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Convegno internazionale in occasione del IV Centenario della morte di Padre Matteo Ricci sul tema: Scienza, ragione e fede. Il genio di Padre Matteo Ricci

(Macerata, 4-6 marzo 2010)



Intervento di saluto del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Macerata, Prof. Roberto Sani

 

 

Signor Cardinale

Autorità religiose, civili e militari

Signore e Signore

 

 


È con particolare soddisfazione che porto il saluto dell’Università di Macerata a questo Convegno internazionale di studi che, in continuità con quello celebratosi nei giorni scorsi alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, si propone di approfondire le nostre conoscenze sulla figura e sull’opera di Padre Matteo Ricci e di focalizzare l’attenzione sul trinomio Scienza, Ragione e Fede nella testimonianza missionaria del grande gesuita maceratese.


Il Convegno, che si svolge proprio in apertura dell’anno di celebrazioni per il quarto centenario, si avvale della collaborazione di specialisti dell’opera ricciana e di studiosi provenienti da tutto il mondo e nasce dall’intensa e feconda collaborazione tra la Diocesi di Macerata, la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù e la nostra Università: una collaborazione antica, che già un secolo fa, nel 1910, in occasione delle celebrazioni per il Terzo centenario della morte del Ricci, rese possibile il vero e proprio rilancio degli studi sulla missione in Cina del gesuita maceratese e l’avvio della prestigiosa e insuperata edizione critica dei suoi scritti, creando le premesse scientifiche per la sua “riscoperta” da parte degli studiosi di tutto il mondo.


Questo convegno rappresenta una tappa fondamentale di un più complessivo  itinerario di studi e di ricerche sull’opera missionaria di padre Matteo Ricci e sulla sua eredità culturale, ecclesiale e religiosa che, negli anni scorsi, ha visto già la celebrazione di due importanti “convegni ricciani”  – tenutisi il primo a Macerata nel 2007 e il secondo nella capitale della Repubblica Popolare Cinese nel 2008, entrambi realizzati in collaborazione con la prestigiosa Accademia delle Scienze Sociali  di Pechino – e che nell’ottobre del 2010 vedrà la celebrazione di un ulteriore convegno internazionale di studi “sulle orme di padre Matteo Ricci”.

 

Il presente Convegno, come già gli altri sopra richiamati, è stato reso possibile dallo stretto raccordo stabilitosi tra il nostro Ateneo e altre prestigiose istituzioni universitarie del nostro paese, alle quali ci accomuna la medesima passione culturale e scientifica per gli studi ricciani: la Pontificia Università Gregoriana di Roma, l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano e l’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona.


Siamo molto grati per questa intensa e feconda collaborazione, alla base della quale, crediamo ci sia una comune consapevolezza, che si alimenta tanto di ragioni di carattere storiografico e scientifico, quanto di motivi connessi con la straordinaria attualità e importanza della figura e dell’opera di padre Matteo Ricci per la Chiesa e per la società del nostro tempo.


Se è vero infatti che tutta l’opera ricciana può essere riguardata come l’impegno a fornire risposte adeguate e di grande respiro, sul piano religioso e culturale, ad un mondo, quello del secolo XVI che con le nuove scoperte geografiche appariva ormai dilatato, nella diversità dei popoli e delle nazioni, e di gran lunga più vasto e complesso di quanto era apparso alle generazioni precedenti;




è altrettanto vero che l’approfondimento della testimonianza operosa e del genio di padre Matteo Ricci può offrire punti di riferimento e stimoli importanti alla riflessione religiosa e culturale del nostro tempo, nel quale la globalizzazione economica e i nuovi scenari della comunicazione pongono davanti ai nostri occhi un mondo ulteriormente dilatato e una realtà umana e sociale assai più complessa di quella di qualche decennio fa.


Nel porgere il mio più vivo ringraziamento a S.E. Mons. Claudio Giuliodori, principale artefice di questo nostro convegno, agli illustri relatori e a tutte le istituzioni accademiche e scientifiche che hanno prestato la loro fondamentale collaborazione all’iniziativa, desidero formulare un auspicio.


Cento anni fa, in occasione del 3° Centenario, proprio dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Macerata, la Compagnia di Gesù e la Diocesi di Macerata ricevettero impulso una serie di ricerche fondamentali:

La pubblicazione in edizione critica delle principali fonti ricciane:

ricordo qui le

Opere storiche del P. Matteo Ricci S.I., edite a cura di Pietro Tacchi Venturi S.I. (Macerata, 1911-1913): I commentarj della Cina e Le lettere dalla Cina di Matteo Ricci.

Sulla scia di tali lavori pionieristici si giunse, com’è noto,  alla

Edizione Nazionale delle opere edite e inedite di Matteo Ricci S.I.

Fonti Ricciane, edite e commentate da Pasquale M. D’Elia (1942-1949, 3 voll.)


L’auspicio che desidero formulare è che il Convegno internazionale che oggi si apre qui a Macerata renda possibile l’avvio di una nuova e feconda stagione di studi sulla figura e sull’opera di padre Matteo Ricci e sulla sua straordinaria eredità spirituale, culturale e scientifica.


Grazie per l’attenzione




4 Marzo 2010 alle 23:56 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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