spiega l’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti: “Dei 150 km circa di spiagge praticabili, 50 chilometri sono spiagge libere e il resto in concessione. Sono cinque le diverse tipologie di spiagge: in sabbia (25%), ghiaia (18%), mista sabbia e ghiaia (18%), mista ghiaia e ciottoli (32%) e roccia (7%). Il litorale è stato suddiviso in 55 spiagge, che tecnicamente sono indicate come siti costieri, contigue e omogenee tra loro per granulometria, morfologia e idrodinamica dei sedimenti. Sono quasi tutte balneabili in funzione delle periodiche analisi effettuate da Arpam e rese pubbliche sul “portale acque” del Ministero della Salute”.

“Con il Piano sono state semplificate – aggiunge l’assessore – le procedure per le operazioni di ripristino degli arenili all’interno del sito costiero e ora è possibile effettuare i lavori con il solo parere della struttura regionale con competenze in materia di difesa della costa. L’altra novità riguarda l’istituzione della “fascia di rispetto” costiera a tutela dell’ambiente litoraneo e per garantire la sicurezza dei cittadini. La tematica ambientale è al centro del Piano che, per contribuire ad aumentare la resilienza e ridurre la vulnerabilità della fascia litoranea, ha previsto il censimento e la perimetrazione delle “dune” residue costiere, lembi di territorio demaniale particolarmente importanti in termini di biodiversità e difesa costiera”.

Il litorale marchigiano, infine, è stato valorizzato anche da un forte investimento per la connettività WIFI gratuita. Con l’approvazione del “Progetto “WIFI MARCHE-Spiaggia Connessa”, la Giunta regionale ha reso possibile l’ampliamento della rete che serviva solo alcune zone. Il progetto, finanziato con le risorse del POR FESR 2014/2020 per 1 milione e 850 mila euro, di cui 50 mila a carico del bilancio regionale, ha permesso a 21 Comuni beneficiari di aderire. In ogni tratto della costa, dunque, viaggiando da nord a sud della regione, un turista potrà usufruire della rete wi-fi gratuita con un’unica procedura di autenticazione messa a punto dal Servizio Informatica della Regione e fruendo delle informazioni turistiche che caratterizzano il luogo in cui si trova.

 

 

Mattarella apre a Fabriano la 13ma Conferenza annuale delle città creative Unesco

 

 

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