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La Pastorale

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Nello Stato Vaticano, a differenza che in Italia, nessuna  norma ha messo a tacere  gli infidi talk-show di natura politico-elettorale: ecco dunque, che in quello stato democratico e liberale si è alzata la voce dell’emerito presidente della CEI, cardinale Bagnasco Angelo (nessun nome sarebbe più appropriato, nessuno! Un segno divino fin dalla nascita! Un’illuminazione celeste ai genitori!).
Voce pastorale.
Rivolta a tutti i greggi di pecore stanziali in Italia.
Il messaggio, attesissimo dalle pecore e da un opulento caprone che pascola con loro, è di un’importanza stratosferica, forse secondo solo a quelli messianici.
Lasciando da parte alcuni problemucci di secondo piano che interessano marginalmente alcune Chiese qua e la’ (d’Irlanda, di Baviera, d’Oltre oceano, ecc.) – tutta roba che investe quel peccato… come si chiama…ah sì,  di ‘pedofilia’ che, certo, può cominciare ad essere circoscritto e poi  debellato completamente con giuste lettere di contrito pentimento, con assicurazioni di vicinanza e supporto morale alle vittime incolpevoli oltre che con opportuni cicli di ‘esercizi spirituali’ e, massimamente, con quel necessario  pentimento dei colpevoli contestuale alla confessione e all’escussione della penitenza relativa – l’Angelo vaticano ha detto alle pecore italiane,  :
“No a chi difende l’aborto!”.
Pare che tutte le belanti abbiano pensato che l’alto Presule, forse un po’ stressato, rivolgesse a loro per errore un messaggio indirizzato all’acculturato e reattivo elettorato cattolico italiano vista l’imminenza delle elezioni regionali nella penisola.
Invece no! No!

Le pecore hanno frainteso totalmente: il pastore vaticano, perpetrando l’usanza francescana di parlare agli animali, proprio ai miti quadrupedi intendeva rivolgersi, preoccupato che la pratica abortiva vituperata possa inficiare la corretta produzione degli agnelli sacrificali destinati ad imbandire i deschi pasquali.
Pare anche, è corretto evidenziarlo, che l’unico a non aver inizialmente frainteso sia stato il caprone opulento, peraltro visto atteggiare il muso ad un’espressione di furba acquiescenza e mitezza, quasi impossibilitato a nasconderne un’altra simile ad un  sorriso sornione umano.
Ora, dopo la pastorale, il Prelato, sicuramente, tornerà a considerare anche il citato problemuccio non prioritario a sfondo pedofilo nel mondo tremendo in cui il peccato originale ci ha tutti costretti : e, sicuramente, il cardinale considererà a quali immensi rischi comunque i giovani virgulti umani siano esposti e si chiederà se sia più preoccupante il rischio che essi corrono negli ovili ecclesiali o quello, se dovessero rimanerne, di essere mangiati dagli sporchi comunisti senzadio quando questi  dovessero vincere le elezioni, diononvoglia.
Comunque, evviva!
Sempre evviva per la nostra Santa Chiesa, Santa-Cattolica-Apostolica e , principalmente, Romana!
Franco De Anna




23 Marzo 2010 alle 19:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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