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Recupero del Teatro Romano di Ascoli

di | in: Cronaca e Attualità

Il teatro romano. Un pezzo di storia della nostra città, una tappa obbligata per i turisti che sempre più numerosi si soffermano ad ammirare questo splendido esempio di architettura teatrale romana, si accinge a tornare luogo di rappresentazione ed intrattenimento  colto.

Riportato alla luce nel 1932, secondo alcuni sarebbe stato realizzato alla fine del 1° sec. A.C. e quindi dopo la distruzione della città ad opera di Strabone. Per altri, invece, i resti dello spazio per il ”coro” o “orchestra” sarebbero di origine greca perché assenti nell’architettura teatrale romana e quindi farebbero pensare al rifacimento di un teatro già esistente prima della devastazione romana.

La presenza di questa struttura teatrale (il diametro massimo della cavea era di 95 mt.) testimonia dell’alto livello culturale raggiunto da Ascoli. Gli scavi, che si protratti dal 1932 al 1959, hanno portato alla luce i radiali della cavea in opus reticulatum, l’orchestra (che corrisponde alla nostra platea), il corridoio semianulare tra le gradinate (praecinctio) e la parte alta delle gradinate (summa cavea). Inoltre accanto al pulpitum vi sono dei resti di un vano abside che aveva, probabilmente, una funzione di servizio.

Ieri, nel  corso di una riunione presso palazzo Arengo, sono  state infatti coordinate tutte  le  attività che ancora restano da portare a termine per l’ultimazione del lavoro e si è altresì discusso delle due rappresentazioni teatrali  chieste dalla Fondazione di Ascoli per l’inaugurazione.

La Fondazione, va sottolineato, ha avuto un ruolo  importante nel recupero del teatro  romano.

Finora, infatti, per il recupero di questo bene, di proprietà dello Stato, sono  stati investiti circa 400mila euro dei  quali ben 315mila erogati dalla Fondazione di  Ascoli.

Alla riunione erano presenti: l’assessore alla Cultura, Davide Aliberti, con il dirigente Maurizio Cacciatori e il direttore Giovanni Cipollini, l’assessore Gianni  Silvestri con Vincenzo Ballatori (responsabile del procedimento) e il direttore dei lavori Pierfilippo Melchiorre, l’archeologo Maurizio Landolfi con l’arch. Masturzo per la Soprintendenza Archeologica, Filippo Ciorra per la facoltà di  Architettura, l’ing.  Giacomini, coordinatore della sicurezza in questa fase dei lavori e per l’impresa Travaglini il geom.Gentili.

Il sindaco Guido Castelli, che nei panni di  un cantastorie aveva recitato versi di Jacopone da Todi, Dante, Folgore da S. Gimignano e Petrarca nello spettacolo “Italia mia benché” con l’attrice Paola Giorgi che nel 2005 aveva simbolicamente riaperto  il teatro romano in un piccolo spazio corrispondente ad una parte dell’orchestra, ha sottolineato come “Il restauro del teatro Romano rientra tra gli obiettivi prefissati nel Bilancio comunale, approvato in tempi record, proprio in questi giorni. E’ uno dei gioielli della città, meta continua di visitatori, – ha proseguito il primo cittadino ascolano – e per recuperarne la struttura l’Amministrazione Comunale, di concerto con la Fondazione di Ascoli Piceno, la Soprintendenza dei beni Archeologici delle Marche e la Facoltà di Architettura di Ascoli, si è impegnata con l’obiettivo di creare un parco  archeologico volto a divenire uno dei  maggiori poli turistici della città e, al contempo, realizzare una sorta  di  anfiteatro naturale pronto  ad ospitare  una serie  di eventi  consoni a tale dimensione”.

La Soprintendenza ha tenuto a ribadire che gli scavi  eseguiti hanno  portato a risultati di notevole rilevanza, oggetto, prossimamente, di apposita  documentazione che verrà anche illustrata pubblicamente.

“Si è trattato – ha commentato l’assessore ai  Lavori Pubblici, Gianni  Silvestri – di un incontro molto  proficuo. Abbiamo infatti stabilito un crono programma e fissato  già un prossimo incontro per il 22 marzo così che saremo in grado di rispettare gli impegni presi con la Fondazione di restituire il teatro  romano alla città entro  la fine di  giugno.

Il nostro obiettivo – ha proseguito  l’assessore Silvestri – è quello di poter contare  su un luogo di grande bellezza dove poter proporre spettacoli dal vivo nelle serate estive. Il Teatro Romano è fonte di grande attrattiva e credo che possa essere lo scenario perfetto per prosa, musica e altre arti da proporre per spettacoli sotto le stelle”.

 

 Ascoli Piceno, 2/3/2010




4 Marzo 2010 alle 2:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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