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05 MARZO 2010 14:35
QUADRILATERO: LOTTO DELLA SS76 DA SERRA SAN QUIRICO A CANCELLI DI FABRIANO. IL PUNTO IN REGIONE. VENERDI“ 26 MARZO INCONTRO CONCLUSIVO.

Prosegue il confronto tra Regione Marche, Societa` Quadrilatero, Anas, Rfi e Dirpa (contraente generale dell’intervento) per superare le interferenze che si frappongono alla realizzazione della Quadrilatero, nel tratto da Serra San Quirico a Cancelli di Fabriano. L’assessore regionale alla Infrastrutture, Lidio Rocchi ‘ dopo la riunione dello scorso 13 gennaio ‘ ha nuovamente convocato i vari enti per un aggiornamento dello stato delle lavori e delle progettazioni. Notizie positive sono giunte dalla ricognizione effettuata, mettendo a confronto le questioni ancora aperte. Entro giugno 2010 terminera` la campagna di monitoraggio preventiva all’esecuzione della Galleria della Gola della Rossa. I tecnici della Dirpa e delle Ferrovie si riuniranno, comunque, nei prossimi giorni per analizzare la compatibilita` dei lavori con il traffico su rotaia, senza ostacolare le attivita` di cantiere. Dirpa e Anas approfondiranno, poi, le interferenze con la viabilita` su gomma, proponendo soluzioni compatibili con la fluidita` del traffico sulla 76, riducendo i disagi di interconnessione tra nuovi tratti e l’attuale sede stradale. La Societa` Quadrilatero, infine, ha anticipato la cantierabilita` del lotto 2 (dalla Galleria di Albacina Sud a quella di Mariani Nord), per un importo complessivo di 58 milioni di euro, da ultimare entro un anno. L’assessore Rocchi ha anche chiesto garanzie sulla correttezza delle procedure amministrative adottate e sulla disponibilita` delle risorse gia` stanziate, ricevendo ampie assicurazioni da parte della Societa` Quadrilatero. I vari enti torneranno a riunirsi venerdi` 26 marzo per una riunione conclusiva, dalla quale uscira` la soluzione dei problemi e delle interferenze rilevati nella fase progettuale. L’assessore Rocchi ha espresso soddisfazione per gli esiti di questi incontri che hanno consentito di recuperare tempo nella realizzazione di un’arteria strategica per lo sviluppo dei territori coinvolti e per la crescita dell’intero sistema viario marchigiano.


05 MARZO 2010 14:27
LA NUOVA DISCIPLINA DEL COMMERCIO NELLE MARCHE ‘ GIORNATA STUDIO IN REGIONE .

Cinque giornate di studio, una per provincia, per approfondire procedure e dettagli relativi al testo unico regionale sul commercio (l.r. 27/2009), e` quanto ha organizzata la Regione Marche per informare al meglio operatori e addetti ai lavori sulla nuova disciplina adottata lo scorso anno. Il primo appuntamento oggi ad Ancona, in Regione, dove hanno partecipato un centinaio di funzionari e dirigenti dei Comuni. Il corso e` stato tenuto da Pietro Talarico e da Nadia Luzietti, rispettivamente dirigente responsabile e funzionario dell’ufficio commercio e difesa dei consumatori della Regione Marche. Durante la giornata sono stati affrontati gli aspetti relativi ai regolamenti attuativi e ai rapporti tra testo unico e direttiva europea ‘servizi’ (direttiva Bolkestein), ormai in arrivo. In particolare la programmazione relativa agli esercizi commerciali, non avverra` piu` in base a numeri, distanze, quantita`, bensi` nell’ambito degli strumenti urbanistici, quindi piano regolatore generale e piano territoriale di coordinamento. Altro aspetto d’interesse e` quello relativo all’organizzazione dei Comuni nella gestione delle pratiche inerenti le attivita` commerciali. In pratica tutti i Comuni dovranno dotarsi dello sportello unico per le attivita` produttive, in quanto dopo sei mesi dall’ormai imminente approvazione della direttiva Bolkestein, la trattazione delle pratiche relative al commercio sara` consentita solo in via telematica. Nel caso un Comune non si attivi, sara` allora la Camera di commercio competente per territorio ad attivarsi in sua sostituzione. Dalla giornata di oggi e` emersa, poi, la proposta di avviare cinque gruppi di lavoro tematici (commercio in sede fissa, in superficie pubblica, somministrazione alimenti e bevande, editoria e carburanti) per affrontare e far fronte alle novita`. Il testo unico sul commercio approvato dalla Regione Marche lo scorso anno, non incorrera` comunque in procedure d’infrazione da parte degli uffici di Bruxelles, in quanto gia` recepisce tutti gli aspetti considerati nella direttiva servizi. (f.b.)

05 MARZO 2010 14:04
A OSIMO UN CENTRO DI ECCELLENZA PER LA RIABILITAZIONE DEI SOGGETTI SORDO-CIECHI.

Un ‘Centro di Eccellenza’ per la riabilitazione di quei soggetti sordo-ciechi che, con un adeguato numero di posti letto, assolva alle esigenze dell’utenza regionale sia in fase di presa in carico e primo trattamento, sia per quanto riguarda i servizi riabilitativi e di ‘lunga presenza’. La Regione Marche intende realizzare questo progetto nell’ambito della ottimizzazione delle strutture sanitarie e socio-sanitarie da ubicare nel distretto sud della Zona Territoriale di Ancona. L’obiettivo e` anche quello di accorpare in un unico sito anche quelle funzioni complementari e di supporto alle attivita` del Centro di Riabilitazione (educativo-riabilitative, assistenziali, centro di ricerca, centro di documentazione, centro di formazione, coordinamento nazionale mediante anche la presenza del Comitato Tecnico Scientifico e del Comitato Etico, coinvolgimento dell’Utenza con certe abilita` tramite il Comitato delle Persone Sordo-cieche e del Comitato dei Familiari per i pluriminorati). Pertanto, nella programmazione regionale viene inserito un ‘Progetto di percorso assistenziale delle Persone Sordo-cieche’ al fine di realizzare una struttura di eccellenza nell’area del Comune di Osimo. La struttura nascera` da una partnership pubblico-privato e dovra` rispondere ai requisiti di autorizzazione ed accreditamento. Il Progetto di percorso assistenziale delle Persone Sordo-cieche e` teso a: ‘ rafforzare la rete dei servizi regionali per disabili gia` erogati nella Regione Marche con la sperimentazione di un percorso di coinvolgimento del familiare che presta assistenza che diventa risorsa spendibile sia sul versante della gestione del singolo caso che sul versante della integrazione nel sistema degli altri ‘care giver’ (persone che prestano assistenza) soprattutto nella fase di presa in carico iniziale del nuovo paziente o figlio; ‘ realizzare una tipologia strutturale e funzionale della residenzialita` che coinvolga il familiare nella gestione del paziente in un ampia gamma di prestazioni che possono soddisfare tutte le esigenze dei disabili di competenza che non trovano risposta nelle attuali forme di residenzialita`: dall’ospitalita`, assistenza e cura allo sviluppo di abilita` cognitive, di autonomia, integranti e tecnico pratiche, al trattamento dei disordini comportamentali, fino all’addestramento ed attivita` paraprofessionali e l’impiego in laboratori occupazionali; l’offerta e` estesa anche alla consulenza e all’assistenza tecnica (in materie di competenza) che fossero richieste dai servizi aperti territoriali per disabili; ‘ attivare un centro di ricerca e documentazione specifico con supporto alla formazione degli operatori per l’assistenza e il trattamento dei pluriminorati psicosensoriali in coerenza e ad integrazione dei programmi di formazione della Regione e di intesa con la stessa e con altri istituzione formative; ‘ implementare un Centro Studi e Ricerca e sviluppo di tecnologie a favore di persone con disabilita` gravi plurime ed intellettive; ‘ sperimentare una residenzialita` che garantisca la presenza dei familiari o care giver durante una lunga fase del trattamento e che li coinvolga nel processo di apprendimento di tecniche di supporto e gestione del paziente trasformando il familiare/care giver in soggetto ‘esperto’ per la patologia interessata.




5 Marzo 2010 alle 22:23 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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